Avviata la procedura di acquisto per voli Soyuz dopo il 2014

La NASA ha avviato la procedura di acquisto per una serie di 12 posti in voli Soyuz per il trasporto di equipaggi USA da e per la ISS a partire dal 2014 e fino a metà 2016.
Come per i posti già acquistati negli anni scorsi fino al 2014 il contratto prevede l’addestramento e il materiale per l’addestramento completo, le operazioni di lancio e di gestione a Baikonur, le operazioni di controllo di missione, i consumabili e i viveri, i sistemi e il personale di recupero, la riabilitazione, il payload in ascesa e in discesa e lo smaltimento dei rifiuti.
Nonostante si sia più volte ventilata l’assegnazione di tale tipo di servizio a società di trasporto private nell’ambito del programma CCDev tale servizio non è ancora definito nei dettagli compresa l’eventuale data di attivazione e con tale richiesta risulta ipotizzabile, se si deciderà in tal senso, un inizio dell’operatività, una volta giudicata idonea almeno una società, almeno dopo il 2017.
Nel bando è esplicitamente indicata la scelta di Roscosmos per l’acquisto del servizio “in quanto la Soyuz è l’unico mezzo di trasporto ed emergenza collaudato oltre lo Space Shuttle prossimo al ritiro” e inoltre “tale contratto farà da ponte fra il termine della vita operativa dello Space Shuttle e l’inizio dell’operatività di un sistema di trasporto commerciale, e fino a quando tale sistema non diverrà disponibile il sistema di trasporto rimarrà la Soyuz”.

Fonte: NASA

Questo vuol dire che fino al 2017 la NASA dipenderà totalmente, almeno per quel che concerne i voli umani, dalla russia e dalle sue Soyuz. Devo dire che come leader nello spazio, fanno acqua da tutte le parti! I russi, da parte loro, potranno sempre dire di aver volato continuamente e con i loro veivoli fin dal primo volo nel 1961; differentemente, gli americani, tra periodi di ferma per incidenti e cambi di programmi, non hanno mai fatto un periodo continuato.

Tralasciando questo, che comunque non è importante, torno a far notare che nel lasso di tempo tra la fine del programma Shuttle e il 2017, la ISS disporrà solo delle capsule Soyuz, come scialuppe di salvataggio, e tutte ormeggiate dal lato russo.

Come si comporteranno nella malaugurata ipotesi che, in caso di incidente, non fosse possibile raggiungere le capsule e mettersi in salvo?
La situazione è la medesima di trovarsi chiusi in un cinema e aver a disposizione una sola via di fuga (magari proprio dove c’è l’incendio); come ci comporteremmo in una situazione del genere?
Non sarebbe forse ora di far presente questa" lacuna", nelle porocedure di emergenza per la ISS, alla NASA?

La NASA stà forse ancora “dormendo sugli allori”, come è già successa per i due incidenti dello Shuttle, sperando che tale situazione non si verifichi mai; non sarebbe opportuno apporvi rimedio?

In un mondo ideale è “pour parler” il discorso non fa una grinza… ma l’alternativa quale sarebbe? e quale è il nesso fra questo contratto e la disponibilità di scialuppe? e quali i costi per ovviare a tale remota eventualità vs. le probabilità che ce ne sia bisogno? Il rischio 0 non esiste.
Non vedo il nesso fra la stipula di questa estensione al servizio e la possibilità di avere o meno una scialuppa in più (se poi effettivamente ce ne fosse bisogno), se la NASA è obbligata a “comprare il servizio” (allo stesso identico modo con cui lo comprerebbe ad una Società privata) forse è perchè non ci sono attualmente previsioni concrete di affidabilità e capacità di offerta prima di quella data… per cui non capisco la polemica e/o l’alternativa che proporresti.

Il nesso c’è eccome! La NASA stà acquistando delle Soyuz, o meglio dire dei posti, per portare i propri astronauti sulla ISS, ma stà pensando di incrementarle come sistema di salvataggio?

Tenendo presente che ogni qualvolta si costruisce qualcosa e che si prevedono dei sistemi di sicurezza non vuol certo dire che ci dovrà essere un incidente, ma solo che nella eventualità si sarà fatto il possibile per creare delle vie di fuga o dei sistemi di fuga che garantiscano il salvataggio di persone o altro che, in quel momento, rischiano la vita; per quanto concerne i costi, tenendo presente che la vita delle persone non ha prezzo, potrebbero pur acquistare qualche posto sulle Soyuz in meno e destinare i soldi per la salvaguardia dei propri astronauti.

Riguardo alla possibilità di disporre di altre scialuppe di salvataggio, non contando la DRAGON che è ai suoi primi voli, pur se a parter mio è e sarà un’ottima capsula, come da me già esposto precedentemente, si potrebbe far uso di due PMA e , utilizzando delle Soyuz modificate come la vecchia Soyuz TM-16, adattarle per poterle fare attraccare ai due PMA che verranno liberi con la fine del programma Shuttle.

Comunque sia, io personalmente mi asterrei nel dire che le possibilità di una tale evenienza sono “0” dato che, come si è ben visto sia nei voli spaziali che in altre situazioni, le situazioni più improbabili sono sempre quelle più possibili. Non stiamo parlando di fantascenza, ma di fatti e situazioni reali che potrebbero verificarsi per un banale cortocircuito o altro. Già sulla MIR c’è stato un incendio e sembrava che non fosse possibile; chissà cosa avrebbero fatto se non avessero preventivamente fornito la stazione di maschere antigas e estintori.
Dovevano forse non metterli perchè le possibilità di incendio erano o sarebbero state “0”?

No, sta acquistando i sedili per i propri astronauti destinati alla ISS, come avviene da anni e come avverrà da qui al 2014 con contratti già stipulati.

...per quanto concerne i costi, tenendo presente che la vita delle persone non ha prezzo, potrebbero pur acquistare qualche posto sulle Soyuz in meno e destinare i soldi per la salvaguardia dei propri astronauti.

Scusa ma questa è demagogia… che significa concretamente? Che non dovrebbero mandare propri astronauti sulla ISS (dopo le ingenti cifre spese per realizzarla… bah…)? Certo a non fare niente non si rischia niente… ma non mi sembra un modo di ragionare troppo maturo. E con i soldi risparmiati non inviando astronauti (ci sono anche accordi internazionali, ma tralasciamoli pure…) come si salvaguarderebbe la vita degli astronauti? (ma se non si mandano astronauti che vite si devono salvaguardare)?

.... si potrebbe far uso di due PMA e , utilizzando delle Soyuz modificate come la vecchia Soyuz TM-16, adattarle per poterle fare attraccare ai due PMA che verranno liberi con la fine del programma Shuttle.

Ufff… se ne è discusso un’infinità di volte e ogni tanto continui a proporre quest’idea… oltre a ribadirti che non si può per un’infinità di motivi, aggiungo anche questo articolo invitandoti a rileggerlo per capire che la tua idea non sta ne in cielo ne in terra…
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=14600.0
… e se continui a non fidarti ti hanno risposto le stesse identiche cose che ti sono state dette qui anche su nsf… più di così…
http://forum.nasaspaceflight.com/index.php?topic=22022.0

Comunque sia, io personalmente mi asterrei nel dire che le possibilità di una tale evenienza sono "0"...

Nessuno credo lo abbia mai detto, ma non puoi neanche pretendere che il rischio sia 0.

Già sulla MIR c'è stato un incendio e sembrava che non fosse possibile; chissà cosa avrebbero fatto se non avessero preventivamente fornito la stazione di maschere antigas e estintori. Dovevano forse non metterli perchè le possibilità di incendio erano o sarebbero state "0"?

Se c’erano quegli equipaggiamenti (il minimo direi) è perchè nessuno credeva, come sostieni tu, che il rischio fosse considerato “0”… per cui il ragionamento non regge…

Scusate, ma se Spacex continua con questo ritmo credo che tra due, tre, quattro anni al massimo avremo Dragon come scialuppa di salvataggio sul lato americano… si potrebbe fare una cosa simile anche con Orion?

