Divulgazione scientifica e preparazione scolastica

E’ un pò un “controsenso” del mondo di oggi. A vederci dal di fuori sembreremmo una cultura molto scientifica, abbiamo fatto passi da gigante in molti campi, pensate soprattutto all’elettronica che ormai è in ogni aspetto della vita di tutti i giorni. Invece è quasi il contrario, la maggioranza della gente non conosce un’ H di come funzionano (o del principio su cui si basano) tutti i nostri gingilli, e sembra che il cellulare sia “magico”.
Anzi quando c’è da demonizzare la tecnologia, proprio perché sconosciuta e mistica, la maggioranza delle persone non perde tempo. Siamo arrivati a un punto dove la tecnologia e la scienza sono in mano a una “casta” di sacerdoti da cui ci facciamo guidare (qualcuno ricorda la Prima Fondazione?).
E’ per questo che i TG e i giornali sparano molte “boiate” su qualsiasi argomento scientifico, tanto il 95% delle persone non sa di cosa si sta parlando, nemmeno dei principi base (qualche mese fa al TG hanno detto che un corpo cade sempre con la stessa VELOCITA’, indipendente dalla massa, di 9.81 METRI AL SECONDO!).
E’ solo in Italia o è così in tutto il mondo?

Andando un po’ off-topic, ma rispondendo agli ultimi interventi, penso che nel nostro paese la cultura scientifica di base sia a livelli agghiaccianti. Questo non per mistificare il nostro sistema scolastico, che non è da buttare, ma per rilevare come gli insegnamenti matematico/scientifici siano relegati in secondo piano rispetto all’italiano e alle altre materie umanistiche… Questo si riflette con le scelte degli studenti al di fuori dei licei, sia perchè nessuno inculca loro l’amore per la scienza e lo “scoprire”, sia perchè per la maggior parte la fisica e la matematica vengono verificate spesso “a memoria” ed a compartimenti stagni… Ecco perchè quelli che scelgono economia, scienze dell’educazione (nuova moda), giurisprudenza sono la maggior parte… Questo non per mistificare chi sceglie in coscienza una facoltà umanistica, sia chiaro!!
Il tutto ha portato e porta ad una somma ignoranza scientifica, che si riflette anche nei giornalisti, che presentano le notizie in forma di pillole per sorprendere l’ascoltatore, quasi come se la scienza fosse qualcosa di soprannaturale…
Secondo me dei rimedi inevitabili sono l’aumento delle ore dedicate alle materie scientifiche dalla scuola primaria alla secondaria, migliorandone soprattutto la qualità dove questa sia scadente, e poi sensibilizzare tutti gli interessati verso la scienza in senso lato, come in parte sta facendo questo forum :smiley: :smiley: cosi che gli iscritti a facoltà scientifiche non siano solo in cina e india…

Mi scuso per andare off-topic, ma questo discorso mi sta molto a cuore. Provengo da un liceo scientifico, e vi posso assicurare che ho fatto molto più di letteratura italiana (tantissimaaaa) e latina, storia e filosofia, che non matematica e fisica, chimica e biologia. Senza nulla togliere alle materie umanistiche, ma i miei interessi sono altri. Credo fermamente che un Liceo debba dare una preparazione vasta in ogni campo, ma ci credete che in matematica erano MOLTO più avanti dei miei compagni di università che venivano dall’ITIS?

Mi scuso per l’off topic.

Raga, la discussione va benissimo.
Ho semplicemente creato un thread apposito dove potete sbizzarrirvi, ma in un forum IT. :smiley:
Buona continuazione.

Sono d’accordo con ArTaX. Anch’io provengo da un Liceo scientifico, e non ho difficoltà a segnalare come le ore destinate a fisica e chimica siano veramente poche rispetto alle materie umanistiche. La scelta di togliere il latino è troppo drastica e non la condivido, anche perchè fornisce un valido metodo di studio, ma per chi continua dopo il liceo in una facoltà non scientifica, dovrà mantenere quelle basi scientifiche che un liceo così chiamato “dovrebbe” fornire…
Quindi l’unica strada è una diminuzione del monte ore per italiano e latino (direi -20% ciasuno) e l’aumento delle ore di fisica e chimica (ma ci sta anche matematica), magari aumentando le ore globali della settimana …
I giapponesi fanno vacanza 15 giorni l’anno, i cinesi sanno solo cos’è il 1 maggio e noi italiani ci facciamo il sabato corto, il pomeriggio a casa, carnevale, festa di qui ponte di la, estate 3 mesi… ALLORA bisogna svegliarsi, ci vuole un po’ si Stakanovismo!

La crisi formativa a livello matematico-scientifico è sentita anche negli States.
Penso al proposito che tutti saprete come uno dei “doveri” degli astronauti NASA sia proprio quello di tenere conferenze nelle scuole di ogni ordine e grado per stimolare iscrizioni alle scuole superiori e alle facoltà di tipo scientifico.
La NASA poi, oltre a tonnellate di materiale promozionale, si sovvenziona ben DUE canali tematici satellitari, quelli che fanno saltare tutti noi appassionati sulla sedia ad ogni lancio :frowning:

Per quanto riguarda l’Italia credo che molta parte del corposo programma letterario sia dovuto alla nostra Storia e alla ricchezza della nostra letteratura, che pochi altri paesi condividono.
D’altra parte devo dire che basterebbe diversificare ancor meglio i licei scientifici da quelli classici, lasciando ai primi una netta preponderanza nelle materie matematiche e scientifiche, ed ai secondi il giusto approfondimento nel campo della letteratura e delle lingue classiche dell’antichità.

