PIccola rassegna di bloops e sviste, visive e concettuali, della prima serie di Spazio: 1999.
di Michele Tetro
http://www.delos.fantascienza.com/delos16/bloopers.html
Per rigore di sceneggiature, capacità interpretative, originalità di soggetti, Star Trek è indubbiamente la più importante serie di telefilm di fantascienza mai realizzata, ma è Spazio: 1999 la più “bella” a livello visivo, la più spettacolare e al passo con i tempi, ancora oggi. Nella serie inglese di Gerry e Sylvia Anderson (già autori della ormai mitico U.F.O.), gli effetti speciali di Nick Allder (Conan, Star Wars), la linea e il design delle astronavi di Brian Johnson (Alien, Aliens), le scenografie della Base Alpha, gli ambienti planetari rivisitati, restano ancora oggi virtuosismi quasi insuperati per una produzione televisiva.
E’ curioso però riscontrare in ogni episodio di Spazio: 1999 (24 nella prima serie qui considerata), un numero inquietante e a volte imbarazzante di vistosi errori (bloops, all’inglese), sia a livello meramente visivo che a livello contenutistico. Esaminiamo, con affettuoso criticismo, alcuni episodi significativi, partendo proprio dal primo.
Separazione
Sul suolo lunare l’astronauta Nordstrom, colpito da radiazioni magnetiche, impazzisce e solleva il collega Steiner gettandolo lontano; nella ripresa al rallentatore la visiera del suo casco si spalanca completamente. Stessa cosa succede più avanti col tecnico Jackson, che quasi perde il casco nella foga di allontanarsi dal settore contaminato. Si tratta di bloops ricorrenti nell’intera serie. Gli attori erano consapevoli di questo fatto: in scene di cadute sul suolo lunare spesso hanno l’accortezza di portarsi le mani sulla visiera, tenendola ben ferma. La luna viene scagliata fuori dall’orbita terrestre a causa di una apocalittica esplosione sulla faccia nascosta del satellite, esplosione che ha l’effetto di un razzo vettore: tralasciando questioni puramente scientifiche sulla plausibilità di questo fatto, il buon senso suggerisce che, essendo avvenuto lo scoppio sull’altra faccia del satellite, questo sarebbe dovuto piombare sulla Terra, non in direzione opposta! Le esplosioni, anche nel vuoto, sono sonorizzate (errore canonico in ogni film di SF, tranne 2000: Odissea Nello Spazio).
Destinazione obbligata: Terra
Da questo episodio in poi, tutte le creature aliene parlano in perfetto inglese, senza plausibili spiegazioni: un altro cronico errore-problema che affligge ogni serie di Sf, da KRONOS a STAR TREK. Il comandante Zantor per lo meno, a differenza di tanti alieni, rivela che da tempo il suo popolo ha studiato i terrestri. Alla fine dell’episodio Zantor si sdraia meccanicamente nel suo hibernaculum e così facendo perde la sua vistosa parrucca di lunghi capelli bianchi!
Questione di vita o di morte
Il primo rendez-vous della Luna vagabonda con un pianeta extrasolare. Nella sua corsa negli abissi cosmici la Luna incappa in un’infinità di sistemi planetari (e quindi di sistemi stellari): in realtà la stella più vicina a noi dista 4,5 anni-luce: la sonda Voyager alla velocità di 72.000 km/h impiegherebbe circa 63.570 anni per raggiungerla, e circa 4 anni e mezzo se potesse andare alla velocità della luce. La Luna, semplicemente non avrebbe potuto avvicinarsi a nessun sistema planetario, neppure “nei dintorni”.
Gli occhi di Tritone
La Luna viene “catturata” da una sonda del pianeta Tritone. Assurda concordanza di nomi tra terrestri e alieni. Strepitoso per nonsense il dialogo tra il comandante Koenig e il professor Bergman:
- Victor, cosa sai del pianeta Tritone?
- Niente. Le memorie del computer non contemplano il pianeta Tritone [ovvio, NdA]. Ma non ho ancora guardato le mie carte. [assurdo! NdA].
Bergman scopre che già gli antichi egizi conoscevano Tritone (un mondo in un’altra galassia!). Koenig chiede a Kano, operatore al computer, alcuni responsi e il tabulato esce dalla stampante ancora prima che Kano lo abbia richiesto sulla tastiera (l’ormai celeberrima keyboard con tasti bianchi e rossi privi di qualsiasi simbolo alfanumerico, che vengono sempre premuti a casaccio!).