Conflitto in Ucraina e sue ripercussioni sullo spazio

Per favore, referenziate le immagini con le relative fonti o dovremo procedere con la loro rimozione.

https://tass.ru/kosmos/13889893
Non c’ è stato alcun colloquio tra ESA e Roscosmos come prevedibile vista la situazione tra europei e russia.

Sulle notizie che riguardano ESA (ma anche per le altre), posso solo dire di non usare la TASS come fonte attendibile in quanto leggermente affetta da propaganda di parte.

ESA rilascera’ le news unicamente attraverso i suoi canali ufficiali.

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Visti i rapporti geopolitici tra russi ed europei ai minimi storici mi sto chiedendo come saranno i rapporti sulla iss. In questo thread volevo chiedere di ERA montato su nauka ma non ancora operativo. Non ricordo dove ho letto che ERA ha problemi di sotware e mi stavo chiedendo se gli europei visto la situazione potrebbero “dimenticarsi” di sistemarlo… Se ho ben capito ERA una volta pronto al servizio dovrebbe servire a completare l’ installazione di nauka con il radiatore e la camera di equilibrio. Nauka ha bisogno del radiatore ad ogni costo oppure, sempre per problemi politici, potrebbe farne a meno? I radiatori nella iss sono collocati sui truss mentre i vari usa e russi moduli ne sono sprovvisti. Il radiatore su nauka quindi a cosa serve?

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Terrei d’occhio il fatto che anche le collaborazioni scientifiche stanno piano piano saltando un po’ tutte

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Penso che abbia letto un mio post nella discussione di Expedition 66, ma non escludo che qualcun altro abbia riportato la notizia.

Ti rispondo un pezzo per volta. Allora Nauka ha due circuiti utili allo smaltimento di calore, uno principale (tutt’ora in funzione) e uno secondario aggiuntivo da collegare con ERA che dissiperà ulteriori 1.500 watt di energia termica. Così com’è Nauka può soddisfare le funzioni minime, ma naturalmente non può espletare al massimo lo scopo per il quale è stato lanciato: la ricerca scientifica. Gli esperimenti e i vari macchinari producono tanto calore che in qualche modo dev’essere smaltito. Oggi i cosmonauti in Nauka fanno poche ricerche, perché non hanno in orbita le attrezzature e gli studi necessari. Roskosmos aveva già pianificato da tempo di mandarle su con le prossime Progress.

Attenzione! I moduli internazionali e quelli russi sono costruiti secondo due filosofie progettuali diverse, per tecnica e scopo di utilizzo. I secondi sono pensati come veicoli spaziali individuali autosufficienti, piuttosto che come una tessera di un progetto più grande. I moduli russi hanno anche loro gli scambiatori di calore sebbene non siano ben visibili e appariscenti come quelli del segmento statunitense oppure quello supplementare di Nauka. I radiatori del segmento russo sono ben integrati nello scafo esterno di ciascun modulo, tanto è vero che noterai un pannello bianco con una serpentina. Appena trovo una fotografia la metto qua sotto, promesso!

Ecco la posa di uno dei radiatori documentata nella discussione di Nauka :arrow_down:

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Riassumendo la posizione ufficiale di ESA:

  • ESA implementa in pieno le sanzioni europee decise dai suoi stati membri.
  • ESA prende atto del ritiro del personale russo da Kourou. Per i carichi utili istituzionali sotto la diretta responsabilita’ di ESA (quindi, ovviamente, niente riguardo lanci di privati clienti come OneWeb) si verifichera’ la possibilita’ di spostarli su Ariane 6 o Vega C.
  • ESA vede come altamente improbabile la partenza di ExoMars 2022 entro il… 2022. Il Direttore Generale Aschbacher si riserva di esaminare tutte le opzioni possibili, che poi sottoporra’ agli stati membri per la decisione definitiva.
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Detto fatto

Credo che a questo punto ormai potrebbe non essere più nemmeno tanto fantascientifico pensare al fatto che Rosalind Franklin potrebbe essere spostata su un vettore occidentale e venire riprogrammata come missione.

