Curriculum all'estero

Sono ormai mesi che mi informo su come poter realizzare un’esperienza all’estero. Il massimo per quanto mi riguarda sarebbe fare un anno di corso tipo master in una università americana ma ho visto le spese medie da sostenere e sono troppo proibitive per me. Allora sto pensando di trovare un lavoretto negli states, per migliorare la lingua e fare una buona esperienza (sempre a livello ingegneristico).
Ma diciamo che mi accontenterei anche dell’Inghilterra. Insomma sto cercando un qualche cosa per fare esperienza all’estero o negli USA o in UK per imparare bene l’inglese e fare curriculum senza spendere 20.000 euro per un anno.

Qualche esperienza personale?

Beh, vivendo e lavorando all’estero qualcosa posso dire :slight_smile:
Io consiglio caldamente la tesi all’estero. In molti posti la tesi diventa alla fin fine un lavoro, non pagato ovviamente, ma con la possibilità di ottenere buone borse di studio. E non ti focalizzare sull’inghilterra: io facendo la tesi a Stoccarda ho migliorato molto l’inglese e ho imparato lo spagnolo :wink:

Sconsiglio invece l’ERASMUS per fare corsi ed esami. Per esperienza (di amici, non mia) nella maggior parte dei casi è una bellissima esperienza personale, ma ti fa in pratica perdere un anno di università, perchè è sempre un casino farsi riconoscere gli esami, e dare gli esami in lingua (perchè la tesi la puoi fare in inglese, ma gli esami li dai nella lingua del paese dove vai). La tesi di permette di fare la stessa esperienza di un ERASMUS, ma facendolo anche tornare utile per la formazione professionale.

in quanto stoccarda è una nota località spagnola dove si parla inglese…

:slight_smile:

Ciao,

L’esperienza all’estero te la consiglio caldamente. Che sia 3 mesi, 1 anno, 10 anni, è sempre qualcosa da cui si impara. Io lavoro in Inghilterra da un po’, anche se non ho esperienza al di fuori dell’ambito accademico. Nel mio piccolo ti potrei consigliare magari di fare un PhD anzichè un master. Se riesci a trovarti una borsa di studio in una qualche università inglese, alla fine non spendi niente, anzi ci guadagni anche qualcosa (qui le borse di studio sono sicuramente più alte che in Italia, vai tranquillo…). Certo, un PhD è lungo e faticoso (almeno 3 anni), e magari la ricerca non ti interessa poi tanto, ma ha comunque i suoi vantaggi: 1) prima di tutto se riesci ad entrare in qualche dipartimento come si deve, hai un sacco di contatti con le industrie (sei un ingegnere, vero??); ad esempio ti potrei consigliare qui dove lavoro io (University of Surrey) il Surrey Space Centre, che è il centro dal quale è scaturito Surrey Satellites, ora parte di EADS… i contatti con le industrie non mancano, e di esperienza ne fai a iosa… 2) forse non in Italia, ma solitamente il PhD/dottorato di ricerca è valutato molto positivamente anche al di fuori dell’accademia. Avere un PhD è sicuramente un arma in più quando si cerca un lavoro al di fuori dell’Italia (…da noi purtroppo non conviene neanche la laurea, figuriamoci il dottorato…).

Naturalmente il discorso è valido anche per gli Stati Uniti e altri paesi…

i miei 2 cents… :slight_smile:

Ma il discorso di fare qualcosa prima di finire la specialistica? Cioè trovare un master o un lavoro con la sola triennale all’estero?

Questa è anche una possibilità. Ho un collega di Napoli che ha la tua età e lavora a Brema. Lui ha fatto solo la triennale e poi ha trovato lavoro…
Però io ti consiglierei di finire la specialistica. Ci sono alcune cose nella formazione che non riesci a sostituire con quello che impari al lavoro. Magari a breve termine non vedi il vantaggio di studiare due annni in più, ma a lungo termine secondo me ti può tornare utile.

Discorso diverso sarebbe un master, che poi è una specialistica fatta all’estero. Però significa andare due anni a vivere all’estero senza guadagnare una lira. Se te lo puoi permettere economicamente, allora è una buona cosa.

Ciao Vale,
la mia esperienza personale è stata una tesi negli Stati Uniti. Esperienza bellissima :grin:

E’ andata che io cercavo un argomento per la tesi e in quel periodo il DIp. di Ing. Aerospaziale del Polimi (ma anche quello di Torino) aveva aderito ad una iniziativa di scambio studenti in ambito tesi con altre sette dipartimenti di aerospaziale in altre università, di cui quattro negli States. Beh, ho colto l’occasione al volo (e devo ringraziare anche la prof. Finzi che mi ha scelto).
C’era in quella occasione una borsa di studio che, diciamo, ha coperte le spese di affitto e il volo. Così i miei per i sette mesi che son rimasto lì hanno speso più o meno lo stesso che spendevano ogni mese per farmi studiare a Milano. Nel caso degli States il problema è che NON puoi lavorare col visto da studente o di scambio culturale (J1). Io avevo quest’ultimo ad esempio.
Magari in UK non avresti questo problema.

Comunque l’esperienza è stata molto positiva. Non seguivo corsi ma ho scelto un argomento di tesi tra quelli propostimi da uno dei professori americani e ci ho lavorato su. Ancora ricordo con immenso piacere le ore passate nella biblioteca del campus alla ricerca di testi e pubblicazioni che mi aiutassero per la tesi. Era una tesi su una teoria di controllo automatico, la QFT, che il nostro prof. al Poli non ci aveva neanche spiegato. Era bello studiare da solo e cavarmela da solo. E poi il mio inglese in quei sette mesi è migliorato in maniera esagerata (io che avevo solo studiato francese alle medie ed alle superiori). E non posso negare che l’inglese mi sia servito per trovare poi lavoro in Germania.

Ci vuole un pizzico di fortuna a trovare l’occasione giusta ma se ti dai da fare vedrai che ne trarrai beneficio. Un’esperienza di vita, di studio e un modo per aprire la mente.