Danni ai guanti EMU durante le EVA

Non sono riuscito a trovare nessun commento recente al problema dei danni ai guanti delle EMU riscontrati ormai in diverse EVA.
Ho trovato solo questa immagine NASA che documenta il preoccupante problema. Non credevo fossero danni così rilevanti.
L’immagine è di una precedente missione.
Francamente credo che un controllo visivo degli astronauti durante una EVA dovrebbe scoprire il momento in cui si verifica il danno o almeno se è una usura graduale dovuta allo sfregamento sulle normali superfici metalliche.
Cosa ne pensate?

Senza alcun dubbio sono danni gravissimi, per una tuta spaziale e sicuramente dovrebbero ricercare con maggior attenzione la causa di questo; visto che ormai il problema si ripete troppo di frequente, durante una delle EVA un astronauta dovrebbe uscire all’esterno e concentrare maggiormente la sua attenzione sulle parti dove viene a contatto.
In primis bisognerebbe controllare meglio il modulo Quest, dato che da li hanno “origini” tutte le EVA e procedere con i controlli.
Sicuramente alla NASA stanno già procedendo a questi tipi di controlli però ancora senza risultato.

Bisognerebbe anche capire prima che iniziassero le ispezioni quali danni avevano i guanti, perchè è probabile che prima semplicemente non si era mai fatto caso a questo problema.
I danni sono tutti simili a quelli della foto che hai illustrato sopra, puoi trovare alcune foto negli execute package dei giorni scorsi.
Attualmente i guanti vengono ispezionati periodicamente durante le EVA dagli astronauti e in parte dai team di terra, e a seguito delle uscite viene eseguita una serie di fotografie da inviare a terra per validare o no i guanti per una successiva uscita.
La foto che hai inserito credo sia riferita ad uno dei due casi più importanti che sono accaduti, gli altri riguardano la delaminazione o la frammentazione dello strato in gomma superficiale.

Dal momento che resterei fortemente sorpreso di eventuali difetti di rifinitura dei maniglioni sparsi per tutta la ISS e usati dagli astronauti, non posso che pensare che la causa sia a) in eventuali superfici rese taglienti da impatti di micro meteoriti, oppure b) dall’uso di qualche utensile con qualche parte tagliente. :roll_eyes:

… oppure c) dal normale uso dei guanti in EVA e con i danni rilevati solo ora dalle ispezioni approfondite.

Io ritengo più credibile la prima proposta. Dai danni presenti sui guanti verrebbe da pensare che siano provocati da qualcosa di “sfilacciato”,come se toccassero una fune metallica lisa.
Bisognerebbe vedere se qualche parte della ISS “soffre” di tale problema.

Anche io ritengo che una delle cause possa essere dovuta agli impatti da micrometeoriti che renderebbero taglienti e/o abrasive certe parti della ISS come i maniglioni usati per gli spostamenti.

Però il numero degli impatti rilevati visivamente dagli astronauti non sono molti, ed il tipo di danno visibile nell’immagine sembra più un danno da usura, un’abrasione prolungata, che non un danno da un momentaneo sfregamento con una superficie tagliente.
Mi sembra strano anche che i guanti non siano stati testati simulando condizioni di normale usura e in modo prolungato. Perciò una usura dovuta ad un uso normale, anche intenso, credo potesse essere stata messa in conto ed anche di conseguenza rilevata.

Ho pensato allora ad un fenomeno che potrebbe essere una via di mezzo.
Se il numero degli impatti con particelle debris e/o micrometroriti sono in rapporto alle loro dimensioni, cioè meno frequenti quelli di grandi dimensioni, ci si potrebbe aspettare un elevato numero di microscopici impatti non facilmente rilevabili visivamente, ma tali da rendere abrasive o taglienti determinate superfici? :kissing_heart: :scream:

Pensandoci meglio, anche l’ipotesi di microimpatti sembra un poco banale; è impensabile che gran parte degli impatti avvenga sempre sui mancorrenti per eva. Sinceramente in testa mi frullano due ipotesi: A) la gomma, utilizzata per rivestire la parte interessata dei guanti, non è di materiale di prima scelta o non è stato applicato in modo corretto; B) qual’è quella parte o quell’elemento che , in ogni EVA, gli astronauti vanno ad attaccarsi.
viene logico pensare che , durante ogni EVA, gli astronauti percorrano sempre il medesimo tratto per raggiungere la zona di lavoro; in quel tratto deve esserci qualcosa che rovina i guanti.Tra questi io guarderei il modulo Quest, il destiny e il NODO 2.
Tali problemi si sono verificati anche nelle missioni precedenti, quando l’EVA veniva svolta sui moduli Russi?

Vero! Ma è esagerato pensare che il fenomeno possa riguardare tutte la superfici? :scream:

Sinceramente in testa mi frullano due ipotesi: A) la gomma, utilizzata per rivestire la parte interessata dei guanti, non è di materiale di prima scelta o non è stato applicato in modo corretto;

A vedere i guanti sembrerebbe infatti un danno su di un materiale poco resistente…
A tal proposito mi viene in mente il problema temperatura, che unito ad altri effetti potrebbe concorrere al deterioramento… :kissing_heart:
Ma ribadisco…possibile non abbiano fatto dei test a terra?

B) qual'è quella parte o quell'elemento che , in ogni EVA, gli astronauti vanno ad attaccarsi. viene logico pensare che , durante ogni EVA, gli astronauti percorrano sempre il medesimo tratto per raggiungere la zona di lavoro; in quel tratto deve esserci qualcosa che rovina i guanti.Tra questi io guarderei il modulo Quest, il destiny e il NODO 2. Tali problemi si sono verificati anche nelle missioni precedenti, quando l'EVA veniva svolta sui moduli Russi?
Ummmm....Bel quesito! Una risposta in tal senso aiuterebbe molto. Comunque mi sembra strano che passando in un determinato punto (tagliente o abrasivo) si verifichi un danno di tale tipo e così esteso. Sembra un guanto passato sulla carta vetra! :scream:

Qui parlano di un’indagine al microscopio dei guanti utilizzati nella EVA di STS-116 che ha rilevato fibre di tessuto tagliate e non abrase!
http://collectspace.com/ubb/Forum30/HTML/000521.html

Allego file PDF su “Orbital debris”, per mettere l’attenzione sulla pagina 3 dal titolo “International Space Station Hand Rail and Extravehicular
Activity Tool Impact Damage” dove si accenna al rilevamento di un impatto sul mancorrente dell’airlock della ISS (durante la missione STS-122).
Inoltre viene detto che il punto in questione è stato contrassegnato e reso evidente per scongiurare possibili danni ai guanti degli astronauti.

A me il file dà errore… :thinking:

Nel caso di Curbeam il problema fu individuato in un mancorrente della cargo bay del Discovery :thinking:

“The investigation pointed to a metal burr, less than a quarter inch tall, on a metal rod in Discovery’s payload bay as the most likely cause of the tear”

Cmq anche a me il file da errore …

Uffa sti piddieffe!!! :face_vomiting: danno sempre problemi…
Provo a cancellarlo e poi lo risalvo…

niente, nulla da fare…non si riesce a scaricare! Uffa!

scusate, ma…

qui non è che ci vuol la tecnologia per capire cos’è successo

è un danno comene a tutti i guanti di lavoro

quella è la parte più sollecitata a causa del pollice contrapposto, ed è facile immaginare che in quelle condizioni di lavoro dove si passa con rapidità da centinaia di grazi sotto zero a centinaia sopra, lo stress della gomma è fortissimo!
cioè, si vede benissimo che i danni maggiori sono li dove piegano le dita.
una qualunque plastica unita per incollaggio, fusione ecc, daje e daje, specialmente in quelle condizioni, cede!

generalmente un guanto da lavoro accellera l’usura quando viene a contatto con dei solventi ( ma non è questo il caso)

a tutt’oggi non ho mai dico MAI trovato un guanto di gomma, caucciù, latticce, ecc… che non abbia alla fine ceduto proprio nei punti di giuntura

I guanti EMU, e in particolare queste ultime versioni impiegati per attività extraveicolari sono rivestiti in Vectran, non una semplice “resina” ma fibra particola dalle caratteristi eccezionali, prima tra tutte, possiede una resistenza meccanica doppia rispetto al kevlar.
Le prestazioni di maggiore interesse che questa fibra presenta, sono:

* tenacità e modulo assai elevati;
* basso assorbimento di umidità;
* eccellente resistenza a molti agenti chimici;
* coefficiente di espansione termica modesto;
* alta resistenza dielettrica;
* alta resistenza al creep;
* alta resistenza all’abrasione , grazie alll’impiego di finissaggi;
* eccellente mantenimento delle proprietà meccaniche anche dopo esposizione a ripetuti cicli di temperatura;
* eccellenti caratteristiche di smorzamento delle vibrazioni;
* minima diffusione dei gas (come film). 

In particolare:

* il Vectran mantiene le sue caratteristiche meccaniche anche dopo trattamento con molti agenti chimici;
* il coefficiente di dilatazione termica della fibra, oltre ad essere molto contenuto è anche negativo e questo è di particolare interesse per la stabilità dimensionale dei compositi;
* il Vectran si caratterizza per un creep scarsisssimo, ovvero la deformazione della fibra sotto azione prolungata di un carico costante, è praticamente nulla.
* la resistenza all’abrasione è superiore a quella delle aramidiche-para, specie ai carichi più elevati, ma è inferiore a quella delle polietileniche ad alto peso molecolare. L’addizione alla fibra di speciali finissaggi migliora notevolmente la resistenza all’abrasione;
*[b] campioni di Vectran portati da temperatura ambiente a 120°C, tenuti a questa temperatura per 8 ore poi riportati alla temperatura iniziale per 30 cicli e poi misurati, non presentarono riduzione di tenacità. [/b]

Applicazioni del Vectran:

Il Vectran unisce in sé differenti caratteristiche e per questo differisce dalle altre principali classi di fibre HP caratterizzate da altissima tenacità.
Per questo le sue applicazioni prevalenti sono quelle dove, oltre alla resistenza meccanica, necessitano prestazioni che le altre classi di fibre non sono in grado di fornire o forniscono solo a livello più ridotto.
Tralasciando le applicazioni sportive, vi sono:

Indumenti protettivi: tute e guanti che si distinguono per notevolissima resistenza sia al taglio che all’aggressione chimica, e che non presentano né decadimenti delle caratteristiche di resistenza né variazioni della forma (per retrazione) anche dopo numerosi cicli di lavaggio.

Funi e cavi: tenacità, leggerezza, resistenza all’abrasione e assenza di creep sono le voci che permettono la produzione di articoli adatti ad impieghi critici nei settori militari, industriali e marini.

In definitiva, se vogliamo forzare il paragone, questi possono essere assimilati a “guanti di lavoro” ma molto, molto, molto speciali.
L’invecchiamento, l’alto numero di impieghi, lo stress, e sicuramente qualche agente “meccanico” hanno sicuramente comportato un decadimento delle prestazioni del guanto.
Concordo poi con te, quella zona è una delle più fortemente sollecitate in un guanto “normale”, figuriamoci in uno pressurizzato.

Interessante articolo Spacewalker! :clap:

Questo tuo approfondimento fa veramente pensare…
Si sa per quante EVA vengono usati i guanti?

Ho cercato di immaginare cosa accade durante un’EVA…
Siamo portati a pensare che in assenza di gravità un astronauta non possa trasmettere ai guanti forti sollecitazioni,
invece, se è vero che non c’è peso, la massa dell’astronauta c’è eccome!
Pensate ad astronauta che si sposta lungo la ISS trascinando la massa del proprio corpo per poi fermarsi.
Se lo sforzo avviene su una sola mano, la sollecitazione è concentrata in pratica in un singolo punto del guanto.
L’astronauta non avverte forti sollecitazioni sul palmo protetto che invece ci sono e forti… se poi sono ripetute, la cosa potrebbe essere sufficiente a fare il danno!

A parte riparare/sostituire i guanti danneggiati, non si potebbe introdurre per il futuro un sopra-guanto in materiale “povero”, nel senso che fornisca “solo” una protezione dall’abrasione in ambiente EV, salvaguardando la parte a tenuta stagna che starebbe “sotto”?
Penso che sia piu’ economico e veloce che non riprogettare tutto l’avambraccio delle tute… :thinking:

I sovraguanti che vengono utilizzati ora (o meglio prima dell’utilizzo dei nuovi guanti) sono esattamente come li descrivi… non così?

Si e no… :flushed:
Mi chiedevo se non si potrebbe indossare un ulteriore guanto sopra al sopra-guanto… :confused: