Credete in una missione marziana?

Io continuo a credere che l’astronatica debba servire a vivere meglio sul nostro pianeta ed a preservarlo per quanto possibile, e non per espanderci in cerca di altri pianeti da sfruttare e distruggere come se fossimo una specie di cavallette o di parassiti.

Io invece credo che l’Astronautica debba servire a far si che non distruggiamo l’unico pianeta abitabile (al momento) per l’uomo ed invece utilizziamo le ENORMI fonti energetiche che si trovano nello spazio e sui pianeti (DISABITATI E SENZA VITA FINO A PROVA CONTRARIA) per lasciare il più possibile inalterata la Terra… sulla quale vivere… :roll_eyes:

Visioni completamente diverse del futuro caro Paolo… :kissing_heart:

Navigare est necesse. :colonial:

Io credo che la navigazione interplanetaria non implichi strettamente uno sfruttamento massiccio delle risorse del sistema solare ma, per ora, consista nella pura scoperta e ricerca scientifica. Anche un avamposto lunare per me avrebbe senso in tale ambito, ma non come colonizzazione umana. Credo che le colonizzazioni permanenti di altri pianeti siano fuori da ogni logica che non sia un buon libro di fantascienza… Peraltro, ad esempio in Antartide ci sono basi permanenti, non si estrae petrolio ma si fa ricerca…

Votato.Credo che con la massa di informazioni che abbiamo sul Pianeta Rosso,ci si possa già ora,domandarsi quali sarebbero i reali vantaggi per l’umanità intera,nell’investire risorse finanziarie e tecnologiche,nell’affrontare una missione di mesi e mesi (con i rischi che ne conseguono,troppi per elencarli tutti 8-[)…Quoto in parte Paolo,nel suo intervento ha messo a nudo la cruda realtà.
L’altra parte,invece è ancorata alla speranza che l’uomo non abbia ancora perso la voglia di esplorare,di "superare i propi limiti,guardare oltre l’orrizzonte"per toccare con mano nuove terre (rosse o gialle o a puà :grinning: fate voi).

p.s.1 per i paralleli in riferimento al navigatore Genovese:
“[b]L’Americano che scoprì per primo Colombo fece una brutta scoperta.”[b]
Georg Lichtenberg,Osservazioni e pensieri

p.s.2 per i “sognatori”
“[b]E gli uomini vanno a mirare le altezze de’ monti e i grossi flutti del mare e le larghe correnti de’ fiumi e la distesa dell’oceano e i giri delle stelle;e abbandonando sè stessi.”
Sant’ Agostino,Confessioni

Non credo che ci sarà mai una missione terrestre su marte “in tempi brevi”(di 50/70 anni).
E secondo me non ci sarà proprio perchè NON c’è tutta questa reale prospettiva di guadagno.

Opinione mia: non ci sarebbero miliardi spedi meglio sia per il nostro futuro che per la ricerca e lo studio scientifico!
LA ricerca scientifica sul pianeta rosso darà dei risultati seri solo quando a effettuare le osservazioni, le rilevazioni e gli studi sul posto saranno uomini in carne e ossa.

perche' mandare una missione umana prima che si sia dimostrato in modo ragionevole che esiste o non esiste vita su Marte vorrebbe dire inquinare le prove e distruggerle per sempre.

…E magari invece accellerare un processo di sviluppo della vita sul pianeta!
Non è ancora scientificamente provato ma è comuqnue probabile che la vita anche sulla nostra terra sia nata da un “inquinamento”.

Inoltre non mi trovo d'accordo coi paralleli con Colombo e gli altri esploratori. Al di la' della retorica, l'esplorazione del nostro pianeta e' stata motivata soprattutto da motivi economici (ricerca di nuove ricchezze, di vie commerciali ecc.) e il parallelo non regge quando si guardi all'esplorazione del sistema solare.

Le motivazioni economiche a livello di principio non sono per nulla dannose, anzi servono a dare impulso verso direzioni che altrimenti non verrebbero mai neanche intraprese.

