Ciao, dopo un po’ di mesi che lurko e basta, oggi metto un post per soddisfare una curiosità.
Non sono riuscito a trovare, da nessuna parte, un disegno/foto/blueprint ecc. che rappresentasse lo skylab nel momento del lancio.
Il “mulino a vento”, l’ATM e i pannelli laterali come erano ripiegati?
L’unico indizio (poco utile) è la comparazione del Saturno V dello skylab con i suoi fratelli dell’apollo.
da come si vede nella foto sotto (da wikipedia), l’adattatore sopra il terzo stadio è visibilmente più lungo (e cilindrico invece che conico) rispetto ai precedenti. Ovviamente lì dentro c’erano l’ATM e tutto il resto…ma come erano ripiegati? e come è avvenuta la messa in opera?
il terzo stadio non mi sembra più largo dei precedenti, ma allora i pannelli laterali (di cui uno perso al lancio) come erano ripiegati?
FabioBS, posso permettermi un’osservazione non legata alla tua domanda? Il tuo avatar è un’animazione visualizzata ad alta velocità, al limite dello sfarfallio. Può essere divertente, diciamo per un paio di secondi. Ma poi questo sfarfallio continuo nel campo visivo infastidisce sensibilmente la lettura. Ti dispiacerebbe sostituire l’animazione con un’immagine fissa? Grazie per la comprensione.
Ciao,
Il “terzo stadio” che vedi nelle foto, in realtà era per la metà inferiore (quella bianca e nera) costituita dal corpo principale dello Skylab (il laboratorio), e per la metà superiore (bianca) dalla carena di lancio, che conteneva l’MDA, l’ATM, i suoi pannelli solari che facevano sembrare la struttura un mulino a vento, ed i sostegni per il dispiegamento dalla posizione di lancio (coassiale al resto del laboratorio) a quella orbitale (angolata di 90 gradi).
Di fatto il Saturno V-Skylab era un vettore a due stadi, essendo il terzo costituito dal solo payload.
I pannelli solari principali, di cui uno perso durante il lancio, erano ripiegati a fisarmonica all’interno di bracci laterali, esposti in orbita grazie ad un moviemento di “abduzione” che li portava a 90 gradi rispetto alla parete del laboratorio orbitante e successivamente spiegati dalla faccia di questi bracci che si trovava a contatto col corpo dello Skylab.
Le carene dei pannelli solari puoi vederle nelle foto del lancio sotto forma di sottili strisce bianche, leggeremente sporgenti sul fondo nero del corpo cilindrico della stazione, sotto lo scudo conico bianco.
Spero di non averti creato più confusione con questa descrizione eccessivamente sintetica.
Per altri chiarimenti ti posto uno schema più grande preso da un libro (K. Gatland, L’esplorazione dello spazio-Istituto Geografico De Agostini-1983) e sicuramente è possibile avvalersi della più approfondita conoscenza di altri utenti, che possono correggere eventuali mie inesattezze.
1)carena di lancio; 2)pannelli solari dell’ATM; 3)ATM; 4)Multiple Docking Adapter-MDA; 5)pannelli solari principali