Assegnato contratto tute Constellation

Il contratto per le tute pressurizzate di nuova generazione che verranno utilizzate dai prossimi anni sulla ISS e poi sulla Luna è stato vinto dalla Oceaneering International Inc. di Houston e comprende, progettazione, design, sviluppo e produzione del proprio prodotto.
I sub-contractor coinvolti sono: Air-Lock Inc., David Clark Co., Cimarron Software Services Inc., Harris Corporation, Honeywell International Inc., Paragon Space Development Corp. e United Space Alliance.
Questo era l’ultimo contratto che mancava per il programma Constellation per coprire tutto l’hardware necessario per il primo volo abitato con la nuova capsula Orion per il 2015.
Il valore del contratto da Giugno 2008 a settembre 2014 è di 183.8 milioni di dollari e prevede tutte le fasi sopra citate.
La tuta si dividerà in due configurazioni, la prima con entrata in aervizio contemporanea alla capsula e ne vedrà l’utilizzo in configurazione per EVA e per tuta di sicurezza durante i lanci e i rientri, mentre con l’inizio delle attività lunari entrerà in servizio la seconda configurazione, destinata alle passeggiate lunari.
Il contratto prevede due Opzioni, la prima che partirebbe dal 2010 ed è destinata appunto alla versione lunare, ricalcando le tappe di sviluppo e produzione per la prima configurazione con conclusione nel 2018 e dal valore di 302 milioni di dollari.
La seconda opzione prevede la produzione e la manutenzione per un valore massimo di 260 milioni di dollari per un numero indefinito e con consegne indefinite per le tute durante il periodo operativo 2014-2018.

Configurazione 1

Configurazione 2

Sbaglio o la tuta per le EVA consente all’astronauta di essere molto più agile di quanto non lo sia con le attuali tute?

Credo proprio di si in quanto il suo fine ultimo sono le passeggiate lunari e la mobilità è indispensabile.

Qui la presentazione schematica utilizzata per dare l’annuncio con i requisiti e le caratteristiche peculiari della futura tuta:

Ad oggi, la NASA non disponeva di apparati pressurizzati adatti alle attività LEVA (Lunar Extravehicular Activity) Le EMU non permettono una mobilità e una destrezza tali da poter compiere i vari task richiesti nelle future missioni lunari. Si è perciò reso necessario “ripartire da zero” nella progettazione di un nuovo apparato che risultasse più leggero, meno ingombrante e che garantisse mobilità superiori a tutti gli apparati fino ad oggi realizzati. Le tute che vedremo saranno 2, la configurazione 1 da IVA e la configurazione 2 da EVA lunare. La configurazione 2 verà ricavata sostituendo a od integrando elementi specifici per le attivita extraveicolari lunari.

Quello che mi ha lasciato molto stupito è che il contratto è andato ad una società emergente in questo campo, la Oceaneering International Inc. che ha saputo battere mostri sacri come la Hamilton, la David Clark Co. e la ILC. Sarà estremamente interessante vedere cosà proporranno i nuovi “detentori” del Know How americano in fatto di tute spaziali …

C’è da dire comunque che il parterre è di tutto rispetto, con le istituzioni che la fanno da padrone… Lancio una domanda/possibile spiegazione, l’evoluzione dei materiali in questi anni, certamente molto marcata, può aver portato ad una differenza tale fra quelli utilizzati fino a poco tempo fa con quelli che vedremo nei prossimi anni da essere talmente diversi da far emergere aziende che magari con i primi non ci avevano lavorato molto ma che con ricerca e know how hanno acquisito subito quello scalino che forse i “grandi” del passato non sono riusciti a fare per motivi vari e per cui forse non serviva lavorare direttamente sui materiali di partenza?

Come volevasi dimostrare … sembra che tutto ritorni in discussione … :astonished:
I “mostri sacri” proprio non ci stanno.

http://www.sciencedaily.com/articles/space_time/space_exploration/

E ancora da fonte NASA:

NASA release

NASA To Take Corrective Action In Spacesuit Contract Protest

NASA has concluded that corrective action is appropriate in the Government Accountability Office bid protest of Exploration Systems & Technology, Inc. NASA determined that a compliance issue requires the termination of the contract for the Constellation Space Suit System with Oceaneering International, Inc. of Houston for the convenience of the government.

NASA anticipates that corrective action will involve reconsideration of its procurement decision. The pending protest litigation is subject to a Government Accountability Office Protective Order.

NASA had awarded the contract on June 12. The spacesuit will protect astronauts during Constellation Program voyages to the International Space Station and, by 2020, the surface of the moon. The Constellation Space Suit System contract is for design, development, test, evaluation and production of equipment to support astronauts aboard the Orion crew exploration vehicle, the Altair lunar lander, and during human exploration of the surface of the moon.

Suits and support systems will be needed for as many as four astronauts on moon voyages and as many as six space station travelers. For short trips to the moon, the suit design will support a week's worth of moon walks. The system also must be designed to support a significant number of moon walks during potential six-month lunar outpost expeditions. In addition, the spacesuit and support systems will provide contingency spacewalk capability and protection against the launch and landing environment, such as spacecraft cabin leaks.

Scusa il doppione … cmq penso possa starci per proseguire l’argomento … :grin:
Per cercare di dare una risposta alla tua domanda/spiegazione, non ritengo che sia una questione di pura “tecnologia” relativa a nuovi materiali, non abbiamo assistito a nessun “salto” in questo campo (possiamo pensare in parte alle bio-suit che però sono ancora in fase di prototipazione) e i materiali in uso non sono poi così estremamente diversi da quelli impiegati per le EMU o per le ACES. Ovviamente il “miglioramento” sarà tangibile, vedremo sicuramente tute più leggere e performanti in termini di mobilità e questo sarà dovuto in parte ai nuovi materiali e alle tecnologie costruttive. Non legherei però la decisione NASA al fatto che questo nuovo brand abbia superato i rivali con ritrovati tecnologici “futuristici”. Piuttosto, penso che sia stata fatta un’attenta valutazione nonchè una serie di considerazioni relative alle infrastrutture e al know-how tecnologico che possa garantire uno sforzo così imponente da parte del brand in concorso. La Oceaneering già supporta la NASA ed ha esperienza più che trentennale nel campo delle operazioni subacquee e nella realizzazione di sistemi di supporto vitale pe ambienti ostili, dispone di competenze senza dubbio di primo livello e sicuramente ha presentato un prototipo competitivo accompagnato da un’altrettanto convincente piano industriale.

A quanto pare, sembra che i due contendenti possano cominciare a lavorare insieme… :thinking:

http://finance.yahoo.com/news/Competitors-for-space-suit-to-apf-13850024.html