Appartenente alla sezione Astrogeology dello USGS (United State Geological Service) in cui sono (riccamente) illustrati una serie di tests condotti con la tuta Gemini, nel giugno del 1964 a Flagstaff in Arizona, miranti a simulare una serie di EVA lunari.
La cosa è molto interessante perché sono le prime immagini che vedo in cui è utilizzata una tuta Gemini (a quanto pare completamente operativa) per simulare attività sul suolo lunare.
Ricordo di aver visto che per alcune prime simulazioni di EVA la NASA usò addirittura la tuta Mercury! In realtà non c’era alcuna possibilità di impiegare una tuta Gemini sulla luna.La David Clark ne propose la versione implementata (nelle foto) al concorso che doveva scegliere la tuta “Block-II” per l’Apollo.La mobilità di questo scafandro una volta pressurizzato risultò pessima,e la tuta venne scartata.
Appartenente alla sezione Astrogeology dello USGS (United State Geological Service) in cui sono (riccamente) illustrati una serie di tests condotti con la tuta Gemini, nel giugno del 1964 a Flagstaff in Arizona, miranti a simulare una serie di EVA lunari.
Davvero curioso. Quella tuta Gemini per EVA lunari mi ricorda le tute spaziali della serie televisiva UFO.
Non è una tuta per EVA lunari,ma una “semplice” G2C Gemini,con copertura alluminizzata.I costumisti delle varie serie TV fine anni 60-70 si ispirarono a queste vecchie foto di simulazioni piuttosto che alle tute contemporanee.Il rivestimento argenteo faceva più “futuribile”,anche se nella realtà era stato superato perchè i raggi solari sulla superficie alluminizzata “sparavano” causando fastidiosi riflessi.
Il problema era che si dovevano stringere i tempi, i test attitudinali degli equipaggiamenti servivano per verificare “l’hardware” quindi le interfacce con capsula e modulo di allunaggio. La NASA impiegò per i test le prime tute presentate nel 1962 da varie aziende e, tra queste scelse la SPD-117 prodotta dalla ILC nel 1960 e che partecipò alla gara d’appalto per la produzione degli apparati pressurizzati per il progetto Mercury (probabilmente quella a cui si riferiva Carmelo). Addirittura nel 1961 in collaborazine con la Garrett venne presentato anche un sistema di supporto vitale trasportabile dimostrando alla NASA che le due aziende erano in grado di fornire un sistema di sopravvivenza completo già a quel tempo ( ). La tuta SPD-117 si evolse poi nella famosa AX1L (quella con i giunti a soffietto) impiegata fattivamente per i primi test. Con la firma del contratto tra NASA e Hamilton(in joint-venture con ILC), la tuta assunse il nome di SPD-143.
La NASA impiegò per i test le prime tute presentate nel 1962 da varie aziende e, tra queste scelse la SPD-117 prodotta dalla ILC nel 1960 e che partecipò alla gara d'appalto per la produzione degli apparati pressurizzati per il progetto Mercury (probabilmente quella a cui si riferiva Carmelo).
No,no,io mi riferivo propio alla tuta Mercury.Su un vecchio numero di LIFE del Settembre 1963 (quello in cui vennero presentati al pubblico Americano i primi Astronauti del II gruppo) ci sono fotografie di test EVA orbitali effettuati con la vecchia cara combinazione Mercury.In una foto un tecnico con indosso la tuta (del vecchio modello usato da MA-6 a MA-8 ) collauda alcuni strumenti,in un altra ha addirittura indosso uno dei primissimi prototipi di jetpack (probabilmente quello sviluppato dall'USAF).