Su di una rivista ho letto un trafiletto che parlava di una banca dei semi mondiale alle Svalbard istituita per preservare i semi in caso di catastrofe mondiale.
Incuriosito ho fatto una ricerca sul web e guarda caso su Wikipedia ho trovato spiegato quello che cercavo ed anche il link allo Svalbard Global Seed Vault.
La cosa mi lascia un poco perplesso, costi elevati, dubbia protezione a seconda del tipo di catastrofe, raffreddamento naturale insufficiente per lo scopo, supportato da impianto a carbone…
Oltre all’inquietudine da day after che aleggia!
Foto del 26.02.2008 di Mari Tefre / Svalbard Global Seed Vault.
Sarebbe ora di cominciare a conservare per benino il genoma di tutte le specie animali e vegetali che stanno sparendo.
Magari in forma digitale, se i costi scendono un po’…
Per il genoma è una buona idea, occupano poco posto e possono essere stivati in enorme varietà!
Mi chiedo però se in caso di catastrofe globale i sopravvissuti siano in grado di raggiungere la località e di riuscire ad utilizzarli prima che si deteriorino.
E’ per questo che (costi a parte) sarebbe meglio una bella serie di dvd con tutti il genoma bello e trascritto.
Poi se ne potrebbero fare N copie sparse per il mondo.
Chissa’ cosa puo’ costare mappare fino all’ultimo nucleotide un’orchidea…
Magari Quaoar e/o Falloppio cu possono aiutare.