Cosa si cela in cielo?

Vedi se trovi qualche catalogo online

ho qualche ora di dato da elaborare. In una singola posa da 5 minuti dal mio cielo (SQM 18,5-19, Bortle 6,5-7) è estremamente debole. Devo elaborare i risultati, lo farò in questi giorni.
Tanto per intenderci, potrebbe (potrebbe) essere nell’ovale al centro dell’immagine

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Arrivano le prime immagini dell’asteroide Samcristoforetti:

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Vabbé, grazie, Albino è fuori concorso :rofl:

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Ni, nel senso che l’iniziativa è aperta anche ai professionisti.

Sì, certo, scherzavo. Ma con un telescopio da 152 cm e un CCD professionale dal bel cielo di Loiano è leggermente più facile che da Torino con 190 mm :slight_smile:

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C’è ancora tempo per provare, the sky is the limit :grinning:

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Eccolo qui! (15006) Samcristoforetti ripreso da Rivalta (TO), notte del 1° aprile, 4 ore complessive di ripresa. Telescopio Mak-Newton MN190, camera ASI2600MC Plus, elaborazione con Pixinsight e Astrometrica. L’asteroide è il puntino fermo circa al centro dell’immagine, mentre tutte le altre sorgenti (stelle e galassie) risultano mosse.
Sono molto soddisfatto perché un oggeto di 18esima magnitudine è al limite di quello che posso fare dal mio cielo.

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Complimenti! Hai già mandato la foto a Edu INAF?

Lo sto facendo adesso, speriamo la pubblichino

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Certamente, pubblicano tutte le immagini ricevute.

in attesa che le pubblichino, ecco una versione della stessa immagine, meno rumorosa

edit: al momento della foto il sassetto (5 km circa) si trovava a 335 milioni di km, sottendendo un arco di 0,003", se ho fatto i conti bene :slight_smile:

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Che oggetto è A9571? Un altro asteroide?

Sì, che sarebbe nel campo per cui Astrometrica lo tagga, ma è troppo debole, due magnitudini in meno

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EDU INAF ha pubblicato anche la mia foto. Finora sono quello che ha usato il diametro più piccolo… solo 190 mm, a confronto dei C14 e dei mostri da 60 cm :blush:
La galleria è sempre in https://edu.inaf.it/approfondimenti/gallerie/asteroide-per-samantha/

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Annunciando l’iniziativa nel podcast ho esortato “stupiteci!”. E lo state facendo.

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e il Circolo Pinerolese Astrofili Polaris ha mandato 3 immagini, più di ogni altro circolo :wink: ci sono anche le foto di Fabrizio Aimar e Giorgio Ghio

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Potrebbe essere interessante per i non addetti confrontare le nostre fotografie di oggi con quella della scoperta, postata stamattina da una degli scopritori, Maura Tombelli.
Maura scrive “Queste sono le immagini di scoperta e di conferma dell’asteroide 15006 Samcristoforetti.
Tracce deboli su lastra fotografica TP 4415 ipersensibilizzata con formingas. Telescopio Schmidt Asiago 90-65. Lastre esposte 2 volte: 20 minuti - 10 minuti obiettivo chiuso e aperto ancora per 10 minuti. Risultato un “punto esclamativo” che fa vedere il movimento dell’oggetto risultato nuovo.
Questo e’ il mio contributo per l’iniziativa dell’UAI per la nostra Astronauta.
Un ringraziamento va a chi mi ha aiutato ieri a riprendere le tracce, Alex Mazzanti e Giorgio Interrante.”

Quindi telescopi Schmidt di grande apertura, lastre fotografiche ipersensibilizzate in forming gas, procedure delicate e complesse. L’astrofotografia è stata completamente rivoluzionata dall’arrivo dei sensori elettronici.

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Per intenderci, e scusate l’OT, ho degli amici che hanno iniziato la “carriera” di astrofili astrofotografi all’epoca della pellicola, che mi raccontavano delle ore passate all’oculare per fare inseguimento manuale (magari in inverno trovandosi con le ciglia gelate all’oculare), per poi magari dover buttare il lavoro di una notte per un piccolo “mosso”, mentre oggi con i ccd e gli inseguimenti automatizzati si fanno decine di pose per notte, riuscendo quasi sempre ad avere dei bei risultati!

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Per chi è cresciuto nell’era digitale e non conosce queste tecniche macchinose ma all’avanguardia per l’epoca è utile sapere che quegli oggetti gialli sono le buste di carta contenenti le lastre fotografiche, cioè lastre (probabilmente di vetro e con superficie curva visto lo strumento usato in questo caso) sottoposte prima della ripresa a un trattamento di immersione in un gas per aumentarne la sensibilità.

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