Continua il lavoro di SPACEHAB per l'accordo NASA

SPACEHAB ha annunciato di aver raggiunto una nuova “milestones” dell’accordo con NASA per la fornitura di servizi cargo in orbita bassa incentrati sul rifornimento della ISS.
La “milestone” richiedeva una Systems Requirements Review del proprio mezzo, l’Advanced Research and Conventional Technology Utilization Spacecraft (ARCTUS).
Insieme a SPACEHAB collaborano al progetto anche United Launch Alliance (ULA), Lockheed Martin Space Systems, Cimarron, Odyssey Space Research e LLC.
Il lanciatore non verrà sviluppato completamente, ma verranno utilizzati i vettori di ULA.
ARCTUS rientra nel gruppo di mezzi spaziali che dopo il 2010 potrebbero rifornire la ISS fino all’entrata in servizio dei nuovi mezzi della NASA.
Sarà in grado di portare sulla ISS 2ton di cargo non pressurizzato e 1.9ton di cargo pressurizzato.
Punterà molte delle sue carte su un rientro a bassissimo numero di G, con un scudo termico gonfiabile di grande superficie e un recupero “al volo” utilizzando un elicottero, evitando quindi grossi impatti o vibrazioni, molte volte nocivi per gli esperimenti a bordo.
Con gli stessi obiettivi rimangono in gara anche SpaceDev, Constellation Services International (CSI), SpaceX, Transformational Space Corp. e PlanetSpace.

Nella foto uno dei primi disegni del modulo di servizio di ARCTUS, direttamente derivato dall’attuale upper stage Centaur.

Potevano chiamarlo Advanced Conventional Technology And Research-Utilization Spacecraft, così veniva fuori… ACTARUS !

Comincio seriamente a non capirci più niente; anche questo fa parte del COTS ?

Mah… questa, secondo me, se la potrebbero evitare.

Ehmm… allora… del programma COTS con contratto “pieno” cioè con finanziamenti e scambi di soluzioni tecniche facevano parte solo SpaceX e Kistler, con l’uscita della seconda dovrebbe essere rimasta solo SpaceX.
La NASA ha poi firmato una serie di altri contratti che non prevedono finanziamenti ma solo consulenze e che potranno portare le aziende firmatarie a partecipare alla Fase II del programma COTS se riusciranno a soddisfare tutti i requisiti.
Queste aziende sono: SpaceDev , SPACEHAB, Constellation Services International (CSI), Transformational Space Corp. e PlanetSpace.
Di queste comunque solo SpaceDev con il derivato dell’HL-20, lavora sia ad un mezzo cargo sia passeggeri, tutte le altre prevedono di realizzare unicamente soluzioni “all-cargo”.

Questa dovrebbe essere la situazione attuale… a grandi linee… di più non so…

Grassie

ottima notizia

Umh…progetto ambizioso e audace questo della Spacehab.
Forse i COTS non porteranno a niente, o forse saranno realizzati in parte ma…perdiana, almeno tirano fuori (finalmente!!!) delle nuove idee.

Giusto per ricordare a tutti che il futuro dell’Astronautica non sta nel ricostruire capsule Apollo migliorate (sempre che sia poi davvero possibile migliorare il progetto di base dell’Apollo…).

Certo un recupero “al volo” con l’elicottero…mah…roba da brivido…

Non so se avevi visto il video pubblicato qui, con una breve storia degli “avio-recuperi” e i primi test di recupero al volo. :wink:
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=5476.0

Grazie mille per la segnalazione Albyz, quel post mi era sfuggito (cosa non impossibile oramai dato il volume di messaggi quotidiani del Forum…).
A vederlo così sembra fattibile, del resto (come si vede nel video) gli americani praticavano questa tecnica già negli anni '60 con il recupero delle capsule dei satelliti spia Corona, grazie a dei Lockheed C 130H appositamente modificati allo scopo.

Il mio giudizio su questa tecnica in qualche modo era inficiato dal mancato recupero della capsula Stardust…