Ti ricordo che per il momento Dragon è una capsula per il trasporto cargo. Non è ancora sicuro che verrà adibita anche al trasporto umano…e comunque non è previsto il suo utilizzo come scialuppa di salvataggio :wink:

E Orion che fine ha fatto? Leggo Soyuz fino al 2016, mentre per i privati il 2017… e non parla di un nuovo mezzo di trasporto della Nasa. Non ci sara’ mai?

Esattamente.

Assolutamente no, Orion attualmente non è previsto sia legato alle attività della ISS, mentre è probabile possa effettuare i primi test prima del 2016 il suo utilizzo è legato principalmente allo sviluppo del lanciatore HLV per missioni BEO, l’utilizzo come scialuppa, se mai avesse avuto qualche credito, non è sicuramente l’utilizzo per il quale opererà.

Scusate, ma esistono progetti o idee di questo lanciatore HLV? Alla fine sarà il preso in considerazione il progetto Direct o cambierà qualcosa?

http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=13949.0 :wink:

Ognuno ha i suoi propri punti di vista e ognuno può dire quello che vuole; spero soltanto che non si verifichi mai una situazione del genere, per il bene degli astronauti stessi e per il futuro della ISS.

Comunque sia, se davvero sarebbero soldi spesi inutilmente, speriamo che ne prendano atto tutti quegli ingegneri e architetti che giornalmente fanno “buttare” via fior di soldi per realizzare vie di fuga su navi, aerei, pulman, cinema e altro tanto…non potrà mai succedere!

E’ inutile discutere quando non si vuole capire… il mondo non è o bianco o nero (che tradotto in numeri significa sicuro al 100% o allo 0% come sostieni).

Ma non eri tu quello che si stracciava le vesti per lo scarto dell’opzione sidemount?
Stracciata, ricordiamolo, principalmente per ragioni di safety?

Lo spazio è rischioso e le decisioni su fattori di sicurezza (tutti: extra scialuppe, ridondanze, ecc) vengono prese calcolando fattibilità tecnica, costi, e statistiche per poter ottenere un rischio ritenuto accettabile.

Le difficoltà tecniche della tua soluzione (Soyuz realizzate con APAS, sistemi di docking (radar, riflettori, trasmettitori) progettati ad hoc per i PMA, ulteriore training) evidentemente superano di gran lunga il beneficio atteso nel ridurre il rischio di LOC. Ad un certo punto bisogna accettare e basta. E non è perché una soluzione sembra semplice a te lo debba essere veramente.

Il paragone con le vie di fuga sui mezzi che hai citato è inutile, e controproducente per le tue argomentazioni.

Perchè non dotare le cabine di ogni nave da crociera di una scialuppa indipendente o di una coppia di motoscooter? Perchè non rendere le cabine imbarcazioni indipendenti? Perchè non installare seggiolini eiettabili sui pullman di linea?

Adottare sulle Soyuz un sistema APAS (tipo quello adottato anche dallo Shuttle), non comporterebbe nessun tipo di modifica ai due PMA già disponibili ed utilizzati dallo Shuttle. Stessi sistemi, stessi tipi di “bersagli”. Un esempio chiaro lo si è visto in passato quando lo Shuttle si agganciava ala MIr e allo stesso portello aveva precedentemente agganciato la Soyuz TM-16.

Giusto dire che un paragone con navi da crocera e similari è forse azzardato, ma soprassedere su una realtà pericolosa, per limitare i costi ed accettare un rischio azzardato, mi sembra forse un po troppo fuori luogo.

Scusa, ma non capisco cosa centri il sidemount in questa discussione. Sono un sostenitore accanito del sopra citato sistema e sono ancora convinto che sia ottimo sia nella versione cargo, sia in quella manned.

Comunque sia, per concludere questo discorso che forse è uscito un pò fuori dalle “linee” principali, ognuno è’ libero di vederla a suo modo e io, da parte mia, rimarrò con le dita incrociate nella speranza che nulla succeda ai nostri bravi astronauti che rischiano per un futuro migliore e per la ricerca.

Quantifica il tuo “azzardato”, in numeri, in probabilità di LOC, a parole si può dire tutto e il contrario di tutto ma non con i numeri e poi visto che sostieni che le probabilità siano così alte si può paragonare con altri rischi e discutere.