Credo invece che il parallelo con Colombo sia azzaccatissimo e che la mentalità attuale riguardo l’esplorazione e il senso dell ignoto di un viaggio del genere sia paragonabile a quella che fu la mentalità dell epoca nei confronti dei viaggi oltreoceano!

Non credo infine alla colonizzazione del sistema solare. La colonizzazione del nostro pianeta e' avvenuta in quei luoghi che avevano queste tre caratteristiche: una temperatura "tollerabile" dall'organismo umano (dai -30 ai 40 gradi), delle fonti d'acqua (motivo per cui i deserti sono appunto deserti, e l'Antartide e' rimasta disabitata), un'atmosfera respirabile (motivo per cui le alte quote sono rimaste disabitate). Nessuno dei pianeti del sistema solare offre queste tre caratteristiche.

Io credo semplicemente che, Marte a parte, in questo sistema solare non vi sia molto da “colonizzare” e che comunque con l’evoluzione cambino quelli che sono i parametri e le esigenze di adattamento dell uomo in un nuovo “habitat” e che di ciò sia normale tenerne conto.

Inutile, secondo me non è il caso di farsi remore di “rispetto per la vita” di un pianeta che di vita non ne ha se non, forse, quella di qualche batterio.
capirei ancora se sul pianeta esistesse un ecosistema complesso che potrebbe quindi essere molto molto rischioso, da una parte come dall’altra, far mettere a contatto con il nostro…
In ogni caso a mio avviso sono rischi che si devono, con le maggiori precauzioni possibili ovviamente, correre proprio perchè ,secondo me, un passo del genere sarebbe naturale e giusto.

astroNATICA??? ahaha…cmq non dicevo di distruggere tutto, dico che la politica, i boss, si comportano e si comporteranno sempre così…la colonizzazione prima o poi dovrà cominciare, cominciamo ad essere in troppi, e l’inquinamento avanza inesorabile…

Se parliamo di colonie stabili (non basi permanenti) sono piuttosto diffidente anche io a meno di cataclismi e comuque sulla lunghissima distanza (secoli). Se invece parliamo di basi permanenti penso che prima poi ci saranno su molti corpi del nostro sistema solare, intendo basi scientifiche, molto molto simili come struttura e organizzazione a quelle che oggi ci sono in Antartide.
Marte potrebbe essere il primo passo nel giro di 40-50 anni, nel prossimo secolo magari si comincerà a valutare l’invio di spedizioni scientifiche su altri corpi, come i satelliti di Giove o di Saturno, Venere, qualche asteroide e qualche pianeta minore, quello che conosciamo di questi posti e di questi ambienti e un’inezia e solo l’invio di una base umana permanente potrebbe cercare di dipanare qualche mistero…
Ho già fatto l’esempio delle basi Antartiche, sono in confronto a due passi da noi, una volta lasciati là gli strumenti si potrebbe tornare indietro tanto se danno problemi nel giro di qualche ora di aereo si è sul posto e si ripara tutto, invece continuano ad esistere queste basi abitate con presenza umana anche nei mesi invernali, molti paesi hanno interesse ad avere una propria delegazione e nessuno di questi è spinto da questioni politiche, militari o economiche… queste motivazioni sono sempre state forti e lo rimarranno per molto tempo… ma può esserci anche qualche cosa d’altro…

Trattati internazionali impediscono di sfuttare l’Antartide commercialmente,eppure “L’Antartide è fornito di notevoli risorse minerarie. Le risorse petrolifere valutate ammontano a circa 40 miliardi di barili. In Antartide ci sono i più grandi giacimenti di carbone e ferro con grandi quantità di nichel, manganese e uranio.”(fonte:Wikipedia).Credo che se nn ci fosse il Trattato antartico vi sarebbero molte più delle 4000 persone (in estate) che vi sono attualmente.Così potrebbe essere per la Luna.