Non voglio nemmeno accennare nulla poi sulla totale assenza di una politica di PR dell’ASI e degli altri enti legati al mondo aerospaziale. Sarebbe come sparare sulla croce rossa. Speriamo che qualcosa cambi presto.

E per fortuna ci siete voi amici di ForumAstronautico.it. :wink:

Per quanto riguarda l'Italia credo che molta parte del corposo programma letterario sia dovuto alla nostra Storia e alla ricchezza della nostra letteratura, che pochi altri paesi condividono.

Vero, il “problema” è nella nostra tradizione umanistica e letteraria, condivido anche l’idea che ci sarebbe bisogno di più separazione fra indirizzi umanistici e indirizzi tecnico-scientifici almeno nell’ultimo triennio delle superiori, ma credete che sia possibile un cambiamento del genere? io penso che se mai un governo, di destra o sinistra, non sto facendo discorsi politici, pensasse di attuare modifiche di questo genere, la stampa con quali titolo verrebbe fuori? “Via l’italiano dalle scuole”, “Con la riforma Dante sarà una scelta” oppure “Il paese di Manzoni e Pascoli abolisce l’insegnamento obbligatorio della lingua italiana”… e quindi come al solito finirebbe a tarallucci e vino… oppure all’italiana che è la stessa cosa…
In fondo se chiedete ad uno scrittore oppure ad un professore umanistico come è composto un atomo, lui, può non saperlo, ma se chiedete ad un fisico chi ha scritto “A Silvia”, e non lo sa, è considerato ignorante…

Condivido il vostro pensiero,anch’io ho fatto il Liceo ed il 70% delle ore di studio erano dedicate ad italiano e latino storia e filosofia,tanto che spesso (pur amando alcuni aspetti di filosofia) mi pento di nn aver fatto l’ITIS

Non voglio nemmeno accennare nulla poi sulla totale assenza di una politica di PR dell'ASI e degli altri enti legati al mondo aerospaziale. Sarebbe come sparare sulla croce rossa. Speriamo che qualcosa cambi presto.

E per fortuna ci siete voi amici di ForumAstronautico.it. :wink:

Posso solo dire una cosa: Q U O T O.
In ambito divulgazione, presenza e diffusione di informazioni, siamo dietro anni anni luce rispetto agli americani. Eppure basterebbe così poco … spendendo sapientemente e occulatamente i soldini che anche noi mettiamo a disposizione pagando le tasse …

Cito dal libro di Enrico Bellone, La scienza negata. Il caso italiano (Codice edizioni, 2005):

...il 1911 aveva visto l'acuirsi di una ruvida controversia tra il matematico Federigo Enriques e Benedetto Croce su un tema che ancora oggi e` ben vivo per gli italiani. Il tema era, grosso modo, relativo alla valenza culturale delle ricerche scientifiche. Croce sconfisse Enriques sostenendo che solo le menti universali o profonde potevano davvero accedere alla cultura -- ovvero, alla filosofia e alla storia -- e che, invece, agli "ingegni minuti" si poteva concedere d'interessarsi all'aritmetica o alla botanica. Ed era lo stesso Croce, molti anni piu` tardi, a rivelare che "le scienze naturali e le discipline matematiche, di buona grazia hanno ceduto alla filosofia il privilegio della verita`, ed esse rassegnatamente, o addirittura sorridendo, confessano che i loro concetti sono concetti di comodo e di pratica utilita`, che non hanno niente da vedere con la meditazione del vero".

In Italia si puo camminare a testa alta vantandosi di non capire nulla di matematica, pero guai a non sapere qualcosa di latino.

Il progetto PISA 2000 dell’OCSE ha rilevato che “il livello raggiunto [nell’educazione scientifica] dalla media degli studenti italiani è significativamente inferiore alla media dei paesi dell’OCSE”, con una precisazione:

Non si tratta quindi di mancanza di conoscenze di base (che come abbiamo detto erano in gran parte abbastanza elementari e coperte dal curricolo della scuola media) o di mancanza di abitudine ai test (anzi nelle risposte a scelta multipla le medie si avvicinano a quelle internazionali), ma di difficoltà ad applicare le conoscenze scientifiche a situazioni concrete unite ad una mancanza di abitudine (e di esercizio) ad esprimere ed argomentare la propria opinione utilizzando concetti e processi scientifici.

[…]

Insomma gli studenti italiani rispondono bene alle domande ‘facili’, quelle che corrispondono al primo livello della scala, rispondono male o non rispondono via via che le domande si fanno più complesse ed articolate, richiedono di leggere e confrontare due o più grafici e/o tabelle, e di utilizzare le loro conoscenze per affrontare e giustificare situazioni specifiche e concrete.