ATV sulla ISS

Dopo due Demo Day perfettamente riusciti è avvenuto oggi il primo storico aggancio del primo cargo europeo ATV alla ISS, e in particolare al modulo russo Zvezda.
Da questo momento ATV inizia la sua missione come modulo della ISS, durante il quale per i prossimi 6 mesi funzionerà da modulo logistico, rebooster e “rifornitore” di risorse.
L’avvicinamento è iniziato questa mattina dal punto di attesa posto a 39km dalla ISS, successivamente il mezzo da 9ton ha iniziato ad avvicinarsi, utilizzando in un primo momento il sistema di navigazione GPS, comparando la propria posizione con quella della Stazione e rimanendo in continuo contatto con la ISS successivamente, raggiunti i 500m di distanza dalla ISS è entrato in funzione l’innovativo sistema di guida a sensori ottici-laser.
L’ultima fase è avvenuta a 7 cm/s con una precisione inferiore ai 10cm.
Il contatto con la parte più sporgente, ovvero la sonda di aggancio è avvenuto alle 16:45 mentre il contatto vero e proprio, con l’unione dei due moduli in un corpo unico è avvenuto alle 16:52.
Questo è il primo docking automatico eseguito da un mezzo spaziale Europeo, tutte le fasi sono state gestite in completa autonomia dai computer di bordo di ATV, sempre strettamente controllate dai centri di controllo di Astrium, ESA, CNES e dall’interno della ISS, oltre che dal proprio sistema di controllo formato da un set di parti completamente ridondanti e indipendenti in grado di prenderne il controllo in caso di problemi.
Lanciato il 9 marzo, ha atteso fino alla settimana scorsa per iniziare la propria missione, il rientro dello shuttle Endeavour della missione STS-123 per non creare conflittualità nei dintorni della Stazione.
Per i prossimi 6 mesi ATV rimarrà agganciato alla ISS diventando un vero e proprio modulo della Stazione.
Una volta entrati nel modulo pressurizzato (l’apertura è prevista per domani) gli astronauti cominceranno a prelevare i 1150kg di materiale solido stivato a bordo, comprendenti cibo, vestiti, equipaggiamenti e anche lo speciale payload trasportato per commemorare lo scrittore che ha battezzato questo primo modulo, Jules Verne, ovvero alcuni suoi manoscritti originali trasportati nello spazio per la prima volta e una copia illustrata de “Dalla Terra alla Luna” del 1800.
Non verrà rimosso il materiale all’interno dell’ATV ma verrà prelevato progressivamente quando ce ne sarà bisogno, riempiendolo di conseguenza progressivamente di spazzatura.
Inoltre sono a bordo di ATV 856kg di propellente per i reboost della ISS, 270kg di acqua potabile italiana e 21kg di ossigeno per la pressurizzazione della ISS.
Il carico è circa il triplo di quello trasportabile da un attuale Progress Russo, ATV potrà inoltre eseguire, se ce ne fosse bisogno, manovre di fuga per la ISS in caso di pericoli di collisione oppure un backup per il controllo di assetto della stessa.
Il primo reboost programmato è previsto per il 21 Aprile.
Congratulazione per la riuscita della prima parte della missione sono arrivate da tutto il mondo spaziale e a tutti i partecipanti al progetto sono stati girati i ringraziamenti da parte dei vertici dell’Agenzia Europea e delle industrie coinvolte.

Avrebbero dovuto funzionare anche in questo modo i nostri MPLM, invece di costringere gli astronbauti a passare il loro tempo a fare i facchini; Tale sistema avrebbe permesso di dedicare più tempo agli esperimenti o, magari, fare le missioni logistiche, dello Shuttle, più brevi.

Congratulazioni ad ESA ed a tutti i partner coinvolti nel progetto ! :smiley: :smiley:

Beh non è tutto rose e fiori, sarebbe diminuito il payload, raddoppiato il numero di missioni, e il tempo impiegato in pratica sarebbe stato lo stesso visto che invece di concentrare gli spostamenti nei pochi giorni di aggancio sarebbero stati diluiti nell’arco del tempo a bordo… ma alla fine le operazioni erano le stesse.
La logica dei due mezzi non è comunque molto diversa perchè gli MPLM e l’ATV funzionando per rack, e considerando per confronto quelli logistici, con gli MPLM sarebbero stati prelevati e stivati sulla ISS e poi una volta lì utilizzati come armadi da cui prelevare quando serviva il materiale allo stesso modo dell’ATV, in pratica la “manodopera” è solo quella di spostamento dei rack.
Non c’era molta differenza fra i due utilizzi ammesso che uno dei due possa essere considerato meglio dell’altro.

I voli sarebbero stati sempre gli stessi previsti; ogni qualvolta uno Shuttle portava in orbita un MPLM, lo sostituiva con quello precedente lasciato agganciato alla ISS.
Sicuramente, per le modifiche apportate, il peso sarebbe aumentato, ma non di molto dato che quello da aggiungere sarebbero state delle coperte termiche.

A dire il vero la protezione termica è già presente sugli MPLM, la modifica da effettuare sarebbe stata l’aggiunta dello scudo anti MMOD.
Ci sono inoltre i costi di mantenimento in orbita dell’MPLM sulla ISS, che sono proprio quelli che hanno fatto bocciare l’idea di mantenerne uno sulla ISS…
Comunque a fronte di tutte queste spese non vedo vantaggi così eclatanti…

Chiedo scusa, come “rivestimento termico”, mi riferivo proprio allo scudo anti MMOD.
Per il resto più che per vantaggi sarebbe il rispetto di noi contribuenti , che hanno versato i soldi per il realizzo delle unità MPLM; sono praticamente ancora nuovi e trovo sbagliato metterli “a terra” senza che si siano ripagati dei loro costi.
Sarebbe stato giusto utilizzarli il più possibile in modo da ammortizzare le spese sostenute; ora, sicuramente, finiranno in un bel museo a fare la loro parte però…

Beh a parte che ci sono già stati “ripagati”, ma tutto questo che centra con il discorso del periodo di aggancio con la similitudine con ATV? :kissing_heart:

dal mio pto di vista ritengo che sarebbe stato meglio utilizzare i MPLM allo stesso modo dell’ATV ossia, lasciarli agganciati alla ISS carichi e svuotarli man, mano che necessitava. Quando poi erano completamente scarichi,del materiale trasportato e ri-riempiti con il materiale da riportare a Terra, sostituiti con un nuovo MPLM, trasportato sempre dallo Shuttle.
La stessa cosa succede per le capsule PROGRESS, rimangono agganciate fino a quando non sono scariche e poi vengono sganciate; la stessa cosa è valida anche per gli ATV.