Tra i vari progetti NASA, per lo sbarco e l’esplorazione della Luna, c’era una versione del LEM studiata come minibase lunare.
In pratica si faceva sempre uso dello stadio di discesa mentre, la parte superiore del Lem, veniva sostituita da un cilindro posto orizzontalmente .
Questo cilindro equipaggiato a dovere avrebbe avuto il compito di sostenere due astronauti per un lasso di tempo sufficente a prolungare la permanenza sulla Luna.
Ho trovato qualche accenno su alcuni documenti NASA (pochissime informazioni), altre sul sito di Mark Wade.
Qualcuno di voi conosce qualche sito a riguardo o sa darmi maggiori informazioni?
Credo di aver postato qualcosa sull’argomento tempo fa.
Riguardo questa , a parer mio, fantastica versione del LEm, sono finalmente riuscito a recuperare un disegno che vi allego subito.
Ecco qui
Apollo logistics support systems molab studies. lunar shelter/rover conceptual designand evaluation
San Juan, E. C.
NASA Center for AeroSpace Information (CASI)
NASA-CR-61049 , 19641101; Nov 1, 1964
Lunar shelter/rover conceptual design for lunar mobile laboratory
/Molab/ Apolloproject Logistics Support System
Accession ID: 65N24015
Document ID: 19650014414http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/19650014414_1965014414.pdf
Preso da qui:
http://www.forumastronautico.it/index.php?msg=9368#9368
Cominciamo ad essere autoreferenziali
Dispongo già di questo documento, ma non mi da ne disegni, ne notizie più approfondite , riguardo a questa versione.
Il disegno che ho postato differisce notevolmente da quello presente sul documento.
Il concetto di Lunar Shelter ha subito una serie di significative evoluzioni a partire dagli studi iniziali nel 1965. In realtà dopo le missioni Apollo-J si sarebbe dovuta aprire un’altra serie di missioni a lunga permanenza sviluppate nell’ambito del programma AAP (Apollo Applications Program, che in pratica ha dato come “spinoff” il solo Skylab).
Tali missioni postulavano la realizzazione di un primo avamposto semipermanente che prendeva il nome di base lunare LESA (Lunar Exploration System for Apollo) che avrebbe utilizzato un derivato del Lunar Shelter, nonché un rover pressurizzato ed una versione avanzata del LEM demominata LEM-Taxi in grado di far scendere tutti e tre i componenti dell’equipaggio dell’Apollo (che sarebbe rimasto in modalità “stand-by automatica” in orbita bassa lunare) sulla superficie del nostro satellite naturale.
L’ambizioso progetto avrebbe dovuto realizzarsi a partire dal 1975 utilizzando una versione potenziata del Saturno V il cui terzo stadio (S-IVB) sarebbe stato sostiuito con uno potenziato da un motore nucleare NERVA.
Se i russi fossero arrivati, anche secondi, sulla Luna probabilmente gli americani sarebbero stati costretti a continuare la loro permanenza sul suolo lunare e quindi il progetto LESA sarebbe stato realizzato.
In ogni caso Mark Wade ne riassume la storia al seguente link:
Se i russi fossero arrivati, anche secondi, sulla Luna probabilmente gli americani sarebbero stati costretti a continuare la loro permanenza sul suolo lunare e quindi il progetto LESA sarebbe stato realizzato.A questo proposito,se l'N-1 avesse funzionato (dalla fine del 69-inizio 70) ci sarebbero stati tre o quattro sbarchi sovietici tra il 1971 ed il 1973 nell'ambito del programma LOK-LK per poi passare al più ambizioso progetto LEK (modulo lunare in grado di ospitare tre cosmonauti) dopo il 1975. http://www.astronautix.com/craft/lekmplex.htm A quel punto gli Americani avrebbero dovuto studiare un architettura basata sullo Shuttle (e sullo Shuttle-C) per tornare sulla luna entro gli anni 80.
Se le cose fossero andate in questo modo, probabilmente lo Shuttle non sarebbe mai nato, e per una serie di buoni motivi.
In primo luogo il programma STS fu avviato da Nixon come tentativo di tenere in piedi la NASA con un programma di lungo respiro (in collaborazione con i militari) dopo la fine dei voli Apollo.
Se i sovietici fossero arrivati sulla Luna, anche nel periodo 1970-75, gli americani sarebbero stati costretti a continuare (volenti o nolenti) il progetto Apollo, passando alle missioni previste nell’ambito del programma AAP.
In secondo luogo lo Shuttle è nato quale “rimpiazzo” per il Saturno V che era stato abbandonato con la finde delle missioni Apollo. Va da se che se queste ultime fossero continuate per tutti gli anni '70, anzi estese con l’AAP, il Saturno (ed i suoi derivati potenziati) sarebbero rimasti senz’altro in servizio.
