Definito piano di intervento per STS-122

Albyz ha ragione, non c’era modo di salvare il Columbia o il suo contenuto umano.
Non avevano neanche l’airlock per una eventuale EVA dato che era una missione “non ISS”.
Considera inoltre che le misure di sicurezza attuali obbligano a creare una procedura particolare di salvataggio per l’ultima missione “non ISS”, vedi STS-400.

Nel dopo Columbia se ne sono sentite di tutti i colori, ma purtroppo il destino dei 7 a bordo si è stabilito definitivamente durante la fase di ascesa del lancio.

Quoto sia Albyz che Monzi.
Tuttal’più alla NASA si può recriminare solo un atteggiamento molto ottuso del tipo “sto-attaccato-alle-procedure-così-non-rischio-il-culo” perché fino a quel momento la casistica di questi incidenti non aveva provocato danni fatali.

Nessuno si è posto la domanda “è grave?” solo perché erano tutti molto consapevoli della risposta “non c’è nulla che si possa fare…”.
Non era possibile lanciare un secondo Shuttle in tempo, non era possibile portare il Columbia sulla ISS, non era nemmeno possibile fare un’EVA di controllo perché non era stata installata la camera di decompressione (Airlock) a causa della presenza del Double SpaceHab nella Cargo Bay.

Vi devo contraddire tutti quanti perchè, come è ben risaputo, il Columbia era l’unico Shuttle non munito di compartimento per il docking ma ,era comunque munito della camera di compensazione presente al suo interno.
Se riguardate le foto della missione potrete vedere come nel piano inferiore, dove c’è il bagno per intenderci, c’era la camera di compensazione .
Sono solo gli altri Shuttle che non l’hanno più all’interno della cabina ma posta all’esterno nella stiva.
per quanto riguarda quello detto da Albyz, basterebbe che andasse a rivedere i giornali di quel periodo per trovare una foto sbiadita che faceva vedere lo shuttle ripreso in orbita dal satellite militare; se ne parlò tanto della possibilità di “arrangiare” un eva e di mandare i due astronauti all’esterno per controllare il possibile danno , anche se con procedure un poco rischiose.
Si decise poi di non fare l’eva perchè sottovalutato il danno.
Dovreste rileggervi il rapporto della commissione d’inchiesta dopo l’incidente.
Appena la recupero, vi posto l’immagine in questione.

Ecco la famosa foto di cui parlavo.

Peccato ci fosse collegato lo SpaceHab…

Ma che dici?! Della EVA non se ne è MAI e ripeto MAI parlato durante la missione, sono tutte cose emerse con l’inchiesta successiva all’incidente!!
Penso che spaceflightnow sia una fonte autorevole, ti invito allora a trovarmi una sola notizia che parli del possibile danno PRIMA della tragedia e/o un accenno, minimo, mi basta la parola “EVA”, per una possibile passeggiata durante la cronaca dei 16 giorni di missione:
http://spaceflightnow.com/shuttle/sts107/
E per quanto riguarda l’immagine… innanzitutto non è stata ripresa da un satellite ma dalla Air Force Optical Range della Kirtland Air Force Base in New Mexico, secondo, l’immagine è stata ripresa 60 e ripeto SESSANTA secondi prima della distruzione del Columbia, quindi dire che si aveva in mano questa immagine e si sia accantonata facendo finta di nulla, mi pare sia l’ennesima affermazione errata di tutto il discorso, tanto che è arrivata nelle mani NASA solo il 3 Febbraio…
http://spaceflightnow.com/shuttle/sts107/030207briefing/
http://spaceflightnow.com/shuttle/sts107/030207avweek/

Forse sei tu che dovresti rileggerti tutto il CAIB prima di sparare a zero su chi ha nelle mani la vita degli astronauti…

Anch’io ricordavo fosse un’immagine del rientro. Infatti i video del rientro (si possono trovare sia sul sito NASA che sul più popolano YouTube) mostrano la medesima poco prima della distruzione dello shuttle…

Infatti quell’immagine è entrata a far parte del CAIB come testimonianza che l’ala sx si stava letteralmente consumando con l’attrito dell’interfaccia di rientro: si nota chiaramente la traccia scura su quel lato.
Inoltre mentre è in orbita lo Shuttle non lascia scie…

