"Canone tv anche per i computer"

Da “La Repubblica”:

Anche chi ha solo il pc deve pagare. Esplode la protesta
Il Garante del contribuente: toni minatori nelle lettere di sollecito
“Canone tv anche per i computer”
consumatori in rivolta contro la Rai
di FEDERICA CRAVERO

"Canone tv anche per i computer"consumatori in rivolta contro la Rai
TORINO - Una pioggia di ricorsi contro il pagamento del canone Rai sta arrivando a Torino, nella sede piemontese del Garante per il contribuente. Meno di 200 segnalazioni due anni fa, quasi 600 l’anno scorso e il numero pare destinato ad aumentare. Sono le proteste di cittadini che pur avendo disdetto l’abbonamento alla televisione o pur non avendo un apparecchio televisivo, vengono rintracciati dal Sat, il Servizio abbonamenti televisivi che ha sede a Torino, e ricevono una lettera in cui li si invita, con toni severi, a regolarizzare la loro posizione e a pagare.

“Non si capisce con quale criterio il Sat invii queste lettere - afferma Silvio Pieri, il presidente dell’ufficio del Garante del contribuente del Piemonte, competente per territorio - ma è sicuro che hanno dei toni decisamente minatori. Si paventano blocchi amministrativi delle auto o pignoramenti senza che la legge lo preveda. Per questo stiamo valutando la possibilità di presentare un esposto in procura per abuso d’ufficio”.

Molti pagano, ma sono sempre più numerosi coloro che si rivolgono al Garante, magari attraverso associazioni di consumatori. Come il Comitato per una libera informazione radio televisiva, attivo soprattutto nel Nordest, e l’Aduc di Firenze, che da anni si batte per l’abolizione del canone.

La questione, in effetti, è di dubbia interpretazione e soprattutto è regolamentata da un regio decreto del 1938, quando addirittura c’era soltanto la radio, che poco si adatta alle evoluzioni della tecnologia che da allora ci sono state. Secondo la norma deve pagare chiunque detenga un “apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni” e questo significa che anche un computer con una scheda tv, ma paradossalmente anche un videofonino, possono essere adattati per ricevere programmi tv. E infatti nelle lettere che la Rai invia nelle case si precisa “compresi personal computer, decoder digitali e altri apparati multimediali”. Definizione altrettanto vaga: avere un pc senza scheda tv significa lo stesso avere un televisore?

“Un tempo chi comprava un televisore veniva registrato con nome e indirizzo, mentre adesso questo non si fa più e in effetti l’evasione è aumentata moltissimo - sostiene Silvio Pieri - Ma non si può rispondere all’illegalità con altra illegalità. A norma di legge per rescindere un contratto tv basta mandare una raccomandata, ma il Sat poi continua a tempestare di lettere chiedendo la compilazione di moduli. Inoltre quando si chiude un abbonamento si paga ancora una tassa di suggellamento che sarà pure di pochi euro, ma non c’è più nessuno che venga a impacchettare il televisore che non si usa più”.

Ragioni invocate da più parti per l’abolizione del canone. “Credo sia opportuna una modifica della legge - conclude il Garante del Piemonte - una proposta potrebbe essere quella di una tassa sull’acquisto di un televisore in cambio dell’abolizione del canone. In effetti l’origine stessa del canone viene meno, visto che un tempo doveva servire per garantire il servizio pubblico anche nelle zone in cui non rendeva trasmettere, mentre ora con il satellite si arriva ovunque senza problemi”.

(24 febbraio 2008)

Ecco il link: http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/cronaca/canone-rai-pc/canone-rai-pc/canone-rai-pc.html

Io non ho parole…

Sono ormai alla frutta…

Inoltre credo che con il satellite ed internet la rai, ma anche mediaset etc siano diventate anacronistiche, fuori dal periodo storico che viviamo, a meno che non si voglia fermare il futuro che non si ferma mai in realtà e prima o poi travolge chi vuole bloccarlo. Mi sono fermato a riflettere su molti fenomeni che esistono in rete, prendete il nostro astronauticast, dove potremmo trovare un programma che parla, col nostro livello di approfondimento, delle nostre tematiche preferite? Qualche esempio c’è, soprattutto in radio ma il limite di questo mezzo è che se non si segue di tanti programmi non si sa neanche l’esistenza mntre con internet possiamo trovarlo e scaricarlo, inoltre noi siamo o potremmo essere gli stessi autori di una o più puntate, quindi non più soggetti passivi che sono quasi costretti ad ingurgitare stupidagini ma soggetti attivi e prepositivi. Per quanto ancora avremo bisogno di rai mediaset etc?

