Come funziona l'aerogel nello spazio???

Sto cercando informazioni sull’aerogel e mi è venuta una domanda alla quale non ho ancora trovato risposta.
Se l’aerogel è fatto del 98% di aria, nello spazio come fa a funzionare? Mi spiego meglio con un esempio: nella missione Stardust l’aerogel era confinato dentro delle celle che credo contenessero aerogel e gas. Ma una volta che una cella è stata colpita dalle particele il gas non dovrebbe fuoriuscire e l’aerogel collassare su se stesso?
Oppure quel 98% d’aria non è necessaria per mantenere la struttura dell’aerogel?
Se metto dell’aerogel a contatto diretto con lo spazio, come si comporta?

La domanda forse per alcuni è banale e le mie supposizioni sono sbagliate……
Grazie delle risposte!

alcune immagini da wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Stardust_Dust_Collector_with_aerogel.jpg
http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:StardustCometaryImpact.jpg

Non è proprio così, quando si dice che il 98% è aria, si intende che il 98% del volume occupato da aerogel è aria, ed essendo solido, nello spazio non cambia, invece di avere aria è formato per il 98% da spazi vuoti.
Per la sue caratteristiche fisiche non l’ho mai toccato ma dovrebbe essere certamente solido e con caratteristiche al tatto simili ad un normale oggetto, forse un po’ gommoso.
Le celle della Stardust erano semplicemente riempite con aerogel che era comunque solido ma non conteneva gas, era semplicemente aerogel nel vuoto, solido e compatto.

La percentuale di aria mi pare sia superiore, ma quello che viene inteso e’ che la parte di silicio e’ bassissima. Le celle sono tutte aperte e nello spazio l’aerogel e’ 98-99% vuoto.
Se non fosse cosi’ al momento del decollo l’aerogel esploderebbe. L’aria all’interno dell’aerogel avrebbe una pressione sufficente per vincere la resistenza opposta dalla struttura dell’aerogel. E’ parecchio fragile, se lo tieni in mano si disfa quasi come una palla di neve.

Paolo

La sensazione al tatto è veramente strana,in quanto non si riesce a capire se effettivamente si ha qualcosa in mano e anche dosare la forza con cui prenderlo non è proprio banale perchè appunto se non sistringe cade ma se si stringe troppo si rompe! guardare un cilindretto di aerogel sembra come guardare un vapore azzurrino (almeno quello che ho maneggiato io,ma dovrebbe essere così per tutti) ma in realtà il colore non è distribuito uniformemente e probabilmente se le condizioni di illuminazione cambiano cambia anche il colore.Le caratteristiche meccaniche non sono certamente eccezionali (infatti a quanto ne sono è utilizzato per lo più per isolamento termico) ,io per fortuna sono stato bravo e l’ho “maneggiato” senza distruggerlo ma altri dopo di me lo hanno letteralmente fatto a pezzi,infatti tanti esercitavano, per prenderlo, una compressione sull’asse del cilindro maggiore del dovuto al che il campione “esplodeva”…non è rimasto molto del campione alla fine…

Ovviamente dipende sempre da come le tensioni sono distribuite sulla struttura (forma geometrica dell’aerogel,dove le forze sono distribuite etc…),infatti prendendo questa immagine da wikipedia,si può vedere come un mattone di 2,5 kg possa essere appoggiato su un “mattoncino” di aerogel di 2 grammi.

Grazie a tutti delle risposte, ora mi è tutto molto più chiaro.

Visto che ho trovato tutti questi esperti vi faccio un’altra domanda: ho sentito di un idea di costruire un satellite “spazzino” che una volta in orbita si “gonfiasse” (non so bene come) e con un cuscino di aerogel raccogliesse i detriti spaziali.
In questo modo non ci sarebbe il pericolo di rompere i detriti creandone di nuovi più piccoli. Ne avete mai sentito parlare? Vi sembra un’idea possibile? #-o

Mai sentito :smiley:

Me ne ha parlato il mio professore strumentazione spaziale, dicendo che l’idea era di un giapponese che non è mai stata realizzata per il costo e il problema di raccogliere solo i detriti e non anche satelliti utili…
La cosa che mi lascia più perplesso è il fatto che la struttura si dovesse gonfiare… :kissing_heart: :kissing_heart: :kissing_heart:
Ma anche se la struttura non si gonfiasse, uno strato di aerogel potrebbe funzionare?

Qualcosa mi sembra di ricordare,ma nulla di preciso.Da un certo punto di vista come con Stardust si sono imprigionati granelli di polvere cosmica,si potrebbe fare così per microdetriti ma mi sembra una soluzione poco efficace.