ciao ragazzi!!!! sono tornata!!!

No no, che io sappia anche le navi Romulane sono definite Bird of Prey (nell’originale definizione inglese) poi tradotti (un po’ malamente) in italiano in “sparviero” per le navi Klingon e “falco” per quelle Romulane! In effetti entrambi sono uccelli predatori…
Poi magari mi sbaglio…

Ti assicuro che il “Bird of Prey” è il vascello Klingon, anche se Klingon e Romulani utilizzano la stessa tecnologia astronautica in quanto si sono spiati a vicenda. In effetti comunque è probabile che in originale il nome identificasse tutte e due i tipi.

Scusami, in quest’ultimo giorno prima della mia partenza per Montecatini sono un pò fuso.
Conosco alquanto l’universo di star trek, ma questo esempio in confronto alla totale correttezza del resto del tuo intervento si annichila come una reazione materia-antimateria :-P.

Capita a tutti di perdersi in qualche “Tubo di Jeffries” :smiley:/

Il ‘Bird of Prey’ è un classico incrociatore leggero Klingon, in uso da decenni.
La nave da battaglia Romulana che si vede nella Next generation è il ‘Warbird’.
La nave romulana che si vede nel vecchio episodio della TOS ‘Balance of terror’ era
ugualmente detta ‘bird of prey’, ma è completamente diversa dall’omonimo vascello Klingon.
Normale si ingenerino confusioni.
L’uso da parte dei Klingon del sistema d’occultamente risale, secondo la storiografia ‘Trek’,
ad una loro breve alleanza con i Romulani ai tempi di Kirk… questo spiega anche perché
i romulani, come si vede nell’episodio ‘The Enterprise incident’, utilizzassero incrociatori pesanti
Klingon classe D7…

 Salute e Latinum per tutti !

http://it.wikipedia.org/wiki/La_fisica_di_Star_Trek

:!:

La fisica di Star Trek
Titolo originale The Physics of Star Trek

Autore: Lawrence M. Krauss
EDIZIONE RECENSITA
Anno: 1996
Editore: Longanesi & C.
Edizione:
Traduzione: Libero Sosio
Collana: La lente di galileo
Pagine: 213
Progetto Letteratura

La fisica di Star Trek è un libro scritto dal fisico americano Lawrence M. Krauss. Nel libro l’autore analizza con dovizia di particolari e spiegazioni tecniche l’ipotetica tecnologia dell’universo di Star Trek e, basandosi sulle più moderne teorie nel campo della fisica, cerca di scoprire quali delle tecnologie della Flotta Stellare sono potenzialmente realizzabili o comunque ipotizzabili e quali invece sono solo frutto della fantasia degli sceneggiatori delle serie televisive.

L’autore, utilizzando tutta la documentazione ufficiale disponibile su Star Trek, analizza con dovizia di particolari tutte le tecnologie fondamentali di una nave stellare e ne sviscera il funzionamento con un linguaggio semplice e lineare. Nel libro si passa dalla descrizione del teletrasporto alla discussione di quale legge fisica possa permettere il funzionamento dei motori a curvatura (warp). Il libro si sofferma anche sugli errori commessi dalla produzione durante la realizzazione dei telefilm e spesso l’autore spiega i principi fisici che permettono o vietano il manifestarsi di un particolare fenomeno. Il libro è rivolto principalmente agli appassionati del genere che, incuriositi dalle puntate del serial televisivo, vogliono apprendere dove finisce la fisica e dove inizia la fantasia nell’universo di Star Trek.

Letto anni fa…
Ottimo libro!

E questo chiude la questione… :sunglasses:

Ciao Sabrina anche da parte mia . Dopo avere letto l’impressionante resoconto del viaggio-odissea della Tereschova e dato per sontato che la fantomatica Ludmilla dei lost Cosmonauts fosse solo un manichino femminile con dentro messo un registratore e qualche chilo di nastro preregistrato ( ottimo come zavorra ) avevo avuto una mezza idea di aprire un thresd sul pessimo rapporto tra le donne e le attività spaziali ( neanche una donna sulla Luna ! ) . Vedo con piacere che nel nostro forum ce ne sono aleno due .
Non potrò essere a Montacatini ma spero al più presto di incontrarvi tutte e due

In “incognito” dovrebbero essercene anche altre :wink:

Diciamo pure che dovrebbero esserci diverse “first lady”… :stuck_out_tongue_winking_eye: