CYGNSS: la missione NASA per studiare gli uragani

Ciao Mauro, complimenti per l’articolo. Avrei una domanda da profano. Gli strumenti di CYGNSS riescono a penetrare nell’eyewall perché sono radar invece che dispositivi ottici, oppure per qualche altro motivo?

P.S.
Ragazzi del forum date il benvenuto al nostro nuovo articolista! :beer: (e fate un pensierino alla possibilità di collaborare anche voi)

Benvenuto Mauro e complimenti per l’articolo.

Grazie a tutti per i messaggi di benvenuto e per i complimenti!
Per rispondere alla domanda, a differenza dei satelliti attuali che utilizzano radar in banda X, il sistema CYGNSS utilizzerà radar in banda L (1.4 Ghz) che riescono a penetrare gli eyewalls

Complimenti a Mauro per l’articolo! Questa è una missione molto interessante.

Le microonde a frequenza più alta (bande X, Ka [Buzz?], Ku) sono diffratte e diffuse dalle gocce d’acqua, molto più che le frequenze più basse (banda L, 1-2 GHz).
Quindi, se si vuole vedere l’eco della superfice marina e analizzare la riflettività (che ha a che fare con il moto ondoso e quindi con la velocità del vento in superfice) bisogna usare un radar in banda L. Poi si osserva il “backscatter” ovvero il luccichìo della superfice marina quando un’onda radio la colpisce e ritorna all’osservatore.
Ma un radar del genere è complesso e richiede grossi satelliti (grante potenza di alimentazione). L’idea di CYGNSS è di avere satelliti passivi, che osservano la riflessione dei segnali GPS (che sono in banda L). I satelliti sono piccoli (27 kg) ed hanno una schiera di 12 antenne a spirale, che osserveranno i segnali GPS riflessi dalla superfice. Le antenne si vedono molto bene qui, durante un test in camera anecoica:

Info da http://earthobservatory.nasa.gov/blogs/fromthefield/2015/07/06/cygnss_helping_to_predict_hurricane_strength/

Grazie per i complimenti! E grazie anche per la spiegazione dettagliata sui radar usati da CYGNSS.
Concordo con te sul fatto che questa missione è veramente interessante