Da "Oltre il cielo"

Scusate se intervengo in questa lunga , ma tutto sommato interessante discussione sui lost cosmonauts ma essendomi occupato del caso Majorana ritengo di avere un po’ di dimestichezza con i “ misteri “ .
Dunque ci sono due signori che sostengono di avere ascoltato delle conversazioni tra russi che erano nello spazio prima o immediatamente dopo Gagarin , mi domando :
Questi signori hanno precisato come , dove e quando hanno imparato il russo ? o chi è stato il madrelingua che gli ha tradotto le registrazioni ?
Questi signori nel loro libro perché non hanno messo un bel CD con tutte le loro registrazioni magari masterizzate ? mi risulta che per molti pezzi musicali degli anni 60 è stato fatto .
Il sottoscritto ha problemi alla vista ma ha un udito acutissimo e non sono il solo ad avere questa caratteristica mi sarebbe piaciuto un sacco ascoltare le registrazioni .
Cosa si può dire della direzionalità dell’antenna dei JC essenziale per distinguere un russo che parla dallo spazio da un russo che parla da un aereo ? e che possibilità avevano i JC di effettuare misure di frequenza con una precisione di una parte su centomila necessaria per utilizzare l’effetto Doppler per stimare la velocità a cui si muoveva il russo ?
A quell’epoca il mondo era pieno di radioamatori , oltre che in Italia , ce ne erano molti in Francia ,Spagna Germania Argentina , Brasile , Canada , Australia , Svezia , eccetera eccetera .
Ma questi russi non li ha sentiti nessuno ?
Non vorrei pensare che i JC siano degli imbroglioni però nelle trasmissioni piene di rumore , che può contenere uno spettro continuo di frequenze comprese quelle presenti in chi parla russo , può capitare di sentire voci umane o altri suoni a noi familiari .
Come può darsi che si trattasse di cosmonauti in allenamento su voli aerei in alta quota o di normali aerei .
Due parole su Ludmilla .
E’ un nome fascinoso , più di Valentina , quindi adatto ad una cosmonauta per ovvi motivi propagandistici . Volendo esercitare la fantasia , ricordandoci che stiamo appunto lavorando di fantasia ,non potrebbe essere stata la riserva della Tereskova ? o quella destinata ad andare in orbita sostituita dalla Tereskova per avere avuto un incidente in esercitazione ?
Concludo affermando che ancora oggi ci sarebbe bisogno di più Ludmille e Valentine vista la scarsissima presenza femminile tra le astronaute , le cosmonaute e anche in questo forum .

artemiit

Il problema è proprio questo, i fratelli JC (ed a quanto mi risulta anche I6DRZ Mario del Rosario, almeno fino ad adesso ma LOrlandi ci ha promesso novità a breve) non hanno mai fornito dettagli tecnici sufficienti ad un’analisi esaustiva di quello che dicono di avere ascoltato.
Anzi, proprio i fratelli a quei tempi opposero un netto rifiuto ai colleghi radioamatori che chiedevano di partecipare agli ascolti o più semplicemente le informazioni necessarie a ripetere le esperienze di ascolto in proprio.
Tale contrapposizione sfociò in accesi dibattiti condotti sulle pagine di quotidiani nazionali del tempo e mi raccontano alcuni colleghi radioamatori più anziani, terminò con la loro cacciata dall’Associazione Radioamatori Italiani.

Mi sono riguardato la puntata di Voyager, in particolar modo l’intervista iniziale, a cui ho accennato diverse volte, al giornalista.

Il suddetto si chiama FABRIZIO BOVI e credo sia giornalista per la rivista “VOLARE”.

Alcune battute di questa intevista:

-In che anno si è recato a Mosca?
  • Nel 1991

-Perchè questo viaggio?

-Fui invitato dall’allora capo del centro ricerche e sperimentazioni in Volo… (bla bla bla)… Fuoi invitato da lui come un occasione da non perdere!

