La Corea del Sud e l’India inizieranno nel corso del 2010 delle trattative con gli stati coinvolti nel Programma ISS per chiederne l’ingresso, aumentando quindi il numero dei paesi che attualmente hanno contribuito alla costruzione ed alla gestione della Stazione Spaziale Internazionale. Il comunicato è stato dato durante il Congresso astronautico internazionale IAC a Daejeon, in corso in questi giorni in Corea del Sud, direttamente dai presidenti delle due agenzie spaziali.
Il chairman dell’agenzia spaziale indiana ISRO ha detto senza mezzi termini, durante la prima sessione plenaria, di voler partecipare al programma ISS fornendo anche sistemi di trasporto manned, specificando un primo volo per il 2015, con l’aiuto della Russia.
Il presidente dell’Istituto coreano per la ricerca aerospaziale ha comunicato ai media l’interesse nell’iniziare i colloqui per l’ingresso dello stato asiatico nel programma ISS, non nascondendo tuttavia la prosecuzione degli attuali obiettivi del programma spaziale nazionale. Entrambe queste richieste di partecipazione quasi sottointendono la continuazione del programma ISS dopo il 2015, che de facto è implicita: sebbene infatti l’amministrazione USA deciderà questo aspetto alla fine di questo mese, è convinzione generale che gli Stati Uniti non abbandonino il supporto economico e logistico alla Stazione Spaziale.
Una volta formalizzata l’estensione della vita della stazione, con il placet degli USA, potranno iniziare i negoziati per l’eventuale ingresso di altri stati membri, redistribuendo sia fondi, che obiettivi e tempi di utilizzo. Anche la Cina è stata recentemente chiamata in causa per questo scopo, direttamente dal consigliere scientifico di Barack Obama. Il team della ISS potrebbe quindi allargarsi di 3 o più membri.
Rimango un poco perplesso in merito alla notizia però, se fosse confermata e l’interesse fosse sicuro e non una manovra politica, sarebbe davvero una bella cosa.
Altre nazioni partecipanti vorrebbero dire nuovi fondi per la vita della ISS e del suo utilizzo.
Pur se non è stato ancora dato l’annuncio ufficiale, io dò ormai per certa l’estensione della vita operativa, della ISS, oltre il termine attuale e forse anche un poco oltre il 2020.
Certo che sarebbe uno spettacolo poter vedere anche una capsula Cinese agganciata alla stazione.
Riguardo alla Corea del Sud, la sua partecipazione sarebbe solo monetaria e umana, o c’è la possibilità di vedere qualcosa costruito da loro?
La questione è davvero interessante, seppure rimane da capire quanto e quando sia realizzabile.
Certo che se qualcuno in più si aggiungesse alla stazione avremmo solo da guadagnarci!
PS: io non metterei sullo stesso piano Cina e India. L’India ha espresso chiaramente il suo desiderio di unirsi alla ISS. La Cina è stata “invitata” dagli USA, più in una sparata durante una conferenza che altro. Rimane che non ci sono segnali da parte dei Cinesi che confermino le loro intenzioni verso la stazione…
Anche secondo me la Cina non ci pensa molto…
Come dice Buzz è stata “nominata” e lei sta preparando i suoi laboratori orbitanti…quindi non mi sembra abbia molte intenzioni di imbarcarsi nella ISS
Per le altre nazioni ben vengano!
L’entrata della Corea del Sud nel programma ISS cosa gioverebbe, oltre il fattore monetario? Vedremmo solo il volo di astronauti Coreani, o c’è la possibilità di vedere ampliata la stazione con altri moduli?
Beh, direi che anche solo l’aspetto monetario non è da buttar via di questi tempi!
Senza contare che il coinvolgimento di sempre più partner forzerà sicuramente la mano agli USA, se ce ne fosse bisogno…
inoltre non dimentichiamoci che la Corea del Sud, pur essendo un paese che si affaccia solo ora nel mondo delle tecnologie aerospaziali, è uno dei paesi al mondo dove si fa più ricerca sia teorica che applicata quindi ben venga questo nuovo partner
Hai un riferimento per questa notizia? Ho tanti bravissimi colleghi Koreani ma, almeno per noi, e’ semplicemente un posto dove fare produzione, non certo ricerca…
Vi linko un articolo di The Register a proposito delle dichiarazioni cinesi all’IAC, che sembrano confermare le intenzioni della Cina di andare avanti per i fatti suoi, facendo una stazione spaziale totalmente indipendente dalla ISS: