Astronauti NASA sulla Luna nel 2025

Una simulazione di docking tra HLS e il Lunar Gateway, utilizzando il software di Orion.

5 Mi Piace

:it: :us:

5 Mi Piace

Anche l’Italia c’è. Riccardo Fraccardo, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con la delega allo Spazio, ha firmato un joint statement per quanto riguarda il programma Artemis.

@SaturnPower avevo la bozza aperta e stavo ascoltando il video allegato nella nota del Governo, ma non c’è nulla di più oltre alle solite cortesie del caso, tra cui il ringraziamento da parte di Jim del supporto dell’industria italiana nella costruzione di moduli della ISS.

https://www.governo.it/it/articolo/spazio-firma-dellaccordo-di-cooperazione-italia-usa/15246

Eric Berger riporta alcune voci di corridoio, pare che l’Italia possa contribuire con moduli per habitat superficiali di qualche tipo:

6 Mi Piace

Scusate, ma c’è stato un Q&A sott’acqua, durante una simulazione di un’EVA sulla Luna e non ne sapevo nulla?! :heart_eyes: :heart_eyes: :heart_eyes:

1 Mi Piace

Mi stupirebbe che l’eventuale presenza di astronauti europei non sia in accordo con Esa, ma con singoli stati.
Diverso sarebbe se si fornisse solo hardware. Ma in questo caso chi sarebbe l’interlocutore di NASA? Asi?

A dirla tutta è solo un rinnovo di un accordo storico tra ASI e NASA:
Abbiamo realizzato i moduli per la ISS in cambio di ‘sedili’ nelle missioni STS e nelle Expedition, ora puntiamo a realizzare moduli lunari e gateway in cambio di qualche sedile su Artemis.

11 Mi Piace

Questo è più o meno lo stato dell’arte del progetto di “presenza sostenibile”:

https://www.nasa.gov/feature/nasa-outlines-lunar-surface-sustainability-concept

Si cita un “A lunar foundation surface habitat would house as many as four crew members on shorter surface stays

Il pdf associato (che allego per comodità) chiama l’oggetto un “foundation surface habitat
che nell’immagine inclusa nel PDF sembra un grosso lander.

a_sustained_lunar_presence_nspc_report4220final-1.pdf (1,0 MB)

Credo però che questa discussione sia OT per questo thread …

2 Mi Piace

Io mi interrogo su un dettaglio tecnico se non e’ prematuro parlarne:

Come li trasportano dei moduli abitabili di dimensioni adeguate sulla Luna?

Forse il Blue Moon i(l lander di Besoz) e’ il piu’ adatto… ma stando alla letteratura ha una capacita’ di 4500kg, che va bene per un modulo molto piccolino… e poi si puo’ calare intero dal pianale di carico?

Alcuni vecchi concetti ipotizzavano che il lander stesso poteva costituire un modulo lunare, una volta atterrato, ma servirebbe un mezzo specifico e ovviamente non puo’ rientrare in questo schema di accordo, non e’ la fornitura di un modulo, ci vorrebbe una collaborazione piu’ stretta.

Anche se dovesse funzionare la SS lunare mi chiedo come potrebbe essere calato dalla cargo bay, molto piu’ in alto, un modulo intero ancora piu’ grosso.

Da gnurant la cosa meno irrealistica (ma lo e’ ancora tanto) potrebbe essere un Dynetics modificato per essere lasciato permanentemente sulla Luna e costituire cosi’ un modulo abitativo, aggiungendo componenti che ne migliorino l’abitabilita’ al posto della capacita’ e al propellente necessari per il decollo.

Ma e’ tutto nel mondo delle fantasticherie. Non ho letto nulla in proposito.

Insomma sono state pubblicate, su canali ufficiali, idee piu’ precise prima di parlare di accordi di questo tipo?

Peraltro il 2024 del titolo, eufemisticamente parlando, non e’ molto compatibile con queste cose…

PS: vedo dopo aver scritto il post il link pubblicato da aricchi che almeno parzialmente risponde alla domanda con qualche analisi piu’ seria.

