Secondo il ‘pusher’ di Mauro si tratterebbe appunto di una specie di P4, costruito in non molti esemplari ma, attenzione… NON ad uso dei jet pilots bensì degli elicotteristi, che lo snobbarono non poco preferendo i nuovi caschi con visiera inserita (qui servivano gli occhialoni); sarebbe praticamente un prodotto ‘ibrido’, canto del cigno della Giusti (subito dopo fallita). Il fatto che sia da elicotterista ha fatto perdere a Mauro il suo entusiasmo…
Anche a me piacerebbe moltissimo avere un vecchio esemplare di Martin-Baker accanto al divano… ricordo che, nei primi anni '80, un G-91R del 2° Stormo di Treviso S.Angelo fu eretto come gate-guardian all’ingresso dell’aeroporto militare di Pescara.
Per alleggerire il Romeo (R3) furono asportati dalla cellula vari equipaggiamenti tra i quali il turboreattore, un Rolls-Royce (Bristol) Orpheus Mk 803.02, ed il seggiolino eiettabile, un Martin-Baker MK-W4, che furono temporaneamente esposti in uno shelter per alcuni mesi.
Dovrei provare a chiedere dove sarà custodito quel vecchio Martin-Baker…
…Ne uscirebbe fuori un velivolo rattoppato come quelli impiegati dalla “squadriglia avvoltoio” della famosa serie di cartoni animati di Dastardly & Muttley, ricordi ??
Stai scherzando??
Quando ero piccolo mi piacevano da morire!!!
Quelle assurde ed improbabili macchine volanti, l’astuto (e fortunato) piccione, Klink, Zilly ed il Generale, la cattiveria meschina di Dastardly e Muttley che sghignazzando dice “ssiiii medaglie-medaglie-medaglie!!”.
Puoi dirlo forte fratello!!
Il mio preferito, in assoluto, era Gundam seguito da tutto ciò che Go Nagai sfornava (e quanto!!) in quel periodo: Goldrake (il primo robot non si scorda mai…), Jeeg, Mazinga.
Ricordo, inoltre, quando tornavo da scuola e mi sdraiavo sul divano per vedere la TV sullo schermo di un vecchio Seleco da 28 pollici con cassa di legno (!!!)… mi sintonizzavo sui canali preferiti per vedere Chips, Happy Days o qualche altro telefilm, ma a volte, sui canali Rai, trasmettevano le fasi di rientro delle prime missioni Shuttle.
Ricordo che all’inizio del collegamento via satellite, dagli aerei chase (dei T-38 Talon) l’operatore che prendeva posto in tandem sul velivolo, inquadrava l’Orbiter dapprima come uno sfocato puntino bianco tremolante, poi, man mano che la navetta si approssimava sempre più verso il punto d’atterraggio, la sagoma diventava sempre più distinguibile fino al contatto con il suolo, scandito dal solito “three, two, one… touchdown”.
Già, nel prossimo futuro (se andrà bene) rivedremo al massimo un “secchio di bulloni” appeso a tre paracadute che finisce a mare.
Niente più scie di condensazione, aerofreni ed emozionanti touchdown sulla pista di Edwards…
A proposito del Vega, ho saputo che ci sono enormi problemi riguardo il software in quanto e’ stato praticamente “venduto” il progetto ai francesi che hanno messo pesantemente le mani su tutto. In pratica ora gli sviluppatori devono imparare il francese per continuare a lavorarci sopra.
Brutte notizie per chi vorrebbe rimanere autarchico…
Ricordo di aver cominciato a leggere circa il Vettore Europeo di Generazione Avanzata nella prima metà degli anni '90.
Ricordo, inoltre, che, sempre negli anni '90, erano state fissate le date di presumibili lanci, poi mai effettuati.
Ora siamo nel 2007 e ci sono problemi col software.
Quanto dovremo aspettare per veder volare il Vega ??
Ho ancora stampata in mente quella stupenda immagine del San Marco Scout mentre si innalza poderoso dal poligono di Salto di Quirra con i due pseudo-strapon boosters attaccati al corpo centrale del razzo… che bei ricordi.