Qualcuno sa come viene scelta la mansione di pilota per il t-38 durante i voli per i vari spostamenti degli astronauti??
Oggi ho visto arrivare l’equipaggio di sts-134, e mi chiedevo come venivano scelti.
E’ vero che molto spesso gli astronauti vengono dal mondo dell’aviazione, ma anche per gli ingegneri un conto è avere il brevetto per pilota privato un conto per un t-38.
Nel caso del nostro Vittori, lui in questo caso è uno di pilot??
Vengono cmq addestrati per poter pilotare, o c’è una scelta a monte che obbliga ad avere tra i membri dei piloti già qualificati??
Tanto per cambiare, ci viene in aiuto il caro vecchio Mullane: non tutti gli astronauti sono piloti, e di conseguenza non tutti possono pilotare il T-38. Quelli che non possono si mettono al posto del co-pilota… Ovvio che se poi sono due piloti, beh, allora braccio di ferro
Mullane cita di una volta che il pilota (un altro astronauta) lasciò i comandi a lui durante un atterraggio, causando qualche casino e relativa cazziata dai superiori
Ma su questo è sorprendentemente vago, non mi pare che dica mai esplicitamente che lui non ha conseguito il brevetto di pilota T-38, ma eventualmente solo navigatore. E` una situazione che gli deve pesare davvero molto, anche per suo figlio che è nella stessa situazione.
Il figlio di Mullane è astronauta o candidato tale? Sarebbe se non sbaglio il primo caso di padre e figlio (i Garriot non contano, il figlio è stato turista e anche Walt Cunningham ha ribadito il concetto che astronauta è colui che si è allenato 18-24 mesi per una missione e non chi paga per salire a bordo).
Come ricordavo tutti gli astronauti hanno l’abilitazione sul T-38: “Basic astronaut training includes T-38 courses, and mission specialists, who do not sit at the controls of a space shuttle, have to record four hours a month at the stick of a T-38. Commanders and pilots are required to fly the T-38 for 15 hours a month to keep up their proficiency.” http://www.space-travel.com/reports/T38s_Soar_as_Spaceflight_Trainers_999.html