Diversi mesi prima la cancellazione del programma X-20 Dyna Soar ( 10 Dicembre del 1960) l’USAF iniziò a pensare ad una collaborazione con la NASA per il programma Gemini. Le spese sarebbero state divise,ed alcuni voli della Gemini sarebbero stati “all USAF”,lanciati da Vandemberg e “classificati”,ossia coperti dal segreto militare per parte degli obiettivi.L’ente spaziale Americano tuttavia si dimostrò tutt’altro che entusiasta circa una simile “partnership” (gli anni dell’abbraccio mortale USAF-NASA sullo Space Shuttle erano ancora lontani).L’USAF decise allora di acquistare dalla Mc Donnell alcune capsule Gemini,e di farle volare in un programma militare chiamato appunto “Blue Gemini”.Pochi mesi dopo,tuttavia il "Blue Gemini confluì nel Progetto del laboratorio MOL. Molti dei documenti riguardanti il "Blue Gemini sono tutt’ora coperti da segreto,non è dunque facile ricostruire un profilo di missione.Le ricostruzioni del bel sito “Deep cold” di Dan Roam ,che mostrano una sorta di piattaforma lancia missili derivata dall’Agena,sono del tutto “fictional”,quindi non ci aiutano.E’ probabile che tra i compiti principali del Blue gemini vi fosse la ricognizione,effettuata grazie a dispositivi fotografici sistemati nel modulo di servizio.La pellicola sarebbe stata poi recuperata tramite EVA (come nelle transEVA delle missioni lunari “J”).Altro obiettivo avrebbe potuto essere l’ispezione di satelliti Sovietici (sempre mediante EVA),e la loro eventuale neutralizzazione.E’probabile che le “Blue Gemini” sarebbero state armate con un lanciarazzi,o un cannoncino senza rinculo (come la stazione militare Sovietica Almaz).Ai militari sarebbe piaciuto molto far rientrare la Blue Gemini con il Paraglider.
Immagini…
Questa “unità di manovra”,studiata dall’USAF intorno al 1963-64,dimostra l’importanza delle attività extraveicolari nel programma Blue Gemini.Da notare che questo zaino a getto è stato costruito prima di quello usato dalla NASA nella missione Gemini-9.
Se non ricordo male si tratta della stessa unità MMU (Manned Maneuvering Unit) che era imbarcata a bordo della Gemini 9A, e che non fu possibile utilizzare nel corso della sfortunata EVA di Cernan.
E se non ricordo male un suo derivato era presente a bordo dello Skylab, sono sicuro che in questo caso il buon Spacewalker può esserci di conforto…
Questo è il prototipo su cui si basò l’unità di manovra del Gemini-9. L’USAF è stata la prima ad occuparsi di questo genere di apparati,evidentemente perchè dovevano essere utilizzati per abbordare satelliti nemici,ispezionarli,e se il caso sabotarli.
Purtroppo non ho ancora avuto modo di montarlo, superdettagliandolo, però io ho il modello in scala dello zaino a razzo in questione.
E’ un pezzo rarissimo, praticamente impossibile da reperire in giro.
Lo avevo acquistato anni fa in un mercatino ad un prezzo abbastanza alto ma vi assicuro che non me ne sono mai pentito.
Nei giorni prossimi farò qualche foto della scatola con i vari pezzi e ve la posto.
Giusto per solleticare la vostra curiiosità!
A proposito della Gemini Blue, devo aggiungere che:
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Spesso si fa confusione tra la Gemini Blue (in pratica una “normale” Gemini NASA acqusita dall’USAF con poche modifiche) e la Gemini-MOL (una Gemini riprogettata per il programma MOL e sotto specifiche dirette dall’USAF).
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Come scrive Carmelo la missione primaria della Gemini Blue era l’ispezione (eseguita tramite EVA) di satelliti potenzialmente ostili ed eventualmente la loro neutralizzazione (non è chiaro come però).
Pertanto l’affascinante sistema d’arma missilistico disegnato da Dan Roam è da intendersi puramente di fantasia, visto che non ne ho trovato alcun riscontro nella documentazione finora consultata. -
Questa è solo un’ipotesi: visto che il Titan II era impiegato anche come ICBM ed in questo ruolo lanciato direttamente (a caldo) da un silos sotteraneo, cosa avrebbe impedito all’USAF di lanciare in orbita in missioni “covert” e di emergenza un Gemini Blue direttamente da uno dei suoi silos presso la base di Vandemberg??
Praticamente uno “scramble” (decollo di allarme ad alta velocità, per dirla con il gergo dei piloti da caccia) in cui razzo e capsula (magari a rotazione) erano tenuti cosntantemente in stato di pre-lancio magari insieme a due equipaggi (primario e back-up).
L’idea stesse è fighissima, data anche dal design del muso della Gemini, fa molto Aquila di Spazio 1999 o la capsula Icarus del Pianeta Delle Scimmie! Fa molto telefilm tipo UFO - SHADO per dirla tutta: ve l’immaginate? Decollo su scramble di due piloti con tute argentate, scivolo che arriva al cockpit, e decollo in pochi minuti da un silos sotteraneo!! Ci si potrebbe fare un film di retrofantascenza!!
Conosci questo?
Strepitoso!!! Grazie Carmelo!!
uno di Blue missione Gemini è stato qualcosa di simile-
Un Uomo Gemini mappatura della superficie terrestre
Minime latitudine terrestre superficie fotografia con un uomo per 7 giorni la missione
di “destra” sede è sostituito da un sistema di telecamere no Pressione
l equipaggio è comparment Sealed dalla fotocamera
McDonnell ha riutilizzato l idea per la Advance Gemini Missioni
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=4961.0
su Deep fredda Page armate OSP (Orbital Fornitura Platform). è un falso
ma renderebbe significativo
dopo Scott Lowther informazioni in rivista ARP
USAF di utilizzare una bacchetta Gemini estendeva su transstage
servis modul con packt Rockets in modo aperto le porte nello spazio
one of Blue Gemini mission was something like this
-One-Man Gemini-Earth Surface Mapping
Low latitude earth surface photography with one Man for 7 day mission
the “right hand” Seat is replace by A unpressurized camera system
the Crew comparment is Sealed from camera
McDonnell has reused the idea für the Advance Gemini Missions
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=4961.0
on Deep Cold Page
the armed OSP (Orbital Supply Platform). is a fake
but it would make sens
after Scott Lowther info in magazine ARP
USAF wandet to use a Gemini on stretched transstage
the servis Module packt with Rockets in doors how open into space
Dear Michel,
many thanks for your precious (as usual) contribution.
Caro Michel.
mille grazie per il tuo prezioso contributo (come sempre del resto).
Very, very, good!
Thank you!
Veramente interessante!