Marte è una bella meta da raggiungere, ma su Marte manderei delle missioni “mordi e fuggi” come le Apollo. Adesso è bene concentrarsi sulla ISS e sulla Luna. Una colonia stabile sulla Luna che possa costruire veicoli spaziali è a mio avviso la chiave per l’esplorazione dello spazio. Poi, visto il gran numero di asteroidi che ci sfiorano, non sarebbe male catturarne qualcuno, studiarlo e poi “mangiarlo”. Nel 1979, da un calcolo della NASA ne venne fuori che ai ritmi di allora, la quantità di ferro di un asteroide metallico di poche centinaia di metri di diametro ne aveva per 500 anni… 500 anni di respiro per la Terra!
Quanto al divieto d’usare materiale spaziale per la Terra lo trovo assurdo. Capisco la Luna, che potrebbe essere usata come miniera solo per iniziare, ma gli asteroidi? E non mi parlate di ambientalismo spaziale, altrimenti mollate l’astronautica e tutto il resto. Il conservatorismo spaziale non porta da nessuna parte. E’ impossibile esplorare un pianeta senza inquinarlo almeno un poco. La Terra è piena di fragili ecosistemi, ma la Luna o gli asteroidi o le comete? Vogliamo mantenere incontaminato il panorama su Gaspra o sulla Halley? Ricordate le loro foto? Avete visto quanti crateri ci sono sulle loro superfici? Sono gli alieni che giocano al tiro a segno con loro? Non è che “usandoli” intralciamo il grandioso disegno di una entità superiore. Altrimenti QUALSIASI cosa facciamo o non facciamo sulla Terra diventa un crimine contro questa entità. Dobbiamo conservare la Terra ed il suo ecosistema, questo si, il resto è lì. Se mai dovessimo trovare vita su altri pianeti, extrasolari, allora avremmo lo stesso dovere con loro come per la Terra, ma il resto…
Io penso che in un futuro lontano l’umanità vivrà nello spazio in strutture artificiali, stabili ed a misura umana, mentre i pianeti sono instabili, in continua evoluzione (lenta magari) e non proprio sicuri (terremoti, tsunami, frane, ecc.), senza contare l’abnorme consumo d’energia per volare dai pianeti allo spazio.
Conquistare Marte per farne che? Non ci possiamo vivere, non lo possiamo sfruttare, se ci mettiamo piede lo inquiniamo con i nostri batteri (cosa che secondo mè è già stata fatta), ma allora cosa ci andiamo a fare?
Su Marte potremmo installare delle colonie scientifiche, al massimo di stabile delle colonie su Phobos e Dheimos.
Certo che la prima missione umana su Marte sarà un pezzo di Storia e spero di vivere abbastanza per vederla.

Il senso di quello che ho scritto è proprio questo.Personalmente sarei favorevole allo sfruttamento della Luna o degli asteroidi a fini commerciali (estrazioni minerarie etc).Anzi questa è sicuramente la strada per far crescere veramente l’astronautica.Quello che volevo dire è che per quanto gli ambienti possano essere ostili all’uomo,quando c’è una motivazione per viverci (permanentemente o periodicamente) che sia anche solo scientifica l’uomo si adatta.Quindi perchè nn farlo per la Luna? Inoltre dicevo che se vi fossero anche interessi economiche l’Antartide probabilmente sarebbe molto più abitato di adesso (anche se ritengo il trattato Antartico giusto data la “delicatezza naturale” del luogo).E così potrebbe essere per la Luna (o per qualche asteroide).Certo finchè l’astronautica costerà così tanto e sarà così povera di mezzi nn sarà mai economicamente conveniente sfruttare la Luna o altro (che sia con macchine automatiche o meno) sia dal punto di vista scientifico che economico.

Trovo difficile crederci almeno almeno per i prossimi deceeni, visto che sarà già un ardua impresa ritornare sulla Luna.

Io sono ottimista. Bisognerà ovviare a diversi problemi quali la lunga permanenza in assenza di gravità da parte degli astronauti, esposizione a raggi cosmici, ritardo delle comunicazioni radio a causa della distanza Terra - Marte. Ma penso che nel giro di un ventennio ci si dovrebbe riuscire. Magari tra noi, in questo forum, c’è qualcuno che andrà lassù e ce lo racconterà :smiley: !