Forse converrebbe votare per chi di sicuro non metterà le mani in tasca agli Italiani e non per quelli che dicono che il “problema non sono le troppe tasse,ma la felicità” :rofl: Anche perchè sapete che fine fanno i nostri soldi? ecco un esempio: “Querelle divise Finanza/Forestali, il Consiglio di Stato decide: si cambiano 64.000 uniformi per non cambiarne 8.000” :angry: :incazzato: http://hurricane_53.ilcannocchiale.it/post/1546700.html

Sulla storia delle divise mi pare un po’ montata e romanzata… perchè io la sapevo in modo diverso (o forse solo riportata in maniera più professionale e meno populista e demagogica):
http://www.dedalonews.it/it/index.php/01/2008/la-guardia-di-finanza-cambia-look/

Solo un bell’esempio di come NON fare informazione…

:offtopicplus: Sono due modi di fare informazione: in questo periodo di antipolitica molti cercano di informare sempre con la grancassa, evidenziando sempre l’aspetto intrallazzone/costoso/sprecone di ogni comparto pubblico, non evidenziando le eccellenze. E’ anche vero che la gran parte della gente non conosce molti sprechi che effettivamente ci sono, ergo molte volte è necessario picchiare duro affinchè entrambi gli schieramenti si accorgano di ridurre gli organici della politica. Altri fanno un’informazione più cauta, ma a volte sembra che siano taciti consapevoli del mantenimento dello status quo. Non saprei scegliere tra i diversi modelli di informazione che presentate. L’importante è che i temi trattati siano seri, non il classico gossip casereccio. Per inciso il canone RAI sarebbe da abolire totalmente, perchè se rai e mediaset sono anacronistiche, solo la RAI la paghiamo con le tasse…

Il mio voleva essere semplicemente uno spunto di riflessione sul fatto che, a mio personalissimo giudizio, la libertà del web sembra essere a rischio.

Personalmente credo che senza entrare nel merito politico, il canone RAI sia una delle tasse più ingiuste del nostro Paese.
La RAI, a mio umile e personale parere, offre troppo spesso una programmazione di qualità generalmente pessima, e INFARCITA di spot non meno lunghi e numerosi della tv commerciale, alla quale servono per esistere. Quindi la TV di stato ha due entrate, per mantenere tre reti spesso in concorrenza tra loro, nelle quali sistemare amici e parenti politici di ogni risma, colore e schieramento.
Sono felice di vedere poco la TV generalista, pago volentieri 30 erotti euro al mese di abbonamento a Sky che quanto meno mi offre tantissima scelta, e poi personalmente mi faccio il mio palinsesto personale sulle vie del mulo e tramite i podcast audio e video.
Pagherei volentieri i 100 euro di canone per UNA sola rete RAI, senza alcuna pubblicità, e che credo che potrebbe anche rinunciare a quei presentatori - ospiti - reality che ci costano milioni di euro.

A mio parere non è una questione di numero delle reti RAI. Una rete si può gestire anche con sole 30 persone, se ad esempio una rete rai diventasse sede di documentari scientifici/reportage/voyager/piero angela vari… (ok sto sognando, scusatemi :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:)

Mi chiedo se il canone TV esiste anche all’estero (almeno in altri paesi europei) o no e se no, è sempre stato così, oppure una volta c’erano degli altri paesi che avevano il canone e poi lo hanno abolito e come lo hanno abolito (sostituito con altre forme di pagamento o abolito semplicemente)?

“Comunque l’operazione non dovrebbe comportare costi eccessivi”. La notizia mi pare esattamente quella .La parte rassicurante,non demagogica e non populista si limita al "non dovrebbe comportare costi eccessivi ".“Non dovrebbe”,vedremo.Vedremo anche se il nuovo tessuto “ognitempo” destinato ad essere impiegato sia in estate che in inverno funzionerà,o se piuttosto come già temono molti finanzieri non farà gelare in inverno e squagliare in estate.In questo caso niente paura,coi soldi del contribuente si pagheranno nuove divise invernali ed estive,e le “ognitempo” potremo sempre regalarle agli afgani. Sarebbe stato più prudente compiere l’esperimento sugli 8000 forestali anzichè sui 70.000 finanzieri,ma forse la cosa poteva sembrare populista e demagogica.Ad ogni modo nessun qualunquismo,nessun “magna magna,sono tutti uguali”.Non sono tutti uguali,ed io voterò per chi tassa di meno.

