Critiche al programma Shuttle.

Secondo la mia opinione lo shuttle ha rappresentato un salto tecnologico troppo grande negli anni 70.Quando dico che ne sappiamo poco delle dinamiche di rientro di un corpo portante nn voglio dire che ci sia per forza un problema di sicurezza,se è per questo una delle fasi più critiche e pericolose per lo shuttle è il lancio dato che l’orbiter è completamente esposto alla caduta di pezzi di protezione termica.Quello che volevo dire è che quando si conosce in maniera approfondita una cosa la si riesce ad ottimizzare tecnologicamente ed economicamente.Per capirsi pensiamo se dopo il volo dell’X1 si fosse subito costruito un jet supersonico civile,magari avrebbe volato e sarebbe stato anche sicuro,ma quanto sarebbe costata la progettazione, la produzione, l’esercizio,la manutenzione di un mezzo altamente tecnologico ma nn assolutamente maturo ed ottimizzato?Pensiamo che ancora adesso nn vi sono (tranne la parentesi del Concorde) jet civili supersonici.Per quanto riguarda il Venture Star consiglio di leggere tutto questo topic http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=3588 ,partendo dal Cev siamo arrivati a fare una discussione sui progetti precedenti ad esso ed abbiamo parlato (evidenziandone i problemi) anche dell’X 33 Venture Star.

Riguardo alle capsule che si utilizzano o si andranno ad utilizzare, per portare materiale in orbita, finora si è vista solo la Progress.
A breve vedremo partire, dopo una lunga attesa, l’ATV , ma in merito agli altri vorrei prima vedere qualcosa di concreto.
Comunque sia, teniamo ben presente che con il pensionamento dello Shuttle, e i relativi MPLM, non avremo più nessuna navicella in grado di RIPORTARE a Terra del materiale.
Come si farà per riportare a Terra i risultati dei vari esperimenti , i materiali prodotti sulla ISS; apparecchiature scentifiche da controllare o riparare?
Non si riporterà più niente e si butterà via tutto?

Ci sono le COTS, entrambe hanno questa capacità… un altro motivo a favore della loro “indispensabilità”…

Per il momento è tutto solo su carta.
In anni che seguo l’astronautica ne ho visti di idee e progetti ideati, ma pochissimi realizzati.
Un esempio è stato lo Shuttle “C”, sembrava che fosse prossimo a partire e poi…

Vedremo, intanto fanno sul serio con soldi investiti e contratti firmati… il fatto è che è stato previsto, quindi il problema non si pone, non penso sia il caso di studiare e finanziare progetti paralleli con le stesse capacità pensando che in astronautica sono andati a quel paese tanti progetti, quindi ne spingo tanti paralleli così almeno uno potrebbe farcela, quando sorgeranno i problemi ci si preoccuperà, per ora non ci sono quindi le COTS sono preposte a quel compito…

Di miliardi , di dollari, investiti e poi andati a vuotoce ne sono stati tantissimi.
Ogni studio che si faccia richiede soldi spesi per ricerche, progetti, tecnici, ecc…
Non dimentichiamo il 2° Skylab realizzato e mai più lanciato; ora è esposto in bella mostra in un museo.
Stessa cosa dicesi x la GEMINI “B”.
Mettiamo in chiaro una cosa: io spero tantissimo che il programma COST abbia successo, ma fin che non vedo qualcosa di concreto non credo!

Ok, però per quel dato compito la via per metterlo in pratica è stata pensata e si sta mettendo in pratica, non è che è rimasto un buco senza risposta, per cui fino a quando non nasceranno problemi, “le COTS” è la risposta alla tua domanda “Chi riporterà a casa i payload?”, poi se nasceranno problemi si potrà dire “dovevano farlo le COTS ma adesso non si sa e rimane un buco” e ci si preoccuperà di studiare qualche cosa d’altro… non si può portare ogni volta le mani avanti e fasciarci la testa prima che nascano i problemi (ovvero, sperperare i soldi in 10 progetti paralleli, così almeno uno sarà realizzato).
Non sto dubitando che a te non piacciano, ma sto cercando di vedere la cosa dal punto di vista di chi “organizza”, cosa avrebbero dovuto fare di diverso per non suscitare i tuoi dubbi? (intendo nel caso specifico del payload o di un qualsiasi task, non di tutto l’universo NASA e neanche di tutto il progetto Constellation)

Rimango dubbioso sul fatto che si affidi un tale progetto a società private utilizzando tecnologie a “bassi costi”.
Sarei più sicuro se questo tipo di missioni fossero affidate ad una società ,tipo la SPACEHAB , poichè ha dimostrato di essere in grado di gestirsi in modo giusto.

Non è sbagliato quello che dici,ma credo che si voglia incentivare la nascita di nuove aziende nel settore manned e così la competizione,tanto per nn rimanere sempre nel solito giro di società.

Si penso anche io, poi a parte che anche la SpaceHab è pure una società privata ma di esperienza nel settore dei lanciatori e di propulsione penso sia praticamente a zero… quindi non è che se fosse stata scelta si sarebbe guadagnato qualche cosa…

Infatti nn mi pare abbia neanche partecipato al COTS che prevedeva lo sviluppo di più tecnologie (propulsione,sistemi pressurizzati,lanciatori),che probabilmente industrie specializzate come la Spacehab nn possiedono e nn vogliono sviluppare.

E ’ comunque mia convinzione che , nell’eventuale realizzazione di una capsula manned, sarebbe quella con più possibilità di realizzare qualcosa di veramente funzionale.
Lo SPACEHAB, nella sua semplicità è stato senza alcun dubbio un modulo multifunzionale che ha avuto un gradissimo successo!|

Scusate se riprendo il thread ma vorrei fare una domanda veloce veloce:
pensate che uno dei problemi del progetto sia stato il bisogno, dopo l’Apollo, di un programma “definitivo”, che risolvesse ogni problema portando solo vantaggi?
Nell’ottica di un programma “intelligente” di sicuro passare dalle capsule a una flotta di 4 navette alate riutilizzabili è evidentemente un salto troppo grande. Una cosa più sensata sarebbe stato un programma a piccoli passi, creando dei velivoli intermedi tra capsule e spazioplani(corpi portanti?) attraverso i quali intraprendere un cammino di conoscenza e apprendimento. Credo che i fattori che possano aver portato a questo “balzo gigante” tecnologico siano stati

  • un ottimismo esasperato lasciato da una folgorante vittoria nella corsa alla Luna, dove in 10 anni si è passati dal primo uomo in orbita al primo uomo sulla Luna. Questo avrebbe portato a sopravvalutare le capacità tecniche disponibili.
  • la voglia politica di tagliare sensibilmente i costi attraverso un programma che durasse per moltissimi anni, guardando inoltre malevolmente ogni tentativo di estensione o aggiornamento (cosa che sembra ripetersi con l’Orion).

Cosa ne pensate?

Si,sono d’accordo con te.Di per se lo spazioplano (magari una specie di X 20 visto che il progetto era in fase avanzata) poteva anche starci,magari come spazioplano sperimentale che servisse per testare molte delle tecnologie utili a creare nuove generazioni di spazioplani (con voli distanziati anche di più di un anno) con affianco delle capsule (gemini modificate o altro) che servissero una stazione spaziale, esperienza che invece devono fare ora per imparare a vivere nello spazio.Non metto in discussione la meravigliosità dello Shuttle come macchina,metto in discussione chi lo ha caricato così tanto di oneri e speranze che probabilmente nn potevano essere assolte da una sola macchina in così poco tempo.

Concordo!
Forse si sarebbe dovuto passare ad un utilizzo di una navetta molto più piccola affiancandola , per i carichi utili, all’utilizzo di un vettore tradizionale.
Rimango dell’idea che sarebbe stato ottimo qualcosa come l’HERMES Europeo.

In questo sono daccordo con tutti e tre, se si fosse potuto scegliere anche io avrei puntato ad un lifting body come navetta per la LEO e un vettore heavy per i grossi carichi per i viaggi lunari.
Avrei però analizzato molto attentamente la questione di differenza pesi fra un LB e una capsula, se la seconda con le stesse capacità, fosse stata più leggera avrei scelto la capsula considerando anche che la maggior parte dei viaggi che Orion compirà saranno diretti verso la Luna e ogni kg può essere importante avrei ottimizzato tutto per i viaggi lunari cercando di rendere disponibile a bassi costi la stessa tecnologia anche per la LEO.
E non è detto che non sia quello che è stato fatto…

Credo sia una spiegazione plausibile del perchè alla NASA abbiano scelto una capsula.

Beh se aggiungi anche i tempi stretti di sviluppo… penso che il quadro sia completo per analizzare la situazione attuale…

Di fatto le uniche opzioni plausibili per un mezzo che deve andare sulla Luna sono LB e capsula.Da estimatore delle capsule, prima di entrare nel forum conoscevo poco i LB,ora ritengo che siano il passo successivo nell’evoluzione delle navicelle con equipaggio (almeno per quanto riguarda la Leo e la Luna).Però analizzando la situazione attuale la scelta “migliore” per vari fattori restano le capsule.