volante, terrestre o sottomarino, mi riferivo al fatto che nella cia fossero dei cretini e che qualcuno da una parte o dall’altra potesse ridere della cosa, il sequestrare/scoprire un mezzo ostile nel proprio territorio o al di fuori può far scoppiare una guerra, credo e spero che nessuno rida o prenda sotto gamba questo tipo di azioni.
Restando su Galileo, per spiegare qualcosa molto meglio di come posso fare io, Giovedì sera AstronautiCAST conterrà una intervista a Marco Falcone, Head of Galileo System Engineering ad ESA-ESTEC (Olanda)
Anche volendo, non ne so molto. Il comunicato di ESA (forse un po’ estorto dalla pubblicazione degli altri articoli) fa un punto della sitiuazione molto chiaro.
Interessante che dice che il RAFS di GIOVE-A è stato riattivato. Sarebbe interessante sapere quando. A quanto ne sapevo, GIOVE-A e GIOVE-B non sono più attivi (e non fanno parte della costellazione operativa, per cui non sono gestiti da qui).
[sub]Usual Disclaimer: my words are my own, I do not speak for the Galileo project.[/sub]
Ah, ecco, grazie Isa. Quindi sono proprio i maser passivi che danno la maggior parte dei problemi. Brutte bestie, i maser passivi… resta da capire perchè su Giove-B abbiano funzionato così bene. Ci ha lavorato anche gente dell’Inrim, magari provo a chiedere a qualche insider.
Non ho capito perchè tutti i paper dicono che sono della Spectracom. Credo che solo i rubidi siano svizzeri, loro hanno una bella tradizione in merito.
Si Marco ma come spieghiamo che pure quelli al rubidio danno problemi (3!)?. Un giallo.
Pensavo che quella degli orologi atomici fosse una tecnologia consolidata.
O magari sono gli americani con il D.A.R.P.A che stanno sabotando
La foto presenta due maser a idrogeno a sinistra, con relativo tubo per tenere il vuoto, e due rubidi in primo piano. Lo strumentino sul bordo del tavolo è un magnetometro.