In Inghilterra si paga il canone per la BBC e credo che sia 4 o 5 volte più caro di quello della Rai anche se non so quanto , negli altri paesi non lo so .

O chi promette di tassare di meno!

Bisogna stare attenti sulle promesse, perché è facile promettere ma poi a mantenere.

Vi racconto una storia, un po’ triste, che è capitata proprio a me!

Nel ottobre del 2003, purtroppo, è morto il mio caro papà. Fatto il funerale, fatte le pratiche di successione scopro che ho un bel po’ di tasse di “successione” da pagare. Meravigliato perché il governo allora in carica (guidato da un famoso politico lombardo che non vede l’ora di ritornare al governo) aveva tolto le tasse di successione, chiedo alla mia commercialista che ha curato le pratica di successione come fosse possibile un simile salasso, visto che avevano detto che le tasse erano state tolte, al che lei mi ha fatto capire che non le avevano veramente tolte ma le avevano solo cambiato di nome!

Scusate per l’ :offtopicplus: ma ho ritenuto che questa mia storia, vissuta in prima persona, fosse particolarmente istruttiva!

La legge dice o recita:
http://www.associttadini.org/canonerai/disciplina.html
Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto.
La presenza di un impianto aereo atto alla captazione o trasmissione di onde elettriche o di un dispositivo idoneo a sostituire l’impianto aereo, ovvero di linee interne per il funzionamento di apparecchi radioelettrici, fa presumere la detenzione o l’utenza di un apparecchio radioricevente.
#-o ](*,)
Inoltre ho letto:
http://www.associttadini.org/canonerai/
Il c.d “Canone RAI” ovvero il tributo che è dovuto allo Stato per la proprietà dell’apparecchio televisivo è dovuto anche se siete proprietari di un televisore non funzionante, che magari avete anche messo in cantina, ma non avete scritto all’Agenzia delle Entrate di farlo suggellare. :scream: :scream: :scream:

Vi immaginate le aziende che nei propri uffici hanno decine di computer? :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

Una domanda: dato che nella legge non esiste restrizione sul mezzo fisico di trasporto, un proprietario di computer che si guarda i programmi RAI via Internet, e’ tenuto al versamento del Canone? E dato che nella legge non e’ evidenziata alcuna restrizione al territorio nazionale, sono tenuto a pagarlo anche io?

Paolo

Anche se non li guarda (o ascolta: anche la radio fa testo), solo per il fatto che possiede l’apparecchio… anche non funzionante!
Il problema è che è stata trasformata in una tassa sul possesso di “apparecchi atti od adattabili alla ricezione” quindi dal cellulare al PC alla radiosveglia fino al televisore rotto (aggiustandolo diventa “adattabile”) hanno compreso tutto.
E’ per quello che chiedono il canone indiscriminatamente a tutti: chi non ha almeno una radiolina in casa? La legge è volutamente generica per non dare scappatoie. Nessuno può dire “io non guardo la Rai.” perchè è una tassa sul possesso, non sull’uso!
E se un domani la GdF decidesse di chiudere la questione a suon di perquisizioni, lo dovremo pagare tutti…

Pobabilmente no perchè non sei più cittadino italiano… o sì?
E comunque le leggi italiane non si applicano all’estero, inteso come extracomunità europea.

Caro è caro, ma non arriva a 4 volte :smiley:
Il costo ad oggi è di 135 sterline per una TV a colori…

Si, ma la BBC e’ senza pubblicità.

Io sul garage ho una antenna direttiva per le UHF.
Perche’ questo farebbe “presumere” il mio possesso di una tv?

La radio è sufficiente.
Il canone è dovuto anche per quella…
Per il legislatore tu “potresti se volessi” ricevere trasmissioni.
Punto.
Non si specifica più “della Rai”!

Un quiz per i giovani: sapete cosa era la “tassa per sede di utente radiotelegrafico”?

Paolo Amoroso