Cosmo Skymed: Inchiesta di Repubblica

Nell’edizione online di Repubblica è stata pubblicata una serie di articoli sulla costellazione Cosmo Skymed, con particolare attenzione alla sua vocazione militare ed al suo impiego per conto dei nostri vertici militari.

http://inchieste.repubblica.it/it/espresso/2011/06/14/news/spioni_dal_cielo-17670749/?ref=HRER3-1

Tengo a precisare che non voglio scatenare un putiferio su politica, teorie pacifiste et similia, solo far notare che in un modo o nell’altro lo stato dell’arte della nostra tecnologia aerospaziale viene analizzato in qualcosa che non è il solito articolo sensazionalistico o “di colore”.

Il dato sulla risoluzione massima è un dato sensibile… si poteva evitare… :secret:

Bisogna vedere se è vero, e da chi hanno avuto l’informazione.
In ogni caso poi la colpa sarebbe di chi ha fatto trapelare l’informazione, non di chi l’ha pubblicato (facendo il suo lavoro).

Si ma è pubblico, e credo sia stato più volte usato anche qui… non ci vedo nulla di male nel riportarlo.

Non so se il dato è vero, a quanto ne so io è pubblico poter affermare che è a risoluzione di 1 metro per uso civile e submetrica in modalità militare, se un dato è ritenuto sensibile o riservato un motivo c’é e sarebbe bene rispettare queste limitazioni (imposte dallo stato a protezione degli interessi nazionali, ovvero per il bene di tutti noi…)

Se il dato è vero la colpa è certamente di chi ha trapelato l’informazione, anche se a mio avviso l’autore ha un taglio giornalistico che denota una certa “avversione” nei confronti del sistema e di una parte politica gettando ombre su possibili usi “segreti” e/o non leciti. Mi sarebbe piaciuto un approccio più obiettivo…

Il sistema è attivo dal 2004 quindi ha visto la gestione di entrambi gli schieramenti politici principali… CosmoSKYMED è e rimane uno strumento di politica estera con cui fornire dati a paesi amici in caso di calamità (ottenendo il rinforzo dei rapporti diplomatici e di amicizia) o proteggere i nostri interessi nazionali e supportare la comunità internazionale in caso di gravi scenari di crisi.

In effetti la questione dell’immigrazione andrebbe approfondita ma in questa inchiesta mancano a mio avviso fonti, citazioni ed interviste a personaggi chiave…

Un esempio dell’uso di Cosmo come strumento di politica estera…

http://www.asi.it/it/news/cosmoskymed_accordo_con_legitto

…a meno che la risoluzione non si ancor maggiore!

La segretezza o la protezione delle notizie riservate spetta allo Stato o all’operatore a cui è affidato un sistema, non si può criticare una testata giornalistica per aver fatto il proprio lavoro, cioè mettere a disposizione dei lettori le informazioni in proprio possesso. Ad ogni modo credo che ogni buon analista militare sappia ben di più sulle potenzialità del sistema.

Per come l’ho vista io i dubbi non sono avanzati verso la costellazione Cosmo Skymed in sè, anzi, le sue potenzialità sono state correttamente evidenziate.
C’era piuttosto una critica sulle modalità che regolano la messa a disposizione dei dati classificati ad una ristretta cerchia militare, al di fuori di un vero e proprio controllo a livello politico e governativo.
La possibilità di collaborare nella stima dei danni da calamità naturali del resto è stata citata abbondantemente.

A volte far trapelare un dato sensibile come quello sulla risoluzione del satellite serve anche per dire “agli altri” che si ha una certa capacità. In fin dei conti chi possiede satelliti da osservazione militare può vedere quelo che gli pare quando gli pare.
Non dimentichiamoci che la loro presenza ha garantito l’impossibilità di un conflitto nucleare a sorpresa.
Se poi qualche politico nostrano si lamenta per la violazione della privacy… hanno paura che le immagini finiscano su qualche nota rivista di gossip o che li beccano mentre si passano la mazzetta?
Quanto alla cattiva gestione delle immagini, questo mi pare che s’inquadra bene nell’attuale quadro politico e non mi pare strano, casomai il contrario.

Ma nel XXI secolo non è il minimo sindacale per un satellite di osservazione militare avere una risoluzione ben al di sotto di un metro?

sono d’accordo, secondo me i veri limiti raggiungibili con le tecnologie attuali sono molto più bassi.

…infatti. Fra poco ci arriva anche google earth al di sotto del metro… suppongo che i satelliti militari siano in grado di fare ben altro…

…infatti. Fra poco ci arriva anche google earth al di sotto del metro… suppongo che i satelliti militari siano in grado di fare ben altro…

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Non fate confusione fra ottico e radar. L’ottico è limitato dalla turbolenza atmosferica, il radar dalla lunghezza d’onda e dalla banda passante del ricevitore. Non credo che attualmente si possa scendere sotto qualche decimetro con radar SAR in LEO in banda X.

Trovo surreale la discussione sulla risoluzione come “segreto militare”.Ora che sappiamo (forse) le potenzialità di Cosmo Skymed dal punto di vista “militare”, in che modo la sua efficacia può essere compromessa?
Sono molto d’accordo con Giulione: se le info trapelano il responsabile non è chi le pubblica ma chi le diffonde.

Nel merito tecnico: ma siamo sicuri che sia tanto eccezionale da meritare un supersegreto?
LRO, la sonda NASA che ha fotografato i luoghi di allunaggio delle missioni Apollo, ha una risoluzione di 50 cm/pixel.

e sopratutto google earth è già ben al di sotto del metro in frequenza visibile! La mia macchina parcheggiata nello spiazzo in giardino sarà almeno 10 pixel ed era lunga 4 metri… provate a zoomare su una città italiana e le auto saranno facilmente riconoscibili

Letti gli articoli però, come sempre nella stampa italiana di dx e di sx, si fa sempre e solo polemica speculativa invece di informazione. i giornalisti italiani dovrebbero essere ormai chiamati opinionisti, non più giornalisti.

Sono d’accordo con Marco sul poco senso della discussione sul segreto militare svelato peraltro non confermato.
Perchè dobbiamo “gettare fango” (passatemi l’espressione) su un sistema che, anche se nato per scopi militari in primis (ed usato ovviamente anche per quello), ci ha aiutato in situazioni gravissime per la vita dell’uomo? Ben vengano questi investimenti militari se ci aiutano a creare dei sistemi utilizzabili nella vita civile. In fin dei conti nella storia della tecnica è sempre stato così: dalla metallurgia del preistorico all’astronautica del 21 secolo.
Mi sembra una polemica sterile sia il segreto svelato che l’utilizzo/investimento militare.

Torno a ripetere che, almeno per come l’ho inteso io, l’articolo non getta fango sul sistema in sé, anzi lo descrive come un prodotto tecnologico ad altissimo livello.
I dubbi che vengono posti riguardano l’utilizzo delle informazioni raccolte visto che, stando a quanto è scritto, questo avverrebbe in una cerchia strettamente militare, senza alcun controllo di tipo politico.
Questo forum è composto per una certa parte da persone giovani, che magari non possono ricordarsi che il nostro paese ha una serie di dolorosi precedenti di servizi segreti deviati che invece che vegliare sulla sicurezza nazionale si occupavano di ben altro, a volte con vere e proprie trame eversive finalizzate a stravolgere l’impianto costituzionale del nostro Stato.
Se guardiamo oltre oceano vediamo che negli USA i satelliti da osservazione sono legati ad una serie di agenzie (NRO, CIA, NSA) strettamente legate all’esecutivo ed in stretto contatto con le commissioni della Difesa e l’ufficio presidenziale. I militari fanno la loro parte, ma non hanno l’esclusiva.

Potrete capire quindi come in questo contesto qualcuno possa sentirsi a disagio, temendo possibili deja vu che richiamano alcuni anni non proprio felici della storia repubblicana.

P.S. Per Biduum, nel contesto della stampa italiana i “lanciatori di fango” effettivamente esistono, ma in genere si occupano di un certo tipo di persone, non di satelliti.

Cospirazionismo? Debunking? :face_with_symbols_over_mouth:

Per te gli anni di piombo, i Golpe De Lorenzo e Borghese, Gladio, le stragi di stato e la P2 sono cospirazionismo?
Se la pensi così, ti informo che ci sono fior di processi (con relative sentenze) e relazioni di commissioni parlamentari sulle varie questioni.
Non stiamo parlando di scie chimice o ombre sulla Luna, ma della Storia del nostro Paese. Non sapere o fingere di non sapere non è una scelta, ma una scusa.
Detto questo, chiudo da parte mia quella che, nata come una riflessione, sta diventando un offtopic.

Vi prego di restare OT e di non aprire il doloroso capitolo dei misteri italici, ginepraio inestricabile e che prescinde totalmente dalla discussione in corso.

Nel merito, il tono imho polemico dell’autore non è rivolto al sistema dei Cosmo Skymed in sè ma all’organismo RIS che, per una “vacatio legis” non sembra avere nessun “controllore” politico diretto.
L’articolo sinceramente non mi piace, il tono è decisamente “attenti che ci ascoltano tutto”, specie il paragrafo dedicato ai due Gulfstream per la sorveglianza elettronica.

Non ho una chiara opinione su questa questione, perchè l’articolo non offre bibliografia. Con un pò di olio di Google però si scopre che il CERT è un’unità di staff (trasversale quindi alle varie forze armate) del Ministero della Difesa, e come tale l’ultimo controllore e responsabile resta il Ministero stesso tramite le catene di comando.
Ma a questo punto sfociamo in OT: le capacità dei satelliti sono una cosa (e un mezzo), le politiche di utilizzo (e gli utilizzatori) tutta un’altra, come sempre succede con gli strumenti creati dall’uomo.