Non c’è solo il vettore russo di mezzo ma anche il lander Kazachok. Prima di riprogettare l’intera missione aspetterei un attimo di vedere gli sviluppi.

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Questo è un bel messaggio:

Kathy Lueders: “Non stiamo ricevendo alcuna indicazione a livello lavorativo che le nostre controparti non siano impegnate nelle operazioni in corso”

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Temo che la Lueders si sbagli di grosso, stavolta. Non si é MAI operato in situazioni simili. Permanendo questa situazione, non vedo come se ne esca. I due segmenti, e i due equipaggi, della ISS potrebbero isolarsi l’un l’altro, ma saremmo al limite della farsa. Poi avere uno come Rogozin non aiuta di certo…

Non me ne volere, ma non capisco il punto.

Afferma che le operazioni di bordo continuano senza problemi, anche a livello umano.

Detto questo, mette in chiaro che le opzioni per trovare soluzioni alle difficoltà future sono i corso.

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Ma questo a cosa porta?
Allo concreta possibilità di separare la sezione Russa trasformandola in una stazione potenzialmente indipendente?
Ma,parlando per ipotesi, immagino dovrebbero aggiungere altri moduli.
Ne hanno le possibilità,anche economiche?

Si, magari una cosa pro forma,non necessariamente con un portello chiuso.
Lo so che è una farsa,ma a meno che la situazione non si normalizzi a breve potrebbe essere una possibilità concreta.

Se non viene montato il radiatore e la camera di compensazione nauka diventa inutile. O meglio è un grosso modulo che però non può fare ricerca scientifica. Alla fine sarebbe usato come magazzino al pari di zarya. Con un modulo utilizzabile in parte (non ho idea delle percentuali di usabilità, possibilità di ricerca etc) l’ interesse dei russi per la iss potrebbe scemare e abbandonarla prima del tempo previsto o ipotizzato dagli americani. I russi hanno mantenuto in orbita la iss e guadagnato qualcosa con le soyuz ma la ricerca scientifica era frenata dalla mancanza di un modulo dedicato. Ora con le dragon, la situazione geopolitica, nauka che può fare meno ricerca del previsto, l’ invecchiamento della parte russa etc roscomos potrebbe pensare di lasciare la iss agli americani oppure pernsare alla deorbitazione da qui a pochi anni.

È una domanda cui abbiamo risposto almeno una decina di volte negli ultimi anni :stuck_out_tongue: e nei dettagli. Sinteticamente, NO e il perché lo si ritrova nelle summenzionate discussioni.

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Da Wikimedia Commons l’AN-225 Mirya in fiamme nel suo hangar:

Qui si dice che la sua distruzione è stata confermata dalle immagini satellitari, con tutte le fonti:
https://en.wikipedia.org/wiki/Antonov_An-225_Mriya#2022_Russian_invasion_of_Ukraine

EDIT: mi sono accorto che l’immagine non è verificata ed è stata inserita da un nuovo utente… beh staremo a vedere

Non me ne volete, ma sulla base di quale esperienza diretta siete in grado di fare affermazioni del genere?

Avete gente che lavora direttamente nelle operazioni della ISS che vi dice che le operazioni continuano normalmente, ma voi ne sapete di più di loro?

Volete sapere l’impatto alla ISS? L’ho scritto almeno un paio di volte nei post più su.

Quello che succede oggi lo sappiamo, e di fatto le operazioni continuano (ricordandovi che tra un mese, un astronauta americano tornerà a terra con la Souyz, atterrerà in Russia e da lì tornerà in America). Questa è la situazione oggi e nel futuro prevedibile. Roscosmos non ha accennato minimamente a ritirarsi dal programma, e si continua su questa base.

Quello che succederà tra 6 mesi non lo sa nessuno, visto che non sappiamo come evolverà la situazione a Terra.

Credo che rispettare il popolo ucraino in questa tragedia significhi anche non fare speculazioni e voli pindarici inutili, ma attenersi ai fatti.

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Avio dice che per ora non ci sono problemi per Vega.