Appoggio totalmente quanto detto da Albyz. L’unica “leggerezza” che fu commessa, se vogliamo, riguardò la netta sottostima dei danni provocati dall’impatto. Per quanto riguarda l’EVA non ci fu mai nessuna discussione se effettuarla o meno. Gli astronauti furono informati dell’impatto avvenuto al lancio e che questo non poteva avere creato alcun danno preoccupante. Per cui si proseguì con la missione nominale. Tengo a precisare che tutte le missioni STS hanno la possibilità di effettuare EVA, anche la STS 107 ce l’aveva. Si tratta di una misura di sicurezza nel caso i portelloni della stiva non si chiudano al termine della missione. In questo caso gli astronauti sono addestrati per richiuderli manualmente, tramite appunto una EVA.

Accidenti Albyz, guai a chi ti contraddice, eh?

Se questa fosse una provocazione o un appunto, direi che in questa discussione contano i fatti. Ed i fatti penso stiano risultando chiari a tutti…:wink:
Stiamo sereni ragazzi :stuck_out_tongue_winking_eye:

Credo che il tono di Albyz sia “deciso” non per ragioni personali nei confronti di Topopesto, ma perche’ è fastidioso leggere delle cose (che Topopesto puo’ aver detto in buonafede) apertamente contro la realtà storica e che risultano denigratorie nei confronti di chi aveva da prendere le decisioni all’epoca.

I “guai” sono per la versione sbagliata della storia,dal mio punto di vista, non per Topopesto, del quale difendo il diritto ad essere nel torto :slight_smile:

Keep postin’ :slight_smile:

Grazie ad AJ e a Mike che sono riusciti a cogliere il senso dei post, non è assolutamente una questione personale e/o un voler “assalire” chi dice delle inesattezze, ci mancherebbe… non sono il detentore della verità assoluta o dell’onniscienza ma è una cosa piuttosto brutta basare delle critiche, a mio parere decisamente pesanti, su fatti non veri e con nessun fondamento e spacciati come certezza incontrovertibile… tutto qui, e mi scuso se i toni sono sembrati troppo “decisi” :wink:

Ho sicuramente sbagliato in merito alla foto da me postata e comunque, come da me detto, esistono delle foto fatte quattro giorni prima del suo rientro, che ritraggono lo Shuttle Columbia in orbita.
Che siano state prese da un satellite in obita o da qualsiasi altro apparecchio, stà di fatto che proprio da quelle foto era stato notato il danno e dato avviso alla NASA.
Che poi i tecnici abbiano valutato che il danno non era così grave e che si poteva rientrare,sta ad indicare un loro errore di valutazione che ha portato alla morte dell’intero equipaggio.
Per quanto riguarda la presenza di un airlock, come già detto da COLUMBIA 1, basta guardare la foto presente sul Press kit della missione (pag. 8), per vedere effettivamente la sua presenza.
Che fosse installato fuori o dentro la cabina, stà di fatto che sarebbe stato possibile effettuare un EVA ed ispezionare il danno.
Da parte mia ritengo che i tecnici NASA abbiano sottovalutato il danno ; come si puಠben vedere ora, dopo aver perso un’altro equipaggio, per ogni piccola cosa preferiscono assicurarsi che tutto sia OK piuttosto che rischiare.
Peccato che questo non sia stato fatto prima.
Per quel che riguarda il resto, pur se non sono molto certo, mi devo ricredere visto le affermazioni della maggioranza.

ps: Come detto da AJ e MIKE, sto a precisare che tutte queste discussioni non hanno niente di personale verso ALBYZ, ma sono solo la mia linea di pensiero.

