Canzoni.. "spaziali"

Un successo pop di qualche anno fa:

“Spaceman” dei Babylon Zoo. :stuck_out_tongue_winking_eye:

Vedrò di procurarmene una copia :wink:

Altro artista molto interessante: Gerald Jay Markoe
Consiglio il suo album che racchiude un pò tutta la sua produzione: “Best of the Pleiades”

1 Pleiades (3:59)
2 Melody of Angels (4:12)
3 Pleiadian Harp (2:24)
4 Sacred Ceremony (2:39)
5 Call of the Pleiades (3:29)
6 Two Moons Rising (2:23)
7 Journey Through the Stars (3:42)
8 Dancing With the Angels (4:21)
9 Twilight in the Magic Forest (2:16)
10 Stars on a Clear Night (2:59)
11 Dance of Universal Love (3:58)
12 Bells of Light (2:06)
13 Call of the Seven Stars (6:39)
14 Sacred Ceremony in the Cave of Wind Chimes (5:59)
15 Celestial Vistiation (9:35)
16 New Vision of Time (2:31)
17 Melody of the Pleiades (3:19)
18 Journey to the Seven Stars

Anche se è di difficile ascolto, nel senso che essendo una proposta molto “cervellotica” necessita un certo numero di ascolti prima di essere “capita”, secondo me è un disco incredibile, e non solo per la tecnica strumentale superlativa ma anche e sopratutto per le atmosfere varie e particolari che sviluppa.

Non lo avrei scelto come produttore del mio disco se non lo avessi considerato “spaziale”.

Accidentaccio, ma che ignorante musicale sono…
Ne conoscessi più di un paio… :frowning:

dal “genio” poliedrico di Giovanni Minoli aggiungerei anche quel gran capolavoro della colonna sonora della puntata sull’ Apollo 11 de “La storia siamo noi”
(story-nostory-images-music By G.Minoli)

Ne ho un’altra: “Might as well be on Mars” di Alice Cooper (non è una donna è un noto “metallaro” molto attivo negli anni '80).

Brian Eno
Apollo - Atmospheres & Soundtracks
(niente a che vedere con Minoli)

caro archipeppe, alice cooper l’avevo già detto io… :smiley:/

aggiungerei (anche se sono lievemente OT) che il filone spaziale è seguito anche in parecchie copertine, anche se magari le canzoni non sono proprio ‘spaziali’ in senso stretto… penso alla chitarra volante dei boston (qualsiasi album!), alle copertine immaginifiche degli stratovarius (twilight time), alle sperimentazioni dei journey (escape), al robottone dei linkin’park (reanimation)… ne metto un po’ qui sotto (se ci riesco, visto che non l’ho mai fattoì). tanto per buttare altra carne al fuoco.

Eehh con questo discorso delle copertine si apre un intero nuovo capitolo riguardo il link tra Spazio e discografia, vorrei ricordare le strasferiche copertine degli ELO (Electric Light Orchestra).

“Tango In Space” degli Space

“Nebulous Down” dei Tangerine Dream

un concerto dei Tangerine Dream

Buttiamo lì anche tutta la discografia dei mitici Rokets??? :kissing_heart: :smiley:

Mi hai tolto la parola di bocca … [-X

Ok, eccovi l’album mitico dei Rockets:
“Galaxy”

  • Galactica (G.L’Her/A.Maratrat)
  • Mecanic bionic (G.L’Her/A.Groetzinger)
  • Synthetic man (G.L’Her/A.Maratrat)
  • One more mission (G.L’Her)
  • Universal band (G.L’Her/A.Maratrat)
  • Prophecy (A.Maratrat)
  • In the black hole (G.L’Her)
  • In the galaxy (G.L’Her/A.Maratrat)
  • Medley (G.L’Her/A.Maratrat)

Uno degli album di Serrie che preferisco:

“Planetary Chronicles Vol. 2”

  1. First Night Out
  2. Vista Range
  3. Aftervisions
  4. Continuum
  5. On A Frontier Of Fables

Allora un pò di Disco Music:

Dee Dee Jackson: “Meteor Man”, “Galaxy of Love”, “Red Flight”, “Automatic Lover”, “Venus”, “Galaxy Police”, “Cosmic Curves”, “Falling into Space”.

Come non ricordare anche Sheila B. & Devotion con il brano “Spacer” (accompagnato da un video davvero fantasmagorico).
Gli anni '70 erano davvero “impregnati” di cultura fantascientifica, dagli abiti agli arredamenti, dalla grafica alla musica.

Megatron Men?
Dove li lasciamo con il loro Lift Off?

i kiss, nel loro periodo mascherato, interpretavano alcuni personaggi. ace frehley - lo storico chitarrista - era ‘space ace’ (da noi conosciuto come ‘l’uomo delle stelle’), e il suo trucco di scena prevedeva una grossa stella disegnata sul volto. era evidentemente influenzato dalle tematiche spaziali, visto che uscito dai kiss fondò un suo gruppo - i frehley’s comet!