I vantaggi di una futura base lunare polare, in vista di un ritorno dell’uomo sul nostro satellite, sono evidenti soprattutto per quel che riguarda il rifornimento di energia, come si vede da questo disegno
L’importante per costruire una base lunare è soprattutto trovare il ghiaccio, ma dove sia e quanto ce ne sia è ancora un misterò…
Negli anfratti senza mai luce e quindi perennemente in ombra di alcuni siti polari, c’è molta probanilità di trovare ghiaccio, a differenza delle zone equatoriali
Al polo sud lunare si potrebbe anche costruire un osservatorio astronomico
Ne abbiamo già parlato in diversi thread sparsi per il forum sui grandi vantaggi e sui motivi che hanno portato a scegliere il cratere Shackleton per la futura base lunare.
Oltre ai vari esperimenti scientifici realizzabili in diverse parti della Luna:
L’utilizzo di una base ai poli facilita eventuali missioni di soccorso o di rientro rapido verso la terra per questioni di orbita. Permette esplorazioni più prolungate con illuminazione solare e la comunicazione con la terra è facilitata per le alture presenti.
In allegato due slide prese dalla presentazione che realizzammo (io, Archipeppe e Spacewalker) per l’ultima Astronauticon in cui sono illustrate le peculiarità di una base lunare, le tecnologie necessarie per il suo sviluppo e la configurazione prevista sui bordi del cratere Shackleton.
Bene
Scusate la ripetizione ma sono nuovo del forum.
Non so se avete parlato anche dell’estrazione dell’Elio3 dalla regolite.
Questo gas potrebbe essere utilizzato per la fusione a confinamento elettrostatico.
Il prototipo Fusor di questo reattore è stato costruito amatorialmente anche in Italia e sulla Luna c’è il vantaggio che esiste già il vuoto.
Questo è il robot proposto dall’Università del Wisconsin
Beh c’è però una bella differenza fra i programmi operativi e queli futuristici ipotizzati, fino a quando non sarà conveniente l’utilizzo è forse meglio distinguerli… dobbiamo ancora tornare sulla Luna… step by step… probabilmente fra alcune decine di anni potrà essere utilizzato in qualche modo anche l’HE3 ma non si sta tornando certamente sulla Luna per quello, anche perchè se convenisse realmente, saremmo già là… meglio distinguere le cose.
Operativamente, credo che la prima cosa da fare sia la camera di simulazione planetaria che usi la farina di basalto come simulante della regolite
Beh allora sperimentalmente
Non ho comunque capito a cosa serva la struttura che hai disegnato…
Serve a simulare in laboratorio quello che sarà l’ambiente della futura base lunare.
C’è l’unità di abitazione che costituisce il locale dove vivono gli astronauti, un ecosistema chiuso e pressurizzato.
Tramite l’airlock gli astronauti mettono la tuta ed escono nell’ambiente lunare, simulato nell’altra camera.
Lì possono testare robot e possono trattare la regolite (farina di basalto) per ricavarne ossigeno e metalli tramite i vari sistemi proposti di cui magari parleremo in seguito. Solo la gravità sarebbe diversa mentre le temperature ed il vuoto lunare possono essere ben riprodotte in questo ambiente
Beh probabilmente sarà realizzato qualche cosa del genere, una camera a vuoto non è certo un’innovazione… se ne sono visti di tutti i tipi nel corso della storia, credo anche sia “molto” più grande di quella da te illustrata.
Due sistemi di pavimentazione lunare
Beh… prima di pavimentare la Luna… ci sono giusto giusto 2-3 cosette più interessanti da fare…
Anche perchè sotto pochi cm di regolite in molti punti il suolo è già “naturalmente pavimentato” con gli strati di basalto affioranti.
alcuni sistemi di estrazione dell’ossigeno lunare dalla regolite.
Tutte queste tecnologie vanno prima testate nella camera di simulazione.
Beh ovviamente, come qualsiasi oggetto che debba partire per la Luna… ma basta una “banale” camera a vuoto come quelle che sono sempre state utilizzate…
Il disegno che hai proposto con due moduli di cui uno per simulare un Hab e un secondo l’esterno ho i miei dubbi possa funzionare, o meglio per funzionare funziona, ma non simula di sicuro le condizioni lunari in quanto per simulare la pressurizzazione dell’Hab la pressione non può essere quella nominale operativa, e se non è quella nominale o si cambia l’atmosfera interna o si satura di ossigeno (Apollo 1 docet).
E’ molto (molto) più semplice costruttivamente mettere l’Hab in una camera a vuoto e testare tutto quello che serve…
Hai ragione, albyz85, meglio mettere l’hab in una camera a vuoto abbastanza grande.
Chissà se fosse possibile costruirne una amatorialmente utilizzando un locale già pronto ,sigillato, dal quale si tolga l’aria!
Credo tu debba utilizzare pareti almeno in metallo, un sistema di illuminazione e riscaldamento/raffreddamento adeguato per la simulazione, un sistema di apertura/chiusura e molta molta energia per alimentare tutto… stai realizzando in cantina un programma lunare “de noi altri”?
Beh, certo, queste cose le dovrebbero fare le agenzie spaziali, ma quando?
Non sarebbe male se intervenissero i privati!
Allego un articolo su come fare i vetri sulla Luna
Oggi, il Constellation è in piedi ormai da qualche anno e i primi risultati cominciano a farsi vedere…