Per non andare fuori argomento nella discussione sulla Luna, creo qui un thread apposito per commentare il recente bill del Congresso USA e accennare a qualche programma umano marziano recente, di cui si parlava prima del quasi abbandono totale dovuto al programma Artemis.
Prima di tutto i fatti: il 116° Congresso USA, seconda edizione, il 22 gennaio 2020 ha emesso un bill (che nella giurisdizione americana non è legge, solo una proposta, ma con un peso rilevante; dettagli qui). Il bill ha un centinaio di pagine, qui la versione completa, e parla del programma Moon to Mars, della ISS, per quel che rigurada questo thread, più tutte le altre cose di cui si occupa la NASA, scienza, aeronautica, sicurezza, comunicazione nello spazio, ecc… Cercherò di citare per bene il punto esatto dove il Congresso fa le dichiarazioni che commento, in modo da rendere facile per gli utenti del forum trovare la fonte originale.
Il titolo II.A parla del programma Moon to Mars (pagina 9) e introduce tante novità per la NASA. Il particolare la sezione II.A.202.b dice esplicitamente che “The Moon to Mars program shall have the interim goal of sending a crewed mission to the lunar surface by 2028 and a goal of sending a crewed mission to orbit Mars by 2033”. Quindi l’obiettivo è di andare sulla Luna entro il 2028 (o anche prima) e su Marte entro il 2033. Per la Luna è imposto di atterrare sulla superficie, su Marte si accontentano di andare in orbita. C’è molta differenza. Arrivare in orbita su Marte con equipaggio umano entro il 2033 potrebbe addirittura essere fattibile.
Il punto successivo, II.A.202.c, dice che le missioni sulla Luna devono avere l’obiettivo di ridurre i rischi di una missione su Marte.
Il Congresso stabilisce anche un calendario abbastanza serrato. Nella sezione successiva, II.A.203 (pagina 11), dà a Jim Bridenstine solo 60 giorni di tempo per istituire un “Moon to Mars Program Office”, nominare un direttore di questo ufficio che riferisca al direttore del programma spaziale umano. A fine sezione, pagina 15, il Congresso dà solo 180 giorni di tempo a Jim per pre-forumulare le attività per la costruzione di una navicella per Marte. Cioè a luglio già sapremo indicativamente come viaggeranno nello spazio profondo per 6 mesi, abbastanza ambizioso.
Più avanti, II.A.204.a.3.A il bill richiede alla NASA di stabilire il budget necessario per i prossimi 5 anni per rientrare nell’obiettivo di mandare l’uomo su Marte entro il 2033.
Nella sezione successiva, II.A.205, si parla del programma lunare, e ne stiamo discutendo nel thread apposito.
Nel sottotitolo del bill riservato alla ISS, II.B.222.a.1, si richiede alla NASA di riservare tempo degli astronauti della ISS allo studio della riduzione dei rischi di salute, psicologici, produttivi e comportamentali di un equipaggio destinato a Marte.
Tanta roba. Tuttavia non si parte da zero. Dall’amministrazione Bridenstine, il programma di volo umano su Marte era stato quasi del tutto abbandonato. Con Naderi invece, fino al 2016, sebbene non siano stati molti pubblicizzati, si erano fatti degli studi abbastanza elaborati per sbarcare su Marte entro il 2033. C’è una bella presentazione a firma sua, di Baker e di Price, su come arrivare su Marte con un equipaggio umano, quali sono i tempi, i costi necessari e i rischi politici a cui va incontro un programma del genere. La presentazione si trova sul sito NASA a questo link.
Prima di tutto Naderi pone l’accento sul fatto che un programma che si realizzerà in 20 anni non troverà l’interesse dei cittadini oggi e quindi non otterrà la spinta politica necessaria per il suo finanziamento. La sua proposta principale, per accelerare il programma, era di mandare un equipaggio umano su Fobos, il più vicino e grande satellite naturale di Marte. Una missione su Fobos ha quasi lo stesso impatto politico di una su Marte, ma è una missione molto più semplice da gestire grazie alla ridotta gravità e l’assenza di atmosfera sulla piccola luna. Il Congresso impone di arrivare in orbita su Marte e non sulla superficie forse anche alla luce di questo vecchio (4 anni) studio.
Secondo, Naderi illustra due possibilità di pianificazione, che chiama budget driven e schedule driven.
La prima è questa:
che vuol dire che per arrivare su Marte entro il 2033 c’è una montagna da scalare, e cioè il budget richiesto attorno al 2025 per rendere davvero possibile la missione.
La seconda è questa:
Che vuole dire che con il budget corrente, attualizzato con l’inflazione, si arriverebbe su Marte solo nel 2046, con una capatina su Fobos nel 2038.
Nessuno dei due percorsi verrà intrapreso, forse qualcosa nel mezzo; è solo un’immagine esplicativa per dire che è più realistico limitare un po’ gli obiettivi e aumentare il budget per raggiungere un obiettivo concreto. (limitare gli obiettivi… parliamo sempre di mandare un uomo su un altro sistema planetario…).
Più avanti fa uno studio su alcuni profili di missione, in particolare di cosa è richiesto per una missione su Fobos di 300 giorni, una sulla superficie di Marte di 24 giorni, una su Marte di 100 giorni. Incollo solo l’immagine della missione di 24 giorni sulla superficie di Marte, le altre sono sulla presentazione linkata sopra:
Lo studio ai tempi non contemplava alcun gateway a meta strada dove poter fare rifornimento, era più una missione stile Mars Direct. Richiedeva solo 6 lanci SLS per piantare la bandierina USA sulla superficie. Una missione più sostenibile, invece, fino a 10 lanci SLS.
La pianificazione di Naderi è obsoleta, ma molto si può trarre dal suo studio. Il motivo principale è che, a quanto pare, se si andrà su Marte si userà una sorta di gateway, lunare o no, per appoggiarsi, fare rifornimento, assemblare navicelle, lander e altre infrastrutture.
Mi aspetto che nei prossimi mesi vedremo delle iniziative NASA volte a questo obiettivo, vista l’imposizione del Congresso, ne possiamo discutere in questo thread.