Dopo un’assenza pubblica di più di 2 mesi, settimana scorsa l’Amministratore NASA ha tenuto un discorso pubblico con anche la possibilità di qualche domanda.
L’evento si è tenuto al MSFC di Huntsville (AL) ed era aperto ai soli dipendenti NASA, senza la possibilità di partecipare ai rappresentanti dei media.
Riporto alcuni punti salienti di ciò che ha detto:
[i]“Dopo varie vicessitudini nel corso dell’anno ora abbiamo un Authorization Bill firmato in legge dal Presidente, quello che seguirà sarà l’Appropriations Bill, che noi tutti speriamo venga firmato il più presto possibile ma verosimilmente non credo che ciò avverrà prima della fine del mandato dell’attuale Congresso, comunque non è da escludere.
Ultimamente ho avuto la possibilità di parlare con ciascuno dei nuovi eletti sia Senatori che Onorevoli e mi sono rincuorato scoprendo che la NASA ha un supporto bypartisan, quindi sono cautamente ottimista sul fatto che il nuovo Congresso firmerà l’Appropriations Bill in legge.
Per ora e fino al 3 dicembre siamo in regime di Continuing Resolution, quindi ai livelli del 2010 e non è escluso che questo regime venga ulteriormente esteso fino al febbraio prossimo.”
“La cosa peggiore che potrebbe capitare sarebbe di ritornare ai livelli di budget del 2008, ma non sarebbe devastante. Certo non saremmo in grado di fare tutto quello che sappiamo essere in grado di fare e che ci siamo ripromessi.
Vorrei essere onesto con il Congresso, con il pubblico e con l’Amministrazione dicendo che comunque non ci metterò in una situazione non sostenibile promettendo di fare tutto pur sapendo di non averne la possibilità.”
“Riguardo all’esplorazione umana ed al rapporto HEFT vorrei dire che HEFT non è un programma, è uno studio che faciliterà il successo dell’esplorazione umana. Bisogna smetterla di leggere tra le righe per cercare di indovinare quale HLV verrà sviluppato, HEFT non riguarda solo l’HLV ma anche il crew vehicle, commercial crew, commercial cargo, exploration e robotics precursors.
HEFT è solo un’incubatrice dove vengono coltivate le idee, non è ne un programma ne un ufficio, non prende decisioni ma inoltra le informazioni a tutto il leadership team affinchè possa prendere le decisioni corrette.”
“Recentemente sono stato in Cina, insieme a Bill Gerstenmeyer e Peggy Whitson (Capo Ufficio Astronauti) ed abbiamo avuto l’opportunità di vedere tutto quello che abbiamo chiesto di vedere ed anche qualcosa in più.
A Pechino abbiamo visto dove producono i vettori Long March (CZ), dove avviene il trainig dei taikonauti, nel Deserto dei Gobi abbiamo visitato la base di lancio dove avvengono la maggior parte dei lanci, compresi quelli umani e militari.
Nonostante l’Esercito Popolare diriga tutto, c’è in loro il desiderio di poter collaborare con le altre nazioni spaziali, noi non siamo andati a fare proposte o contratti, siamo andati soprattutto per ascoltare quello che avevano da dirci e questa è stata la mia impressione.
Solo alla fine ho detto loro che se in futuro nascerà una collaborazione tra i nostri paesi, dovranno dimostrare di poter essere trasparenti sotto tutti i punti di vista.
L’ultima sera ho incontrato il responsabile del programma spaziale umano che è anche responsabile del programma anti-sat, un generale a tre stelle, che mi ha detto che cosi come la Cina non ha bisogno degli Stati Uniti, gli Stati Uniti non hanno bisogno della Cina, ma se si decidesse di lavorare insieme il potenziale sarebbe incredibile. Sarà un percorso difficile e ci vorranno degli anni, ma probabilmente un giorno ci arriveremo.”
“Riguardo allo Shuttle, oltre alle due rimanenti missioni, speriamo di poter ne compiere una terza in giugno che diventerebbe veramente necessaria nel caso i cargo di rifornimento previsti non riuscissero a compiere la loro missione. In questo malaugurato caso la soluzione potrebbe essere quella di far rientrare gli equipaggi sulla terra. Quindi STS-135 ci potrebbe dare l’opportunità di portare ulteriori rifornimenti e parti di ricambio alla stazione.”
“Riguardo al James Webb Space Telescope ho già detto più volte che abbiamo sbagliato, il JWST non aveva un Program Manager ed allora ho designato Rick Howard a questo incarico, inoltre Chris Scolese, che è l’Associate Administrator, compie controlli giornalieri al programma che è stato tolto dalla sezione astrophisics ed è finalmente un programma a sè stante.
Potevamo intuire che il JWST avrebbe accumulato vari ritardi ma non ne siamo stati in grado, ora grazie a questi cambiamenti monitoreremo meglio l’avanzamento dei lavori.
Sono determinato a portare a termine questo programma e la sua cancellazione, come suggerita da molti ultimamente, non è sicuramente un’opzione che ho in mente. I soldi che mancano verranno trovati all’interno della NASA, per ora non è mia intenzione andare di fronte al Congresso a chiedere ulteriori finanziamenti.”[/i]