No, ma non è neanche così… quella foto mostra tutto tranne un possibile danno, tu riesci a vedere qualche danno?
Ancora, non è una foto da satellite ma dalla stazione di tracking di Maui (c’è scritto), e alla NASA non è MAI arrivato nessun allarme prima dell’incidente di un possibile danno e i tecnici non hanno valutato mai nulla, semplicemente perchè non ci si è mai neanche posti il problema se ci potesse essere un danno.
La causa è stata scoperta solo dopo la tragedia riesaminando i video del lancio, tant’è vero che uno dei punti più “caldi” del CAIB è stato proprio l’appunto che ci fu una mail di segnalazione del possibile inconveniente al lancio ma questa non arrivò mai ai diretti interessati perchè proveniente da un “semplice” tecnico ai livelli più bassi… e proprio per questo non ci furono decisioni prese da nessuno… perchè l’intera missione è trascorsa senza che nessuno avesse la più pallida idea di quello che fosse avvenuto al lancio.
In definitiva, non ci fu nessuna valutazione del danno, nessuna immagine è stata fornita alla NASA durante la missione che evidenziasse il danno e nessuna decisione fu neanche discussa riguardo a danni, EVA o al semplice impatto del lancio…
Tutto questo è uscito solo DOPO, con l’inchiesta sull’incidente…

Infatti la serie di foto di cui fa parte quella che hai inserito sono state diffuse solo alla fine di febbraio 2003 e mostrano il Columbia sempre dalla stessa angolazione.
E’ quindi evidente che il bordo d’attacco dell’ala sx, prima del carrello, non è mai visibile.
Non è quindi possibile vedere un eventuale danno.
Nessuno ha mai visto nessuna immagine del danno all’ala.
Tant’è che ci sono ipotesi complottiste anche per quello: attentati, fulmini d’alta quota, ecc. ecc.

Bisogna fare una distinzione netta fra le cose dette dopo (e ne sono state dette una quantità spropositata, soprattutto bestialità inventate di sana pianta dai giornalisti!) e quelle dette prima, che sono state praticamente nulle.
Il Rapporto del CAIB è un malloppazzo di migliaia di pagine in cui hanno analizzato la situazione fin nei minimi dettagli e sono giunti ad una soluzione del mistero che è totalmente plausibile, creando anche un elenco di migliorie che, come ho sempre detto, non capisco come alla Nasa non ci avessero pensato prima.

Come ultima “prova”, ecco i giorni del rilascio delle fotografie in questione, le foto sono arrivate nelle “mani” della NASA a metà febbraio 2003 e pubblicate gli ultimi giorni di quel mese…
http://www.spaceref.ca/news/viewsr.html?pid=8128
http://spaceflightnow.com/shuttle/sts107/030225amos/visible.html
http://spaceflightnow.com/shuttle/sts107/030225amos/ir.html

E questo è quello che dice il CAIB a proposito:
“3.5 ON-ORBIT DEBRIS SEPARATION –
THE “FLIGHT DAY 2” OBJECT
Immediately after the accident, Air Force Space Command began an in-depth review of its Space Surveillance Network data to determine if there were any detectable anomalies during the STS-107 mission. A review of the data resulted in no information regarding damage to the Orbiter. However, Air Force processing of Space Surveillance Network data yielded 3,180 separate radar or optical observations of the Orbiter from radar sites at Eglin, Beale, and Kirtland Air Force Bases, Cape Cod Air Force Station, the Air Force Space Commandʼs Maui Space Surveillance System in Hawaii, and the Navy Space Surveillance System. These observations, examined after the accident, showed a small object in orbit with Columbia.”

Oopss… scusa Monzi per il doppione… :flushed:

altrimenti a quest’ora la Nasa non farebbe volare Shuttle alcuno,
essendo in tribunale con cause milionarie e ferma con commissione d’inchiesta federale…

-omicidio colposo
-negligenza

Attenzione, quando si discute a posteriori su un argomento occorre prestare massima attenzione
alle date, tutti i dati portati da topopesto sono pervenuti alla Nasa solo dopo la tragedia, ciò non
toglie che la NASA abbia SOTTOVALUTATO ENORMEMENTE il danno al decollo
.

Non il danno specifico ma i possibili danni, visto che la NASA (intesa come insieme di persone/commissioni e ruoli) non aveva la minima idea si fosse verificato alcunchè durante il lancio… almeno fino al 1° febbraio 2003…

si quello intendo, nel senso che loro erano “abituati” al fatto che tutto andasse “bene”
e quindi anche se avessero visto che simili distacchi di foam si fossero verificati avrebbero
fatto una statistica delle precedenti missioni e probabilmente avrebbero lasciato (erroneamente)
correre.