Docking in GEO per estendere la vita operativa di un satellite

Non ero al corrente dello sviluppo di questo Mission Extension Vehicle di Northrop Grumman.

Questo “satellite” ha effettuato un docking in GEO con un satellite di Intelsat che era quasi a fine vita operativa per via del propellente, e si prenderà cura di tutte le manovre propulsive allungando così la vita operativa di 5 anni.

Questo era il primo dimostratore, sarebbe davvero una cosa interessante se diventasse routine :hushed:

Mi piacerebbe sapere meglio come funziona l’interfaccia meccanica, di cui l’articolo parla così:

(e via con le battute e i doppi sensi :grin:)

Sì, sarebbe proprio bello vedere un approfondimento su questo argomento…

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Teaser e cliffhanger… :smile:

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Nuovo articolo di Rudy Bidoggia pubblicato su AstronautiNEWS.it

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È stato sicuramente un enorme first per Northrop Grumman.

Tra le tante cose MEV-1 ci ha regalato anche le prime immagini di un satellite GEO con la Terra sullo sfondo (da anche un idea di quanto già piccola sia la Terra dall’orbita Geostazionaria). Oltre al lato “poetico”, per la prima volta gli ingegneri possono analizzare cosa accade ai materiali di un satellite esposto per quasi 2 decenni all ambiente spaziale.

Potrebbe effettivamente aprire un nuovo segmento.
Pagare NGIS una manciata di milioni per estendere la vita di un satellite invece che spendere diverse centinaia di milioni per uno nuovo può essere un opzione gradita alle compagnie satellitari. E sarebbero altri lanci per OmegA.
Mi piace come NGIS si stia costruendo un mondo “in house” che spazia dalla costruzione di vettori e satelliti, a veicoli cargo e ora satelliti “riparatori”. Il prossimo MEV parte con un Ariane 5.

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Il satellite Intelsat interessato è tornato pienamente operativo, dopo l’intervento del MEV

Bello questo tweet con animazione in sincro con le immagini dell’approccio.

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Paradossalmente il satellite Intelsat 901 fu approcciato da un “misterioso” satellite russo nel 2015.

Ironico il fatto che ora sia stato rimesso in carreggiata da un satellite lanciato da Baikonur

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Ne aveva parlato Nonno Apollo.

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5 anni solo il 30-40% della vita prevista di un satellite di telecomunicazioni GSO/GEO.
Dal punto di vista del mercato delle telecomunicazioni, questo è un game changer.
I grossi (e piccoli) dovranno rincorrere NGIS su questo nuovo mercato.

Anche il mercato dello Spazio sta evolvendo in maniera più eco-logica (dai lanciatori ai payload).

In realtà questo è tutto da vedere, per via della velocità con cui avanza la tecnologia delle telecomunicazioni. Estendi la vita operativa di 5 anni, ma vuol dire che hai per altri 5 anni un satellite obsoleto vecchio di 10 anni mentre la concorrenza mette su qualcosa che trasmette dieci volte più dati.

Insomma, dal punto di vista “spaziale” è qualcosa di fighissimo, ma è da capire se dal punto di vista del mercato delle telecomunicazioni satellitari sia davvero un grande vantaggio.

E in effetti Intelsat finora è l’unico cliente…

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Adesso non ricordo quale satellite GEO (uno degli ultimi che é svampato) era operativo anche se obsoleto, per una nazione sudamericana che non necessitava di una funzionalità piena (o comunque usati come backup).

Imho ci sta pienamente come fetta di mercato appetibile, anche se pensiamo a satelliti scientifici/survey.

Un’evoluzione del concetto potrebbe essere rendere modulari i satelliti…
Se il carico utile può "reggere per decenni, anche come utilità, un modulo propulsore che si sgancia all’esaurimento del propellente e viene sostituito da uno carico estenderebbe la vita utile potenzialmente all’infinito …

Intelsat 901 ha 19 anni, era stato progettato per 13 anni di vita operativa, quindi è già 6 anni oltre la sua prestazione lavorativa. Con questo ‘zainetto’ arriverà a 24 di vita operativa.

Certo, magari tra 5 anni velocità e ampiezza del servizio saranno talmente obsoleti da non valer più la pena di gestire il satellite.

Però, senza il MEV Intelsat avrebbe dovuto oggi rimpiazzare il satellite con uno nuovo di zecca, con relativi costi di sviluppo costruzione e lancio. Una differenza di prezzo non indifferente.
(si lo so che lo ha già fatto ugualmente, ma è un esempio)

Il game changer per me è la possibilità attuale di NG di offrire ai clienti un pacchetto del tipo:

  • satellite telecom
  • backup solution su qualsiasi malfunzionamento di controllo assetto e propulsione (risolvibile con il MEV)
  • possibilità di ‘spostare’ i satelliti in orbite diverse a seconda delle richieste del cliente nel caso dovesse cambiare lo scenario commerciale
  • prolungamento della vita utile a richiesta con costo competitivo rispetto al rimpiazzo completo del satellite
  • risparmio sui costi assicurativi
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Nuovo articolo di Luca Frigerio pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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