Avaria al braccio robotico di Opportunity

Dopo lunghe analisi delle capacita’ strutturali del braccio di Opportunity (e poi non mi vengano a dire che la meccanica che h studiato alle superiori non mi sia tornata utile!) e svariati test nella sandbox, finalmente abbiamo avuto l’OK a riprendere le operazioni di movimento sul rover che e’ stato fermo per 45 Sol. Oggi (sol 1547) Opportunity ha ripreso a spostarsi mantenendo il braccio estratto da sotto la pancia in una configurazione che ricorda un po’ la proposcide di un elefante o il gancio di un carro attrezzi.

Opportunity ha ripreso le operazioni di estrazione da una zona sabbiosa dove era rimasto parzialmente incagliato durante lo spostamento verso Cape Verde, un promontorio di Victoria Crater, che al momento e’ a circa una ventina di metri di distanza.

Paolo

In fase di progettazione erano state previste avarie di questo tipo e conseguenti procedure di guida? Credo che nel corso di questi anni abbiate imparato nuovamente a guidare diverse volte.

Paolo Amoroso

Penso che in questo caso sia solo un problema di possibile ingombro, in quanto il peso non dovrebbe sbilanciare il Rover.
O sbaglio?

In fase di progetto dovevamo considerare fasi che adesso sono nel passato, lancio, atterraggio ed uscita dal lander, e che in quanto a sollecitazione meccaniche sono decisamente superiori al muoversi sulla superfice. Quando si ebbero i primi sentori di possibili problemi al braccio (Sol 654) si inizio’ una analisi strutturale e si fecero dei test sia sulla Terra che su Marte per verificare la possibilita’ di effettuare movimenti senza stivare il braccio ma non si fece una cosa esaustiva come quella fatta nelle scorse settimane. Allora l’attenzione era rivolta primariamente a mantenere il piu’ possibile l’operativita’ del braccio.

Certamente sia Marte con il suo ambiente complesso e sempre nuovo, e le varie magagne dei rovers ci hanno forzato nel creare nuove metodologie per massimizzare il ritorno scientifico. E’ quello che rende interessante il mio lavoro.

Paolo

Mantenere il braccio estratto blocca la visuale delle telecamente HAZCAM ma soprattutto sottopone il braccio a sollecitazioni che potevano essere eccessive e risultare in perdita di calibrazione e/o rotture permanenti. Sono stati presi in considerazione diversi fattori prima di stabilire la configurazione attuale e successivamente abbiamo fatto una batteria di test per verificare che il braccio non si sarebbe mosso o danneggiato. IN pratica abbiamo fatto cadere il rover nella sandbox da varie altezze ed abbiamo osservato l’effetto che fa :slight_smile:

Paolo

premesso che la macchina perfetta (alcuni fisici la teorizzano ma la sua realizzazione è ancora lontana) non è ancora stata inventata secondo me già è molto il lavoro fatto finora da questi Rover che oltretutto hanno superato ogni aspettativa
e, fattore non secondario ma che sfugge ai non addetti ai lavori, è che tutti questi inconvenienti tecnici imprevisti renderanno più facile la progettazione di nuovi rover più efficienti ancora.