Penso conosciate tutti Paolo Attivissimo, non ha bisogno di presentazioni, ultimamente si è divertito a confermare o smentire qualche storia a tema spaziale (alcune le avevamo discusse anche qui), vi consiglio di leggerle… anche se sapete come vanno a finire… personalmente non conoscevo quella di playboy…
Quando Playboy sbarcò sulla Luna:
http://attivissimo.blogspot.com/2007/01/antibufala-donne-nude-sulla-luna.html
La storia di Playboy la conoscevo, invece ignoravo che nella mitica frase di Conrad c’entrasse la Fallaci !
Dall’ALSJ di Apollo 12 (ed interviste successive):
115:22:16 Conrad: (As he lands) Whoopie! Man, that may have been a small one for Neil, but that’s a long one for me. (Pause)
Jones - “I understand that there was a bet on your saying that.”
Bean - “Who’d you bet?”
Conrad - “You know who I bet.”
Bean - “Nope. I forget.”
Conrad - “A reporter, who thought the government put words in our mouths.”
Bean - “Oh!”
Conrad - (Laughing) “I also had $500 riding on it, but I never got paid.”
Bean - (Laughing) “I didn’t know that! Is that right? I kind of remember it, a little. Oh, well.”
Jones - “Do you want that story as part of the record?”
Bean - “Put it in. It will be good for the myth. We’re trying to create a Conrad Myth. Big Bucks on this. Can’t have too many human interest things.”
Conrad - “I tell the story, but I don’t tell who I bet.”
[Actually, Pete does occasionally reveal that the reporter was Oriana Fallaci. A more detailed version of the story can be found in Andrew Chaikin’s “A Man on the Moon”.]
Le foto di Playboy furono messe dall’equipaggio di riserva: Scott, Worden e Irwin.
Tra Conrad e la Fallaci c’era una grande amicizia. Voci dicevano qualcosa anche di più. Ma la Fallaci rimase delusa da Pete perchè chiese all’stronauta un pezzo di Luna e lui al ritorno le fece toccare una paletta usata sulla luna ricoperta di polvere. Un regalo solo momentaneo perchè alla prima lavata di mani…
La storia è raccontata nel libro “Lettere ad un bambino mai nato”
Credo propio che Pete di più non potesse.P.S. su Ebay gira da anni una VHS chiamata “the real Apollo 12” o qualcosa del genere.Si tratterebbe di un filmato scherzoso,parodia della vera missione,girata dall’equipaggio di riserva formato da Scott,Worden e Irwin.
Si è vero. A suo tempo cercavo anche io su eBay quel VHS poi mi sono reso conto di averlo ma al momento non ricordo dove. Forse dico una sciocchezza ma non era sul DVD del libro Apollo 12 Apogee Books volume 2 ???
Devo controllare.
Trovato !!!. Si tratta di Apollo 12 “Gotcha” ed è sul DVD allegato al libro The Real Space Cowboys di Ed Buckbee e Wally Schirra (Apogee Books 2005). Si tratta di una sorta di missione Apollo 12 rivisitata in stile Le Comiche. Una parodia divertente dove la risata di Pete Conrad la fa da padrona. Girato dopo la missione fa vedere come Bean ha “distrutto” la telecamera ed altre mille chicche. Il libro l’ho comprato con le firme degli autori. Lo consiglio.
Nel libro “Se il sole muore” Fallaci descrive la sua amicizia con alcuni astronauti. Fallaci sapeva scrivere molto bene, poi resta da vedere quanto i suoi libri dicano il vero.Descrive, per esempio, la sua amicizia con Theodore Freeman a cui sembrava molto più legata che a Pete Conrad ed è toccante quando descrive l’incidente con il T-38 in cui perse la vita Freeman e l’apparente freddezza con cui Conrad esamina i resti dell’aereo sul luogo dell’impatto.
In “Lettera ad un bambino mai nato” Fallaci fa riferimento a Pete Conrad ( mi sembra di ricordare senza citarlo esplicitamente) per spiegare all’ipotetico bambino di guardarsi da persone che, una volta famose, poi ti girano le spalle …
Chissà cosa successe realmente.
Oriana chiese a Pete “un pezzo di Luna”. Al rientro sulla Terra di Conrad, la Fallaci andò a casa sua per avere il regalo. L’astronauta aprì un armadio ed estrasse una paletta per la raccolta dei campioni e la porse alla scrittrice. Lei prese in mano il raccoglitore e si accorse che era ancora sporco di polvere lunare. Lei chiese dove fosse il suo regalo e lui riprendendosi l’attrezzo disse “cell’hai sulle mani”. Si trattava di polvere, solo di polvere. Un po’ appiccicosa ma solo polvere. Lei rimase male perchè sapeva che bastava lavarsi le mani per far sparire quel regalo che tanto desiderava… ecc. ecc. Da qui la delusione, quasi un tradimento
Si trova sul libro “lettere ad un bambino mai nato” e sono andato un po’ a memoria ma la storia è questa.
Si, ricordo anch’io quella parte. Purtroppo il libro giaace in qualche scatolone da trasloco e non mi ci metto proprio ad andare a cercarlo.
Quello che mi sembra implausibile da quando lessi quel libro - poi magari mi sbaglio ed invece è proprio così -di quel racconto di Fallaci è proprio il fatto che un astronauta potesse portarsi a casa un attrezzo utilizzato sulla luna addirittura ancora con tracce di polvere lunare su di esso e tenerlo nell’armadio …