Calipso, il satellite che spia gli aerosol
I dati utili per raffinare le previsioni climatologiche
È entrato in funzione il satellite Calipso, nato da una coillaborazione fra la NASA e l’ente spaziale francese e destinato a monitorare la distribuzione del particolato nell’atmosfera del globo e di rilevare i suoi effetti sulla riflessione della luce solare, con particolare attenzione all’influenza esercitata sulle dinamiche del clima. Nelle simulazioni in genere si considerano le percentuali di cielo coperto da nuvole, che sono già abbastanza precise grazie alle rilevazioni da satellite. Tuttavia, come fa notare uno dei responsabili della ricerca, Robert Charlson dell’Università di Washington, questa è in realtà un’approssimazione grossolana. Molte aree sono interessate da pulviscolo e aerosol provenienti da incendi, eruzioni vulcaniche, tempeste di sabbia, fumi di combustione che conferiscono a vaste aree un potere di riflessione intermedio fra quello delle nubi e della terra (o mare) in presenza di un cielo sgombro. Il satellite Calipso (il cui nome è l’acronimo di Cloud-Aerosol Lidar and Infrared Pathfinder Satellite Observation) porrà appunto fine a questa fonte di incertezza. Calipso è il quarto di una serie di satelliti (Aqua, CloudSat, CALIPSO, PARASOL, Aura) destinati, nel quadro del progetto “A-train Constellation”, a chiarire i meccanismi che collegano le condizioni e la fisica dell’atmosfera ai cambiamenti climatici.
da Le Scienze.it