So che il Corriere è una fonte generalista, però pare che l’Italia metterà in campo più di un miliardo di euro. Ovviamente dovremo attendere per le cifre ufficiali, ma se fosse confermato non sono pochi soldi, a mio parere

1 Mi Piace

La Luna, al momento, è un obiettivo raggiungibile, senza “se” e senza “ma”. Marte, tante idee, belle sicuramente, ma ancora molto lontano nella pratica.

Questa sarebbe veramente una buona notizia. :+1:

mi sembra poco verosimile una costruzione modulare con elementi portati interi dallo spazio alla luna. Un conto è un rendez vous in orbita un conto è atterrare abbastanza vicino ad una cosa già costruita da non danneggiarla ma non troppo lontano in modo da rendere il nuovo modulo spostabile e agganciabile. Siamo molto lontani da tutto questo, per ora mancano troppissime cose e non vedo al momento niente di lontanamente idoneo a costituire la base di un modulo abitativo lunare, appunto, modulare

Il bill col budget 2021 è sempre in attesa al Senato, e non c’è un’esplicita dichiarazione riguardo l’accelerazione al 2024, né in senso positivo né in senso negativo. Piuttosto, sta sorgendo un ostacolo nuovo, il senatore Gardner vuole che il GAO controlli meglio i fornitori, e la frecciatina è volta a SpaceX che ha contratti con la NASA ed è indipendente ufficialmente da Tesla che ha anche fabbriche in Cina, e il rischio è che ci possano essere travasi di tecnologia assolutamente vietati dalla legge federale.

1 Mi Piace

Come se Boeing, che è proprietaria al 50% di ULA, non avesse fabbriche in Cina… So fosse un modo per provare ad attaccare SpaceX, secondo me si può ritorcere contro a uno dei competitor proprio di SpaceX, che invece dal punto di vista legale è totalmente scollegata da Tesla.

3 Mi Piace

Nuovo articolo di Marco Zambianchi pubblicato su AstronautiNEWS.it

5 Mi Piace

In caso di bagarre mi impensierisce l’ l’Atlas che utilizza un componente “del tutto marginale” made in Russia: l’RD-180

2 Mi Piace

Questo e’ un problema molto serio di cui si parla poco.

Quando Apollo 12 e’ atterrato vicino al Surveyor 3 e ne ha riportato alcuni pezzi sulla Terra e’ emerso che le superfici esposte sono state praticamente sverniciate.

“We can see the lunar soil particles penetrated deep into the surface all over the Surveyor,” says Metzger, who led a team that studied parts of the Surveyor 3 probe that returned from Apollo 12. “We can see the paint all cracked up.”

Se un piccolo Lem fa quel danno… chissa’ cosa combineranno atterraggi multipli dei lander piu’ o meno grandi in competizione.

4 Mi Piace

Le alternative sono varie e non mutuamente escludentesi:

  1. La più semplice: tenere i moduli separati (variante: collegarli con tunnel montati successivamente)
  2. usare transporter (grossi rover) e bracci robotici per unirli dopo l’atterraggio (qualcosa di simile a una ruspa potrebbe rivelarsi utile)
  3. costruirli sul posto con le risorse locali. In un altro thread abbiamo visto come i cinesi stiano pensando di produrre del cemento a partire dalla regolite. Senza usare acqua (sulla Luna più preziosa dell’oro) ma scaldando la regolite a più di 1000 gradi tramite specchi solari “alla Rubbia”
2 Mi Piace

Il MEXT (Ministero per la scienza, tecnologia, sport ed educazione giapponese) ha appena richiesto un budget di 2.7 miliardi di dollari per il 2021. Il budget è il più alto mai richiesto e se verrà approvato porterà ad un aumento del 50% di quello previsto. Inevitabili quindi le ricadute sul programma Artemis.

6 Mi Piace