Completati i test su Giove-B

SSTL ha completato la campagna di test in orbita per il futuro del progetto Galileo, i test hanno dimostrato l’ottimo stato del satellite, pronto a validare le tecnologie per il futuro sistema di posizionamento globale.
Durante il mese di Giugno e Luglio il team di SSTL ha eseguito, su invito dell’ESA dopo gli ottimi risultati di Giove-A, una nuova campagna di test, utilizzando l’antenna da 25m del Science and Technology Facilities Council (STFC), validando il segnale trasmesso.
Oltre al segnale Galileo Binary Offset Carrier (BOC), già trasmesso da Giove-A, su Giove-B viene trasmesso anche il segnale Multiplexed Binary Offset Carrier (MBOC) in linea con i trattati raggiunti nel 2007 fra le rappresentaze di Unione Europea e i responsabili del GPS.
Anche i test sull’orologio atomico all’idrogeno sono stati ottimi.
I test hanno anche confermato che Giove-A continua a lavorare dopo 5 mesi dall’estensione di missione.
Nei prossimi mesi SSTL analizzerà i dati raccolti dal Standard Radiation Environment Monitor (SREM) a bordo di Giove-B per caratterizzare meglio l’ambiente poco conosciuto della Medium-Earth Orbit (MEO) con Giove-A che è stato il primo satellite Europeo ad occupare tale zona di spazio.

Questa cosa però vale a livello europeo, non in generale. Moltissimi satelliti per posizionamento globale (tutti i satelliti dei programmi GPS, Glonass…) hanno orbite MEO, che vengono proprio scelte per massimizzare tempi di rivisita, capacità di tempo di vista e accessi, oltre a possibili drift del piano orbitale per sfruttare in modo attivo l’effetto perturbativo gravitazionale (ma in questo caso meglio le LEO)… senza contare la minimizzazione del numero di satelliti delle costellazioni…

Diciamo che “l’ottimo stato di salute” non è proprio così ottimo… anche se eventuali problemi possono anche essere i benvenuti se aiutano ad evitare errori futuri con effetti peggiori.

In ogni caso il Payload se la sta cavendo bene, un po’ meno la piattaforma.

A cosa ti riferisci?

Intendo dire che su un satellite TEST ben vengano (entro un certo limite naturalmente) problemi et similia in modo che quando si metterà mano ai successivi satelliti sicuramente il funzionamento sarà migliore.

Quindi tu speravi ci fossero dei piccoli problemini così da poter affinare i satelliti?
Dal primo messaggio invece mi sembrava di capire che ci fossero dei problemi alla piattaforma…

:flushed: Scusami sarà il pranzo pesante…

Aspetta un attimo, chiarisco meglio:

  • Io NON speravo che ci fossero problemi, questo no! Ci mancherebbe! Ma è pur vero che dato che la perfezione non esiste allora si riesce ad imparare molto proprio dagli errori e questo è sacrosanto nelle attività spaziali.

  • Non hai capito male, qualche problemino si è verificato

Assolutamente concorde con tutto il ragionamento di Reventlov. A questo servono i test operativi.

P.S.
E fra parentesi è sempre lo stesso discorso dei demo-flight di SpaceX…

Mettiamola così…

il settore spaziale è ancora, malgrado i cinquant’anni di esperienza e le decine di veicoli sparati in cielo, un campo pionieristico.

E’ proprio questo è il bello della cosa!! Avere ancora molto da imparare! Poter ideare qualcosa di nuovo e testarla, nello spazio (con il rischio sempre presente che possa non andare bene).

Ecco vista così la questione la possibilità di errori, malfunzionamenti non è una totale sciagura (discorso diverso se è presente un equipaggio umano naturalmente). Ma nessuno si augura che accadano naturalmente. Almeno quando si è seduti nel centro di controllo e il razzo sta per accendere i motori… :star_struck:

Ok, avevo capito bene ma mi sono espresso male:
gli eventuali problemi durante i test sono i “benvenuti” perchè aiutano a perfezionare il prodotto finale, ma nessuno spera ci siano!

Quali sono i problemini riscontrati con la piattaforma di Giove B (visto che dici che il payload non ha problemi)?

Preferisco non entrare in dettaglio (non sono notizie ufficiali del resto).
Nessuno dei problemi si è rivelato grave e si è trovato il modo di riportare il satellite in funzionamento nominale. Diciamo che in caso di allarme dovuto a qualche parametro con valori fuori dalla norma, il satellite passa ad un funzionamento “ridotto” con spegnimento dei vari strumenti e basso consumo di potenza. Così è stato e una volta capito il problema e una volta apportate le dovute modifiche, si è riportato il satellite in funzionamento nominale.

Ok, grazie mille per la spiegazione e per le notizie sottobanco :grin: :wink:

Reventlov se un giorno busseranno alla tua porta un paio di tizi con occhiali scuri non aprire. :star_struck: :star_struck:
Se d’ora in poi smetterai di postare sapremo che non ce l’hai fatta!!! :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

:wink:

tranquilli, sono sempre qui! Il discorso era cominciato perché è bello, a mio parere, che si abbia un’informazione chiara e completa.

Naturalmente spesso le comunicazioni uffciali sono sempre del tipo “completo successo della missione” etc etc. ma non è che vada sempre così.

In ogni caso, a parte il caso in esame, posso darvi qualche esempio di problemi in cui un satellite può incorrere e come reagisce (sempre che vi interessi).

P.S. Queste cose all’università (ing. aerospaziale ad esempio) non ve le insegna nessuno…

Mah…non saprei.
Gli altri cosa ne pensano? :slight_smile:

Le war stories sono sempre interessanti.

Paolo Amoroso

Tu cosa dici?

Posta Posta, sempre fino a quando quei signori in occhiali scuri non ti staccheranno la connessione… :blush: