LOL, non mi ricordavo di questo, comunque suppongo che per ogni vettore potrebbe essere diverso.
Quanto riporta Giuseppe mi sembra plausibile, fatto sta che la rampa è stata ugualmente danneggiata.
Se guardi certi video sembra di vedere l’esplosione di un fuoco d’artificio con tanto di serpentine che si avvitano a spirale. Ciò significa che tutte le componenti delle strutture del lanciatore e della capsula sono deflagrate nei famigerati “mille pezzi”.
Mi sembra che quello sia quasi il meno, nel senso che era piuttosto semplice come equipaggiamento e anche molto piccolo e leggero, può darsi che riescano a metterne un’altro su un prossimo lancio… c’erano altri esperimenti, tra cui uno che avrebbe dovuto fare Samantha e che era piuttosto grosso (un esperimento ESA, non ASI)
Fanno prima a costruirne un’altra da un’altra parte, visto che lì sarà pieno di materiali tossici…
Ieri sera alle 22 ora italiana, a sei secondi dal distacco dalla torre di lancio della base di Wallops in virginia, un razzo Antares, trasportante un cargo Cygnus entrambi di Orbital Sciences e destinati al rifornimento della ISS sono esplosi, finendo in mille pezzi. Forse la causa del disastro sta nei l’obsolescenza dei motori di Antares, vecchi di 40 anni e di origine sovietica.
Aldrin è da fine pagina 2 che discutiamo dell’incidente. Sui motori e quant’altro. Scrivere un post stile agenzia e poi formulare conclusioni cosi categoriche non aggiunge nulla alla discussione. Anzi.
Esattamente. In questo caso è ancora peggio, perché non è solo un ritardo, quindi l’impatto non è circoscritto a poche settimane. Lungo tutto l’incremento vanno cancellate le attività relative agli esperimenti/equipaggiamenti che avrebbero dovuto arrivare a bordo con Cygnus e il tempo astronauta che si libera va riempito con qualcos’altro.
Ma “fortunatamente”, come ha detto NASA, abbiamo più cose da fare che tempo a disposizione. Quindi gli astronauti non rimarranno senza niente da fare, sicuramente ci sono un sacco di esperimenti che erano in coda e che adesso vengono messi nel piano delle attività
Direi proprio di no, neanche dei payload importanti. Può darsi che per qualche equipaggiamento per cui è prevista la sostituzione in orbita, ci fosse a terra piú di un esemplare. Ma questo perché ne potrebbe servire più di uno a bordo, non credo che facciano le cose doppie in caso di lancio fallito. Non avrebbe senso costruire due Flight Model (FM) per ogni cosa, vorrebbe dire raddoppiare i costi.
Però di sicuro per ogni FM c’è almeno un Engineering Model (EM) a terra. Quindi credo che la prima cosa sarà valutare se l’EM può essere upgradato a FM per essere mandato a bordo oppure se bisogna costruire un nuovo FM da zero, e se ci sono i soldi per farlo. Se gli sviluppatori dell’esperimento non hanno abbastanza fondi, in alcuni casi un lancio fallito può anche significare abbandonare il progetto
Grazie Fil0 e Buzz. Certo che se si iniziasse ad avere più strumentazioni create con stampanti 3D sarebbe più comodo fare copie e avere meno magazzino, si sa già quando porteranno stampanti 3D a bordo?[font=verdana]La tecnologia pare che sia pronta http://www.youtube.com/watch?v=8ex481nHY7k#ws
E ci sarebbe anche più spazio per portare carichi diversi.[/font]
Scusate l’OT, avevo letto da più parti che in realtà le stampanti 3D servono solo a produrre prototipi e non a produrre oggetti finiti che invece vanno lavorati con altri criteri. E qui invece? Per cosa le userebbero?
(Non riesco da molto ad ascoltare AstronautiCast per cronica mancanza di tempo … :help:)
Anche le stampanti 3D attualmente sulla ISS o in arrivo saranno dei dimostratori tecnologici, quindi produrranno solo oggetti di test e prototipi. Non sarà ancora un utilizzo operativo.