Continuano i problemi ai computer sulla ISS e l'EAS verrà abbandonato

Si continua a lavorare per risolvere i problemi che si sono verificati ultimamente ai computer russi a bordo della ISS e che erano stati temporaneamente bypassati con dei jumpers, questa volta però se ne aggiunge anche uno al computer che controlla il KURS ucraino.
Attualmente è stato programmato un test al sistema KURS, che avrà una nuova versione del software di controllo, e agli ugelli d’assetto per il 21 Luglio.
Probabilmente a causa dell’arrivo del Progress, il quale è stato anticipato proprio per questi problemi al 22 Luglio, la EVA americana pervista per il 23 verrà posticipata a fine Agosto dopo la missione STS-118.
Intanto è stata ufficializzata la decisione di abbandonare nello spazio l’EAS (Early Ammonia Servicer).
L’EAS è un dispositivo formato principalmente da due serbatoi di azoto che serviva a pressurizzare l’impianto dell’ammoniaca del sistema di smaltimento del calore.
Le ipotesi erano quelle di riportarlo a terra e dopo averlo rifornito reinviarlo sulla ISS oppure, come si è scelto, di abbandonarlo nello spazio ormai vuoto.
Il serbatoio, dal peso di 680Kg, era stato inviato con la STS-105 nell’Agosto 2001 ed è servito fino all’installazione dell’impianto definitivo. A causa anche della rilocazione del SSRMS (Space Station Remote Manipulator), doveva essere spostato dalla sua attuale locazione, non era però disponibile nessun altro punto di attacco per cui si è deciso per l’abbandono.
La sua certificazione comunque, per l’utilizzo in orbita era scaduta nell’autunno scorso e si era provveduto all’estensione per un anno in modo da programmare il da farsi, si è scartata l’ipotesi di un ritorno e di un rinvio con lo Shuttle sia per la tabella già piena, sia perchè quel componente avrebbe presto raggiunto la fine della sua vita “strutturale” rendendolo successivamente inutilizzabile, il suo compito sarebbe stato quello di backup in caso di perdite al sistema principale.
L’abbandono probabilmente avverrà dopo la STS-118 e prima della STS-120, e si svolgerà in concomitanza con un reboost, effettuato dopo una EVA, in modo da far allontanare subito la ISS dall’oggetto.