In parallelo con l’autocostruzione della capsula Zarya, ho ben deciso di iniziare ad assemblare anche questo stupendo modello, prodotto dalla REAL SPACE MODELS.
Come sempre, tipica caratteristica di questa ditta, il modello è completamente in resina con fotoincisioni per il super dettaglio.In realtà in fotoincisioni ci sono solo le quattro ali di pannelli solari .
Così a prima vista si potrebbe ben definire un capolavoro del modellismo perà², guardandolo con pi๠attenzione e provando ad assemblare i pezzi a secco, si nota che ci sono delle piccole imprecisioni. Così provando a secco si vede subito che il tronco di cono, della zona motori, risulta leggermente pi๠largo rispetto al resto della capsula; Per spiegarmi meglio: in realtà la parte superiore di questo pezzo dovrebbe avere lo stesso diametro del corpo della capsula e invece non è cosi.Per rimediare a tale “difetto” bisognerà lavorare con la carta vetrata fino a ridimensionare le parti interessate. Un lavoro da poco che comunque, visto il costo del modello, non avrebbe dovuto esserci.Comunque sia , sono difetti “lievi” che con poco lavoro verranno risolti.
Nell’ultima foto che vi ho postato, si vede segnato di nero, la differernza che esiste tra il corpo centrale e il pezzo in questione.
Occhio che sto completando un set di disegni dedicati alla SZ 5…
E’ sempre buono aver a disposizione più materiale possibile e i tuoi disegni sono sempre ben accetti. Mi auguro vivamente che i tuoi disegni siano anche precisi in merito ai colori della capsula dato che, i colori indicati sulle istruzioni , mi sembrano poco attendibili. Qualcuno saprebbe indicarmi un sito dove si possano visionare delle foto relative a questa capsula?
Non sono foto però sul sito di Ivan Safronov trovi due documentari su quella missione, uno in cinese e uno in inglese in cui ci sono molte immagini video di quella capsula, magari ti possono essere utili.
Ogni aiuto è sempre ben accetto, grazie!
Proseguo con alcune foto riguardanti i pezzi principali che costituiscono il modello. Da queste foto si puಠmeglio vedere la finezza dei particolari.
segue.
Bravo Topopesto! Potresti farne una ventina in serie per poi farle bandire all’asta di Astronauticon III
Comprare una ventina di queste capsule, visto il costo molto eminente, comporterebbe una spesa non indifferente.
A giudicare dalle foto che ho consultato (come sempre del resto) per realizzare i miei disegni, il modello mi sembra sostanzialmente corretto.
Beh si, la mia iperbole stava a chiedere se tu avessi portato all’astronauticon qualche “doppione” di modello da te eseguito
Non ho doppioni, i miei sono tutti pezzi unici! /
Anche i lavori con questa capsula procedono bene.
Prima di proseguire con l’unione dei due elementi che compongono il grosso della capsula, facendo uso di una fresa grossa, ho creato un incavo nel pezzo che compone la capsula di rientro e il modulo propulsivo.
Tale scelta è stata fatta per alleggerire il tutto, date le dimensioni molto abbondanti,ma sopratutto per non rischiare il collasso di qualche ripiano della vetrinetta, poi in secondo , per creare la sede per una “capsula temporale”.
La fase seguente è stata quella di creare una sede , sia nel modulo orbitale, sia nella capsula di rientro, per l’innesto di un perno in ottone come rinforzo nell’unione dei due pezzi. Si è poi proceduto con l’incollaggio facendo uso di un collante cianoacrilico.
Non essendo perfetta l’unione dei due pezzi, a causa di qualche imperfezzione minima, ho dovuto far uso dello stucco normale per raccordare il tutto.
Nelle foto allegate si può vedere il lavoro fatto e la sede per la “capsula temporale”.
foto.
Devo dire che il dettaglio di questo modello è veramente notevole.Ne farai un capolavoro,sei il “Re della resina”
Avrai lavorato con il casco spaziale,per togliere tutto quel materiale…
Buon proseguimento!
Nicola
In effetti, l’asportazione di quella parte del materiale, ha provocato una specie di “nevicata” composta da polvere di resina. Era comunque necessaria per le mie necessità.
Come si puಠben vedere da una delle foto iniziali, la zona inferiore del modulo propulsivo presentava delle imperfezioni; ho così provveduto ad eliminarle facendo uso di una saponetta abrasiva. Rimosso il surplus ho provveduto ad incollare il pezzo in sede.
Con la lavorazione effettuata sono purtroppo andati persi i particolari che riproducevano le coperte termiche presenti in questa zona. Per riprodurle ho utilizzato la stessa tecnica , già utilizzta sulla capsula Progress, ma questa volta in modo diverso.
Ho così preso la solita “carta velina” e facendo uso del Bostik , ho ricoperto tutta la zona interessta. A differenza della Progress, questa capsula non necessita di una corrugazione molto accentuata, ho cosi provveduto a distendere il tutto facendo uso di un bastoncino cotonato e prestando attenzione a non rovinare la carta. Con questo sistema ho così ricreato il rivestimento termico facendo, allo stesso tempo, sparire le linee di congiunzione dei due elementi , senza far uso di stucchi vari da carteggiare.
La fase successiva dei lavori è stata quella di intridere la carta con varie passate di stucco liquido, questo per dare rigidità alla carta e preparare un fondo per l’applicazione del colore.
Nelle foto qui postate si puಠvedere il lavoro di rettifica effettuato.
La prima foto postata è il completamento della serie di viste precedenti. Ora, le foto postate, mostrano il lavoro fatto con l’utilizzo della carta per riprodurre al meglio il rivestimento termico.
L’ultima serie di foto mostra la stuccatura effettuata sulla zona appena lavorata.
Ripresi “leggermente” i lavori ho provveduto, facendo uso dello stucco liquido MISTER SURFACER 1000, a riempire le fessure presenti tra alcuni elementi del modello e il corpo centrale della capsula.
dato che le parti da riempire erano molto profonde e non era possibile colmarle in altro modo, ho provveduto a fare varie passate di stucco e accertarmi che il suddetto colasse bene nelle varie fessure; a lavoro ultimato, ho provveduto a fare una passata anche esternamente per pareggiare il tutto con la parte esterna.