Astrium ed ESA uniti per dare vita all'EDRS

Il 4 Ottobre 2011 diventerà un’altra data importante per la storia spaziale europea. Infatti Martedì scorso l’ESA e l’Astrium Services hanno annunciato la sigla di un contratto per lo sviluppo ed il lancio dell’European Data Realy System (EDRS), che impiegherà dei collegamenti ottici ad alta velocità su due satelliti geostazionari per trasmettere ad alta velocità i dati sulle osservazioni della Terra.

Dopo quasi nove mesi di trattative, spiega Peter B. de Selding dalle colonne di Spacenews.com, l’Agenzia Spaziale Europea si è impegnata a versare 275 milioni di Euro come quota di partecipazione per la costruzione dell’EDRS nell’ambito di una Public-Private Partnership (PPP) che vede anche Astrium partecipare alle spese con una somma di qualche decina di milioni di Euro.
La chiave di volta dell’accordo risiede nella disponibilità da parte di Astrium di mettere in qualche modo “a rischio” il proprio contributo economico, in un’impresa di data relay che al momento non ha ancora un mercato. Infatti, benché le missioni civili e militari di osservazione della Terra di molti governi europei vengano viste come potenziali clienti di EDRS, ancora non sono stati stipulati dei contratti di fornitura.

Il primo payload EDRS verrà lanciato a bordo di un satellite commerciale per telecomunicazioni operato dall’Eutelsat di Parigi. Il satellite, chiamato Eutelsat 9B, verrà costruito dall’Astrium Satellites e verrà lanciato verso la fine del 2014 andando ad occupare lo slot in orbita geostazionaria a 9 gradi di longitudine est. Esso sarà dotato di 66 transponders in banda Ku per le trasmissioni televisive europee. Anche il Governo italiano sfrutterà i servizi di Eutelsat 9B.
Astrium assegnerà un contratto alla OHB-System tedesca per la costruzione del secondo payload EDRS che verrà lanciato nel 2015. Al momento non è ancora stato deciso il suo slot orbitale, ma sicuramente esso verrà collocato a molti gradi di distanza dai 9 gradi est di Eutelsat 9B, sull’arco geostazionario per massimizzare l’area di copertura. Entrambi i payloads EDRS verranno costruiti dalla Tesat Spacecom di Backnang in Germania, società di Astrium.
I Laser Communication Terminals, ovvero il cuore dei payloads, trasmetteranno i dati fra gli EDRS ed i satelliti in LEO ad una velocità che potrà raggiungere gli 1,8 gigabits al secondo sfruttando una tecnologia sviluppata dal German Aerospace Center (DLR). Essi pesano 53 kg e richiedono a piena operatività 180 W di potenza.
Il “pacchetto” di un sistema EDRS raggiungerà il peso di 300 kg ed assorbirà una potenza complessiva di 800 W.

I sistemi di comunicazione via laser della Tesat hanno già volato in LEO per dimostrare i collegamenti intersatellite, ma non sono ancora stati testati in orbita geostazionaria; il satellite Alphasat attualmente in fase di sviluppo per l’operatore di servizi satellitari mobili Inmarsat di Londra, che verrà lanciato all’inizio del 2013, include un terminale laser che dimostrerà le capacità di questa tecnologia in orbite più elevate.

Il secondo EDRS, quello che verrà costruito dalla OHB di Brema, in Germania, verrà installato su di un satellite per telecomunicazioni più piccolo di Eutelsat 9B, quest’altro satellite avrà dello spazio libero disponibile per il trasporto anche di hardware di altre missioni, quindi l’ESA ha invitato i soggetti industriali interessati a fornire le proprie proposte; nella fattispecie si tratta di 160 kg e di 1 kW di potenza disponibili.
Sarà compito di Astrium scegliere il lanciatore per il secondo EDRS e stipulare il contratto per la copertura assicurativa. Sotto questo aspetto l’ESA ha posto delle condizioni minime sul vettore prescelto.

Il possibile e più grosso mercato per i servizi degli EDRS è il programma europeo GMES (Global Monitoring for Environment and Security. I satelliti per l’osservazione terrestre Sentinel 1 e Sentinel 2 di GMES (dei quali si stanno costruendo due modelli ciascuno) trasporteranno dei terminali per le comunicazioni laser forniti da Tesat Spacecom. Ad ogni modo lo status del programma GMES sarà chiaro solo dopo l’assegnazione del budget per i seguenti sette anni, da parte della commissione dell’Unione Europea, a partire dal 2014. Inoltre, non è ancora chiaro se le forze delle difese europee decideranno di equipaggiare i satelliti della prossima generazione dotate di sistemi radar (Germania, Italia e Spagna) o di sistemi ottici (Francia e Spagna), con delle unità di data relay.

I due payloads EDRS posti in orbita geostazionaria renderanno possibile le trasmissioni in banda larga in modalità bidirezionale fra i satelliti in Low Earth Orbit e le relative stazioni di terra. Il sistema EDRS aumenterà il tempo di contatto fra il veicolo spaziale e la Terra velocizzando la trasmissione dei dati all’end user, inoltre renderà possibile la riprogrammazione dei satelliti per l’osservazione terrestre in LEO quasi in tempo reale. L’acquisizione e la consegna tempestiva delle immagini sarà di importanza fondamentale nella gestione delle calamità naturali e sarà di aiuto per i servizi di emergenza a terra per la mappatura precisa delle zone colpite e per la conseguente organizzazione degli interventi di soccorso. Attualmente, i satelliti in LEO possono essere riprogrammati e possono inviare dati solamente in prossimità dei passaggi sulle stazioni di terra dedicate.
Questa nuova autostrada spaziale per i dati doterà l’Europa di un indipendente accesso “on demand” ed in tempo reale ai dati dei satelliti di osservazione terrestre in LEO. Essa risolverà il problema crescente “del traffico di dati nello spazio” permettendo una migliore reattività ed un uso più intenso ed efficace dei satelliti in LEO.

Astrium è la principale società europea per le tecnologie spaziali ed è una consociata interamente controllata da EADS. Essa fornisce sistemi spaziali civili e militari e i vari servizi associati.
Sono circa 15000 i suoi dipendenti, sparsi principalmente negli stabilimenti in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Paesi Bassi, i suoi principali settori di attività sono Astrium Space Transportation, per i vettori e le infrastrutture orbitali, Astrium Satellites per i satelliti ed i segmenti di terra, ed Astrium Services, per i servizi di corollario e per il marketing.

Fonti: Spacenews.com; Astrium

Qui è consultabile il comunicato ESA.

Qui è possibile vedere l’animazione di Astrium.

La settimana scorsa ho visto appeso sulla porta di una sala riunioni un foglio scritto a mano con la scritta “EDRS”. Che stiano pianificando di piazzare il centro di controllo al GSOC di Oberpfaffenhofen?