-Come mai era così considerato negli ambienti aerospaziali sovietici?

-Un circostanza fortuita, ero stato testimone di un incidente in cui precipitò un caccia supersonico Su-27 allora sconosciuto in occidente.

-In quel viaggio ha avuto l’occasione di parlare con un personaggio particolare?(ma che cavolo di domanda e??)
… Ha avuto modo di conosciere una persona interessante??

  • La persona che più mi Colpì fu (non ho capito il nome), direttore del dipartimento ricerchè aerodinamiche… (bla bla bla)

-Quello che ha ascoltato ebbe poi un peso negli anni successivi??

-Francamente all inizio non me ne resi conto, ma più tardi compresi che quelle affermazioni di cui ero stato testimone avevano un profondo significato

-Avete parlato a lungo??

-Parlammo dietro una colonna nel salone del…(bla bla bla) e parlando mi rivelò delle cose interessanti

-Stando alle sue fonti quanti uomini sarebbero scomaprsi nello spazio senza che poi se ne fosse mai saputo nulla??

-è probabile che fossero più di 8 tra uomini e donne.

(poi va avanti ancora un pò descrivendo le sue emozioni…)

Potete candidamente leggere come in questa intevista il suddetto giornalista dice chiaramente di essere stato informato di cose ben precise specificando:
-Da chi ha avuto questo informazioni
-Dove le ha avute
-Quando le ha avute
-In che modo
-e addirittura che emozioni hanno suscitato in lui.

Quello che però manca sono:
Queste C***O di informazioni!!!

L’unica “Rivelazione” è il numero, che gira e rigira da qualche decennio, dei presunti cosmonauti morti, tra l’altro precedeuto da: “è probabile…”

Scusate ma questa non è un intevista ma una presa per i fondelli!

Conosco da tempo quel report, archipeppe.
Lo conosco da quando è apparso sulle pagine di Jp4 Mensile di Aeronautica n.1, gennaio 2000, riportato da P.Gianvanni nel suo bellissimo articolo “Un ricordo della guerra fredda”, redatto con particolare cura nel contenuto delle informazioni e nelle rappresentazioni iconografiche.
Però, come tu affermi, Alan G.James, dell’Ufficio Affari Europei del Dipartimento di Stato Americano, durante una visita al Comando della 36° Aerobrigata Interdizione Strategica di Gioia Del Colle, scrisse: “non ha ovviamente senso continuare a tenere segreta l’esistenza degli Jupiter e la loro localizzazione” nel rapporto datato 18 settembre 1961, ben 7 mesi dopo la consegna all’AM della postazione n°5 di Jupiter (la seconda, in ordine cronologico, avvenuta il 13 febbraio 1961, ipotetico sito missilistico da fotografare dal presunto cosmonautra nei giorni antecedenti la vera e propria consegna, ndr.) e ben dopo 3 mesi dalla consegna dell’ultima postazione, la n°10, avvenuta il 20 giugno 1961.

Certo, sarebbe meglio avere dichiarazioni giurate da parte dei fantasmi dei cosmonauti periti nello spazio. :wink:

…Questa è una tua opinione ;-)…

Erano interessate agli IRBM Jupiter schierati, dal marzo 1962 all’aprile 1963, in Turchia, più precisamente a Cigli, a nord di Izmir ??

Oppure allo schieramento di Thor della RAF, dal giugno 1959 all’agosto 1963, nell’East Anglia e nello Yorkshire ??

Ecco finalmente qualcosa di molto interessante… Ora mi si dirà che l’Associazione Radiomatori Italiani era un covo di pericolosi comunisti…

Salute e Latinum per tutti !

non ho queste pretese… ma andare in TV per raccontare delle cose precise e poi non farlo.
A meno che non ci voglia far credere che quel giorno a Mosca il tal tipo lo abbia chiamato dietro una colonna per dirgli:
“Forse abbiamo perso 8 cosmonauti…”

D’altra parte, nonostante sia risaputa la qualità infima della trasmissione, non penso proprio che gli sia stato imposto da loro di non dire nulla…

Io gli spedirei una bella Email…

tutte le risposte a queste domande si trovano nell’ultimo libro di fratelli JC.
Ovviamente le spiegazioni che danno si possono prendere per buone o meno, pero’ direi che il libro merita comunque di essere letto, vuoi per approfondire l’argomento, vuoi per rivivere un periodo entusiasmante dello sviluppo scientifico e sociale nel mondo ed in Italia (chi sapeva ad esempio che i due JC per alcuni mesi realizzarono una stazione televisiva via cavo operante in Torino “sotto il naso” di mamma Rai, all’epoca monopolista?)

Sono dappertutto!
Io dico che se mi lasciate mano libera posso risolvere il problema con delle perdite assolutamente accettabili: “I’m not saying we wouldn’t get our hair mussed, but I do say no more then ten to twenty million killed, tops. Depending on the breaks.” :bi:

Che i due fossero all’epoca degli ottimi sperimentatori non c’è nessun dubbio.
Ma non convalida automaticamente le loro affermazioni.

PS = io lo sapevo…

vero, verissimo (posso dire pero’ che le rende un pelino meno incredibili? :-#)
Al di la’ di questo, l’intento della mia risposta era di invogliare la gente la leggersi il libro (che, lo dico ancora una volta e poi basta, e’ davvero bello, restituisce l’entusiasmo dei protagonisti) prima di prendere posizione.
Dopodiche’, ci si informa, si legge il forum astronautico, che non fa mai male, e ci si fa una propria opinione! :wink:

Tra parentesi, io avevo proposto a Kru di farmi latore di una serie di domande “probanti” da sottoporre al Dr. Judica Cordiglia qui a Torino, ammesso che sia disponibile a fornire risposte. Mi sembrerebbe il modo migliore di affrontare la questione.

Mi pare di non essere il primo in questo forum ad evidenziare le debolezze del libro dei fratelli JC riguardo all’ipotesi dei lost cosmonauts , il che ovviamente non ne svaluta i lati positivi messi in evidenza anche dal nostro amministratore . Tanto per esercitarmi ho ascoltato sul sito dei fratelli , www.judicacordiglia.it un audio attribuito a Gagarin ed un audio attribuito alla cosmonauta perita .entrambi brevissimi
L’audio di Gagarin è il tipico audio astronautico di anni 60 : si sente in sottofondo un forte rumore su cui spicca la chiara e giovanile voce di un uomo che in tipico accento russo parla ovviamente in russo . le parole sono ben scandite e non ci sono momenti di silenzio prolungato . Non ho problemi a pensare che sia proprio Gagarin o qualche altro cosmonauta . Il secondo audio però e diverso . il rumore di fondo è molto più basso e sembra di sentire in esso delle voci maschili , molto deboli . ogni tanto si sente un forte suono che può essere una voce femminile ma di cui non si distinguono le singole parole , (e mi pare che anche questa caratteristica sia stata messa in rilievo da qualcun altro in questo forum ) e non si sente l’accento russo . Non si avvertono toni concitati o spaventati della donna e addirittura alla fine dell’audio si sente come un eco alla voce della donna come se essa si trovasse in una stanza di grandi dimensioni . Come diceva il grande Newton non faccio ipotesi , almeno per ora .
Per quanto riguarda il valore che possono avere le “ testimonianze “ come quella del giornalista Bovi riportata da Iceman una considerazione : anche il sottoscritto è stato a Mosca con un viaggio organizzato ( vi potrei dire pure l’agenzia per soddisfare chi vuole la precisione ) precisamente nell’agosto 2004 . Ero all’hotel Cosmos ( guarda che nome ! ) e la sera giravo per l’hotel da solo , nel senso che non mi vedeva nessun altro del gruppo con cui ero Potrei quindi raccontare di avere conosciuto una tal Ludmilla , figlia di uno dei segretari di Kordev , che mi ha detto di dovere il suo nome ad una cosmonauta morta mentre con il suo Mig 25 partito da un aeroporto vicino Baikonur stava compiendo manovra di addestramento alla quota di 30000 metri , metro più o metro meno , nell’ambito delle selezioni per scegliere la prima cosmonauta effettiva .Potrei anche affermare di aver saputo da Ludmilla che detto Mig era dotato di apparati simili a quelli della Vostok per permettere un miglior addestramento , comprese alcune macchine fotografiche e che i sovietici decisero di mantenere il segreto per evitare che il mondo sapesse che perfino due italiani erano in grado di spiarli .Potrei anche averla veramente incontrata e ascoltato da lei una bella favola ( quindi non sto dando del bugiardo a Bovi ) ma vi posso giurare che di Ludmille non ne ho mai conosciuta alcuna . Capisco che i partecipanti a questo forum , a cominciare dall’amministratore , sanno anche troppo bene che le chiacchiere non sono conoscenza ma dato che questo è un forum che chiunque può leggere ( ottima idea , cosi si diffonde cultura astronautica ) ogni tanto qualcosa del genere vale la pena di ricordarla .
Ovviamente nulla contro nessuno e poiché non amo le discussioni infinite tolgo il disturbo o come dicevano i cosmonauti , passo e chiudo

