Attivato sulla ISS il nuovo "Oxygen Generating System"

E’ un’importante passo avanti per la definizione della configurazione che supporterà un equipaggio a sei componenti sulla ISS, è infatti stato installato il nuovo “Oxygen Generating System” nel modulo americano Destiny.
Dopo qualche piccolo problema con la valvola di drenaggio esterna per l’idrogeno, probabilmente causato da un piccolo detrito è stato possibile attivare con successo il rack per la generazione dell’ossigeno sul modulo americano.
Il sistema affiancherà d’ora in avanti l’Elektron russo che in passato aveva creato qualche problema con improvvisi malfunzionamenti.
Il sistema messo in funzione da Anderson dopo un ultimo controllo per eventuali crepe, funziona attraverso l’elettrolisi dell’acqua, la quale utilizzando l’energia elettrica di bordo produce ossigeno e idrogeno, il primo viene immesso negli ambienti pressurizzati e il secondo viene scaricato all’esterno.
Proprio la valvola di drenaggio dell’idrogeno, ultimo elemento ad essere installato durante la passata STS-117 ha creato alcuni problemi segnando valori di pressione dell’idrogeno errati probabilmente a causa di un detrito.
Il rack OGS era stato portato a bordo della ISS durante la missione STS-121 utilizzando il modulo italiano Leonardo.
Dopo una fase di integrazione condotta anche da terra via telemetria, come ad esempio l’attivazione, l’aggiornamento del software e tutta la fase di test, si è giunti al suo completo utilizzo in questi giorni.

Credits: NASA

Una domanda: ma in questo modo non si acqua che potrebbe essere utile per l’equipaggio?
Questo metodo per la produzione dell’ossigeno è stato mai usato prima?

Penso sia lo stesso metodo usato dai russi e già utilizzato in tutte le altre stazioni, infatti il loro si chiama appunto Elektron.
Come sistema penso sia molto efficiente vista la disponibilità di energia elettrica e la relativa disponibilità di acqua (dovrei fare due calcoli di chimica :smiley: ma non mi sembra servano grandi quantità di acqua per produrre il fabbisogno per tre/sei persone), lo stesso rack è comunque collegato ai due “Water recovery System Rack” 1 e 2, che servono per riciclare l’urina dei componenti e l’umidità del deumidificatore, e quindi non è necessaria acqua dedicata per l’ossigeno da portare in orbita. Si porta a bordo solo l’acqua potabile, che comunque una volta bevuta continua ad essere “ricreata” dai WRS che ne utilizzano solo una parte per la produzione di ossigeno, il resto ritorna acqua potabile.
Anche perchè altre alternative sarebbero quelle di portare a bordo delle bombole, ma il peso sarebbe molto più alto.

L’immagine presa dalla “ISS Reference Guide” illustra bene il ciclo:
Altre immagini sono presenti al capitolo sui sistemi:

Grazie Albyz, a volte mi chiedo se tu dormi oppure passi 24h su 24 a spulciare pdf e siti internet :scream:
:smiley:

Ottima spiegazione albyz!!