Il lavoro non conosce soste e Curiosity continua la sua preparazione, anzi potremmo dire che cresce come un nuovo nato, infatti nella clean room del JPL di Pasadena i tecnici al lavoro hanno installato il “collo” e la testa del Rover, il quale è così cresciuto in altezza raggiungendo i 2 metri d’altezza.
Sono stati installati i cablaggi e il sistema di raccordo mobile con la parte che conterrà le telecamere; questa dal canto suo contiene le telecamere utilizzate per la navigazione (NavCams), le camere stereo, a focale variabile che riprenderanno la superficie del Pianeta Rosso (MastCams), dotate uno zoom meccanico ottimizzate per riprendere immagini di oggetti ad una distanza di 1 km con una risoluzione di 10 cm per pixel e la cosi detta ChemCam uno strumento ad alta tecnologia che per mezzo di un raggio laser infrarosso, della potenza di 1 GW/cm2opportunamente indirizzato, vaporizza la roccia e con uno spettrometro associato che lavora fra tra 240 nm e 800 nm ne può studiare la composizione (effetto LIPS).
Attualmente le camere sono protette da una protezione speciale, di colore argento, solo più avanti si toglierà la protezione ed inizieranno test delle camere di Curiosity.
Allegato (credit NASA) uno schema del Rover Curiosity e
(Credit NASA/JPL-Caltech) la testa di Curiosity con le MastCam ricoperte dalla protezione, in rosso spicca la ChemCam