Anzi non è azzardato dire che derivati potenziati della famiglia Saturno, probabilmente con terzo stadio NERVA, potevano essere in servizio ancora oggi.
Ricorda però che la produzione dei Saturn V era stata stoppata nel 1968.Il Senatore Proxmire aveva persino chiesto la distruzione delle catene di montaggio per evitare la ripresa della produzione (non so in che anno sia stato accontentato però).Inoltre tutti i programmi lunari dal 1969 contemplano l’impiego dello Shuttle (in versione interamente recuperabile) e dello spacetug con motore atomico.
Ricorda però che la produzione dei Saturn V era stata stoppata nel 1968.Il Senatore Proxmire aveva persino chiesto la distruzione delle catene di montaggio per evitare la ripresa della produzione (non so in che anno sia stato accontentato però).Inoltre tutti i programmi lunari dal 1969 contemplano l'impiego dello Shuttle (in versione interamente recuperabile) e dello spacetug con motore atomico.
E’ vero, pero Proxmire raggiunse l’apice della sua “crociata” anti-spaziale solo a metà degli anni '70 (in concomitanza con la sconfitta american in Vietnam, e non è un caso), mentre fino al 1973 la configurazione del sistema STS, così come lo conosciamo noi, non era stata ancora “congelata”.
Piuttosto l’interrogativo è: la NASA avrebbe potuto gestire contemporaneamente un programma di permanenza sulla Luna, l’utilizzo a lungo termine di motori nucleari, e lo sviluppo di un sistema di trasporto spaziale recuperabile??
Eh!Eh! quello che hai appena citato era lo scenario “minore”.Il programma completo di Von Braun oltre a tutto questo prevedeva anche una stazione per 12 membri di equipaggio, e la missione su Marte nel 1980! Roba da far venire l’orticaria al “povero” Proxmire.
Dal sito “Astronautix” un esauriente concept del “lunar Shelter” e del MOLAB (che può essere considerato una piccola base semovente) delle missioni AAP lunari (da Apollo 21 in poi). Apollo LM Adapter Surface Station lunar shelter concept. The Apollo Service Module would act as a lunar crasher stage to brake the spacecraft into lunar orbit, then part of the way from lunar orbit to the surface. The LM descent stage would land the shelter on the lunar surface. The crew would arrive seperately in an Apollo LM Taxi sent by a second Saturn V launch.
Il disegno messo in rete da Mark Wade è sbagliato!
Esiste un documento NASA che mostra chiaramente il disegno di come avrebbe dovuto essere e non è così.
Il documento in questione è il seguente:
SLA MINI-BASE CONCEPT FOR LUNAR MISSIONS, SD 70-516, VOL 1,
NORTH AMERICAN ROCKWELL , CALIFORNIA
Per realizzare il mio modello ho seguito i documenti NASA.
Probabilmente di concept dello shelter ne dovevano esistere parecchi.Uno per anno,dal 1966 al 1969 circa,e di ditte diverse.
Concordo pienamente!
Del resto nulla vieta che sotto la copertura in betha cloth ci fosse lo shelter descritto da Mark Wade.E’ probabile che il tuo Shelter sia una delle ultime versioni,e che ci si fosse posti il problema di come proteggere la struttura alla luce dei dati raccolti dalle prime missioni Apollo.
In proposito mi sorge un dubbio!
Io vado comunque tranquillo x il fatto di aver tratto le informazioni da un documento NASA, quindi non ho dubbi riguardo al mio modello.
Pensando alle informazioni in mio possesso e il disegno postato da Mark mi sorge però un dubbio: se nei documenti NASA si scrive che il LEM SLA era diviso in due piani dove :quello inferiore era per tutti i sistemi di supporto e rifornimenti x gli astronauti, mentre ,quello superiore era la zona abitativa vera e propria.
Nel disegno di Mark , invece, il LEM ha un solo piano e intorno vi sono solo qualche serbatoio e qualche apparato; Come potevano questi pochi apparati garantire la sopravvivenza degli astronauti x un lungo periodo?
Altro dubbio:
nel disegno in questione le 4 unità motori x il controllo d’assetto sono poste sul SM.
Al momento del distacco dal SM, come faceva il LEM SLA ad effettuare eventuali correzioni di manovra o aggiustamenti di assetto?
Nel documento NASA si dice chiaramente che le 4 unità motori x l’assetto, sono state spostate sullo SLA xz garantire le manovre in fase di discesa.
E’ probabile allora che lo Shelter di Wade non sia il tuo,ma un altro modello anteriore.Inoltre da un pò di tempo sospetto che quando non abbia riscontri precisi Wade lavori un pò di fantasia.