Chariot: il futuro rover lunare

HOUSTON – I media sono invitati ad una passeggiata sulla Luna, o almeno, ad una sua buona approssimazione terrena.
Robots, rovers e pianificatori dello sbarco lunare provenienti dai centri NASA di tutti gli Stati Uniti, presso Moses Lake, Washington, il prossimo mese di Giugno, per svolgere una serie di tests sul campo basati sulle attività relative alle missioni nell’ambito del ritorno della NASA sulla Luna, che è previsto per il 2020. Il 10 Giugno ci sarà l’apertura ai rappresentanti dei media, che avranno la possibilità di osservare le dimostrazioni

I giornalisti interessati a partecipare devono contattare Grey Hautaluoma o Stephanie Schierholz presso il Quarier Generale della NASA, entro e non oltre il 6 Giugno. L’accesso al sito di prova è limitato, e richiede una lettera di incarico con le credenziali, su carta intestata.

Durante il giorno, i robots simuleranno l’esplorazione lunare, ricognizioni sul posto e la costruzione di un avamposto. Astronauti, ingegneri e scienziati indosseranno i prototipi delle tute spaziali, guideranno i prototipi dei rovers lunari e simuleranno i lavori scientifici. I reporters potranno osservare e fotografare queste attività e potranno intervistare gli ingegneri coinvolti nello sviluppo dei robots.

Gli uomini ed i robots dimostreranno la propria capacità di svolgere alcuni dei lavori che il Lunar Architecture Team e gli studi del Programma Constellation hanno individuato come possibili, in future esplorazioni lunari. Questi esperimenti potrebbero ispirare nuove aree di sviluppo oppure potrebbero aiutare gli ingegneri a fissare le complicazioni che potrebbero non essere evidenti in laboratori su piccola scala. Le funzionalità avanzate da dimostrare sono in corso di elaborazione da parte dell’Exploration Systems Mission Directorate’s Exporation Technology Development Program, con sede presso il Langley Research Center di Hampton, Virginia.

I centri della NASA che sono coinvolti in questa iniziativa includono il Langley Research Center di Hampton, Virginia, il Johnson Space Center di Houston, il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena California, l’Ames Research Center, Moffett Field, il Glenn Research Center di Cleveland ed il Kennedy Space Center, in Florida.
I tests sono in preparazione per un largo set di Esperimenti in programma entro la fine dell’anno, nell’ambito del progetto denominato Desert Research and Technology .

Fonte: NASA

Cosa darei per esserci anch’io…
Non è che potrebbe una lettera di presentazione di FA? :grin:

Niet.
Ci torniamo tutti insieme, con un bel tour versione 2.0, ma non ora.
Sono serio, appena si concretizzarà un lancio di Ares-1 o ancor meglio Ares-5 ci farei un serissimo pensiero.

Sarei dei vostri…

Io pure questa volta :wink:

:ok: Count me in!

La prossima volta farò di tutto per essere della compagnia!!!

Però stavolta aggiungiamo lo Smithsonian, vero Albyz ? :stuck_out_tongue_winking_eye:

Oooh Yeahh!! :wink:
Aspettiamo ancora un po’ però che il mio budget torni a sorridere e che il dollaro continui a perdere… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Se aspettiamo Ares V hai tempo di vedere il conto in banca che muore dal ridere… :wink:

Io aggiungerei pure il JSC ed il JPL…tanto per fare lo spantegone… :blush: :stuck_out_tongue_winking_eye:

Decisamente :stuck_out_tongue_winking_eye:

Se ci mettiamo di buzzo buono potrebbe saltar fuori l’affitto di un 747 per tutto il forum … :blush:

Visto il numero crescente di utenti del forum potrebbe anche succedere! :stuck_out_tongue_winking_eye:

Beh? che ne pensate? una bella differenza!!!
Ma come ci entrerà quel mezzo nell’ altair?
E poi, ha senso progettare e costruire questo dieci anni prima invece di pensare all’orion e all’altair (per non parlare dei vettori)?

foto nasa

Può darsi che sia pieghevole e una volta piegato le dimensioni si riducano parecchio!

Lo unisco visto che si tratta della presentazione annunciata

Come mai sono in piedi e non seduti ?? :thinking:
Per fare dei Km non mi sembra una bella soluzione… :fearful:

Molto bello ed interessante come concetto, mi auguro solo che i due astronauti siano concordi sulla direzione da prendere.
Effettivamente non capisco perchè si sia scelto di lasciare gli astronauti in piedi, quando sarebbe, senza alcun dubbio, stato meglio metterli seduti.

Da quella posizione possono avere piena padronanza della ‘strada’… Oltretutto credo che si sostengano bene a quell’impalcatura.

Salute e Latinum per tutti !