Avamposto Marziano - Cose accadrebbe se...

Se fossi un regista cinematografico girerei un film (anch perchè probabilmente è un idea originale ) che riguarda l’estinzione della razza umana sulla Terra ( per motivi sconosciuti o da identificare come ad esempio un virus ) avvenuta in un epoca intorno agli anni 2040-2060, ma che tale umanità è riuscita a “colonizzare” un avamposto umano su Marte (per di più scientifico) con una 20-30ina di coloni di entrambi sessi ovviamente. Una colonia quasi totalmente autosufficiente.

Magari intorno a Marte una stazione spaziale.

Secondo voi in una tale situazione è possibile far sopravvivere la razza umana nel lungo periodo?

Il problema è creare una colonia autosufficiente. Con la tecnologia attuale e’ impensabile tirare avanti senza rifornimenti dalla terra. A parte cibo, acqua e aria il problema sono anche le macchine: l’estrattore di ossigeno prima o poi si romperà e un pezzo di ricambio non lo si potrà costruire su Marte.
Pero’ tutto questo non ha mai fermato i registi, per fortuna :wink:

Per quello che ha detto sineucep, meglio scegliere un pianeta con più risorse (aria, pressione, gravità, campo magnetico)
Ma poi diverrebbe Interstellar, direi. :grin:

Per lo meno finche’ non saremo in grado di fare stampanti 3D che producano pezzi di ricambio usando come materiale di base la regolite marziana :slight_smile:

La mia risposta è no. Colonia troppo piccola, troppi pochi soggetti. Anche con una buona stampante 3D, quando finisce il carburante che si fa? Quando c’è da sostituire un la batteria? Se si rompe un dispositivo complesso chi sa aggiustarlo o ricrearne uno analogo? In aoli 30 soggetti manca il know-how per fare tutto, potrebbero sopravvivere, ma non garantire la sopravvivenza della colonia nei decenni.

Da ricordare agli amici di Mars One :slight_smile:

Dovete leggervi The Martian di Andy Weir: spiega tutte cose! :wink:

Secondo me dipende da quanto tempo iniziale possono contare sul supporto dalla Terra.
Con un buon periodo di rodaggio (anni) forse la cosa potrebbe diventare fattibile…

Fattibile dopo un piano di Terra-forming…non nel 2040-2060

Ovvero “L’uomo di Marte” indicato da @felottina nell’altro thread, l’ho “pescato” e ho appena finito di leggerlo, mi e’ piaciuto molto.

Ho parecchi dubbi che l’uomo riuscirà a sopravvivere sulla Terra figuriamoci in 30 su Marte.
Della stazione in orbita non ne farebbero niente a parte farla funzionare in automatico se possibile. Mantenere una stazione orbitale è un impegno notevole per una grande potenza spaziale, figuriamoci per una banda di coloni abbandonati sulla superficie marziana e a corto di tutto. :point_up:

@Bruno1: vero che è bello?
sì paolo137: spiega tutte cose!! i calcoli mi hanno colpita molto. anche l’RTG.

Mi tocca prenderlo sto libro…c’è su Amazon in ebook…

Nemmeno, a mio avviso. Trenta individui su una nuova Terra “vergine” senza supporto esterno? Ok qualcuno saprà riparare le apparecchiature finché ci sono ricambi o finché si rompe qualcosa che può essere stanpato in 3D, poi? E quando finiscono gli antibiotici che si fa?

Data entro la quale, più che terraformare Marte, saremo a buon punto per marteformare la Terra, credo.

Credo che riusciremo a stamparli in 3D… tempo fa avevo letto che con una stampante 3D erano riusciti a ricreare i tessuti che compongono il fegato. Corro a cercare il link. :wink:

Beh, in linea teorica su Marte di batteri nocivi non ce ne sono… È vero che li porteremmo noi da qui, ma se si fa una buona disinfezione continua per i primi 2-3 anni, quando finiscono gli antibiotici probabilmente son finiti anche i batteri.
(per la ISS è diverso, perché arrivano sempre rifornimenti da Terra. Qui stiamo parlando di un sistema completamente isolato dalla Terra)

Io credo che comunque sarebbe impossibile distruggere tutte le colonie dei batteri, almeno un parte sopravvivrebbe e tra l’altro selezionata “naturalmente” dagli antibiotici quindi farmaco resistente.

Beh però se non sbaglio sulla ISS non si è mai ammalato nessun astronauta. E abbiamo uomini lassù continuativamente da 15 anni, quindi direi che la disinfezione è piuttosto efficiente

Ma certo!
Mi pare che cure in orbita non ne siano mai state fatte infatti! :wink:

Vengo “sterilizzati” alla partenza e in orbita non si sono mai avute infezioni, ma non credo che siano totalmente assenti i batteri. Tutto sta a vedere come si adatterebbero i batteri all’ambiente marziano.

30 individui non sono poi pochi senza rientrare negli “incroci familiari”? Anche se fatti con razionalità e in questo caso, brutto da dire, in modo matematico?