Se è per questo ti posso venire in aiuto io :sunglasses:

potresti iniziare con il chiedere le frequenze esatte, il modo di emissione ed il rapporto RS, relativi ad ogni registrazione eseguita, i dettagli tecnici delle apparecchiature usate per la ricezione: ricevitore (marca e modello), caratteristiche e schemi degli eventuali transverter usati, disegno e dimensioni delle antenne, i dettagli delle linee di trasmissione tra apparecchio ricevente ed antenna.
Sarebbe molto interessante anche sapere come facevano a puntare le antenne visto che non avevano (ovviamente) i dati orbitali degli oggetti che dovevano ascoltare; insomma mi piacerebbe sapere (ovviamente non con una descrizione generale, ma con i particolari) quale “procedura” usavano per realizzare i loro ascolti; ossia se prevedevano l’uso di array di antenne, come le usavano etc. etc.

Invito gli altri radioamatori del forum ad ampliare questa lista (ovviamente con domande tecnicamente fondate).

Se all’amministratore non piacesse questa piega “debunking” del topic, non c’è nessun problema, non mi offendo certo anche se penso che forse questo è l’unico modo per aggiungere veramente dei veri nuovi elementi alla questione.

A mio, personalissimo, avviso ritengo tu sia sulla strada giusta.
Dubito, però, che si riesca ad avere risposta alle tue domande…

mi sembra un ottimo inizio. Mi permetto tutavia di suggerire di leggersi i documenti dei JC prima di fare le domande, perche’ molte delle risposte son gia’ li’ (ad esempio come facevano a conoscere l’orbita, le dimensioni delle antenne, anche le apparecchiature usate sono descritte e fotografate nel loro ultimo libro). Insomma, se riuscite ad essere un po’ piu’ mirati… :wink:
Dopodiche’ io contattero’ il Dr. JC e gli chiedero’ se ha voglia e tempo di ricevermi. Certo che se dicesse di no, la cosa non deporrebbe a Suo favore (IMHO)!

Stavamo cercando di organizzare un’intervista con l’Admin e Mike, l’intento era proprio questo, quando ci saranno sviluppi faremo sapere :wink:

Continuando a sfogliare, nel numero 82 del 16 aprile 1961, ovvero pochissimi giorni dopo il volo di Gagarin, trovo un paginone con la storia di Ilyushin. Certo che praticamente al povero Yuri hanno sfrugugliato fin dall’inizio…

Se va bene dovrei avere novità anche io a breve…

…Se va bene…

ma dubito!