Domanda tecnico-teorica

Secondo voi a prescindere da come effettivamente è fatto uno Shuttle reale, e quindi facendo finta che l’avionica fosse stata messa da un’altra parte, sarebbe stato possibile mettere una porta docking sotto il “naso” del medesimo, ovverosia nella zona cerchiata di rosso?

Per capirsi, mi interesserebbe sapere se sarebbe stato possibile costruire un “naso” apribile, sotto al quale sistemare una porta docking, e se tale naso, una volta sganciato lo Shuttle ad esempio dalla ISS e correttamente richiuso, potrebbe sopportare il calore del rientro.
Ogni risposta, anche del tipo: “Ma che ‘beep’ stai dicendo?” è ben accetta.

caro Vittorio, per risponderti esaurientemente dovrei consultare il mitico jenkins, cosi su due piedi come è stao progettato assolutamente no, il muso contiene i razzi controllo d’assetto e l’avionica. se c’è stato qualche progetto con muso atto al docking il muso stesso sarebbe dovuto essere meno conico, anche gli art di Freedon vedevano lo shuttle attraccare lato cargo-bay.

Poi ho ripensato all’altro traghetto spaziale progettato per docking: Hermes, lui avrebbe avuto il lato attracco posteriore.


Facendo le somme penso che uno shuttle non possa avere, per motivi aerodinamici l’atracco sul muso.

Attendo comunque ulteriori pareri da esperti del settore.

Non che sia proprio la stessa cosa, ma il vano del carrello anteriore non e’ poi tanto distante da li’, e con TPS integro i rientri li regge benissimo.
Ma e’ solo una cosiderazione da profano, ovviamente.

giusta considerazione Paolo, c’è anche il volume occupato dal carrello in quel settore.

Non dimentichiamo che lo space shuttle ga due oblò posizioanti sul dorso che sono utilizzati per la guida all’avvicinamento. Dal lato pilota/comandante c’è troppa distanza e l’angolazione del “naso” un attracco visivo sarebbe scomodo (penso).

OT

secondo voi è più elegante lo shuttle o l’airone?

Come da tua richiesta: Ma che beep dici?!?!? :stuck_out_tongue_winking_eye:
Da non tecnico mi vengono in mente le stesse considerazioni fatte da Paolo: nel TPS esistono già delle parti mobili per i carrelli quindi da quel punto di vista credo che non ci sarebbero problemi a realizzare dei pannelli apribili per mettere in vista una porta docking.
Certo questo avrebbe comportato rivedere tutta quella zona RCS, carrello, avionica per sistemare quel che serve.
Come fa notare Pilgrim bisognerebbe anche piazzare opportunamente degli oblò per controllare “live” la manovra di attracco.
A mio parere sarebbe fattibile, ovviamente sarebbe stata una cosa da prevedere nelle prime fasi di progetto! :stuck_out_tongue_winking_eye: (scusate l’ovvietà!)

La fotografia allegata rende bene la ristrettezza di spazi nella forward fuselage.

size=4pt www.columbiassacrifice.com[/size]


Mi vengono in mente una paio di cose che forse possono aiutare nella discussione.

Il TPS dello Shuttle è composto in totale da ben otto materiali differenti.
Ora il nose cap e il contorno delle ali sono protetti con RCC (Reinforced carbon-carbon) il più resistente allo stress termico.
La superficie inferiore, dove si trovano i portelli, invece è ricoperta con le piastrelle High-temperature reusable surface insulation (HRSI), che dovrebbero essere un pochino meno resistenti rispetto al precedente.

Inoltre le zone RCC sono le uniche del TPS che fungono anche da supporto strutturale per la forma aerodinamica dell’orbiter.
Le piastrelle invece sono montate su strutture di supporto e sul telaio.

Poi credo proprio che la struttura del nose cap sia composta da alcune sezioni ad “anello” e da un unico pezzo “conico”.

ricordo di avere visto da qualche parte un disegno di una proposta di orbiter che aveva un docking port sul muso ma “sopra” il naso, non sotto

allora…

Basato sul progetto generico della NASA 040 la McDonnell Douglas sviluppò un mosello di Space Shuttle nel 1971; ecco il suo docking system al “nose”.


Grazie a tutti per i commenti, e grazie a Luigi per lo schema. Potrebbe essermi utile :ok_hand: :wink:

Sai Vittorio, la tua idea è identica a quella usata dagli autori del simulatore Orbiter, che hanno creato il Delta Glider, un aereospazioplano a forma triangolare avente il meccanismo di attracco proprio in corrispondenza della posizione da te citata (vale a dire il muso). Ho anche un’immagine di fantasia che mostra il Delta Glider col nose cone aperto… però ho il dubbio se postarlo qui o no perchè è un file scaricato e non so se postandolo violerei o no il diritto d’autore. Non so se inviando un PM risolverei il problema. Qualcuno ha qualche consiglio per postare l’immagine o è meglio lasciar stare? :roll_eyes:

Secondo me se la posti il problema non si pone perchè non credo tu violi nessun copyright. Comunque :flushed: è proprio da li che mi sono ispirato … :flushed: e siccome non mi pareva che fosse un’idea proprio del tutto farlocca volevo sentire il parere degli esperti.

Caro Vittorio, la tua idea non è poi cosi perergrina, ti cito alcuni esempi:

  1. MSC “Blue Goose” del 1970, muso apribile per esporre i… retrorazzi (Jenkins pag.70) e molte altre configurazioni a seguire fino alla MSC-043 del dicembre 1971.
  2. Dalla configurazione MSC-042B del novembre 1971 (Jenkins pag. 106) fino alla scelta della proposta North American Rockwell per lo Shuttle Phase C (quello che è poi divenuto lo Shuttle come lo conosciamo) la NASA pensava di posizionare la camera di decompressione ed il sistema di attracco nella parte estrema del muso giusto prima del carbon-carbon nosecone (che pero’ restava fisso).
  3. In epoca più recente sia il Kelly Astroliner che l’ultimo stadio del Kistler adottavano la soluzione di un muso incernierato e ribaltabile per esporre il payload all’esterno.

Eccomi, posto un’immagine del Delta Glider in volo. Il nose cone è chiuso, per cui il docking mechanism non è visibile, ma è visibile solo il portellone, sarebbe la punta grigia davanti alla cabina di pilotaggio nella parte in basso a sinistra dell’immagine.
Una curiosità: in questo aerospazioplano il nose cone si apre in quattro parti, casomai a qualcuno interessasse.

Quindi conosci anche tu il simulatore Orbiter?


DG-S.JPG

Stiamo andando allegramente OT, comunque se guardi questa discussione vedrai la capsula Antares fatta dal sottoscritto. E’ pura fiction, non esiste, ma ci piaceva …

Allora …
sfogliando la bibbia dello Shuttle: il libro di jenkis
ho trovato questo progetto della grumann

dove c’è un eslpsp di shuttle con nose e portello docking.

spero di averti fatto cosa gradita caro vittorio.

Ah… lo Shuttle migliore quello con la payload bay ridotta, le quattro turboventole (retrattili ed ospitate in una parte della cargo bay durante il volo spaziale ed il rientro) ed i razzi di abort a propellenti solidi posti sui fianchi.

Grazie per avermelo ricordato Pilgrim…

Prego Archipeppe

… e non ho altro da aggiungere!

Edit: una cosa sì che devo aggiungerla:

GRAZIE PILGRIM! Alla prima occasione, avanzi :beer: