Eccitatissimo !

Chi se lo ricorda ?

Mi affascinò tantissimo da piccolo ! Credo che altri di voi lo abbiano letto.
Scientificamente era di un cialtrone incredibile, ma aveva molti motivi di fascino. Ricordo brevemente la storia: una missione Apollo si appresta al ritorno sulla Terra ma… il motore non parte.
L’Apollo cade lentamente ma inesorabilmente sulla superficie lunare. Uno degli astronauti si lancia, spinto dagli altri due, con un sistema di salvataggio eva. Mentre l’Apollo si schianta lontano, l’astronauta atterra dolcemente sul suolo. L’obbiettivo, se ricordo bene, è il raggiungere un Apollo shelter relativamente vicino.
Contemporaneamente un sovietico in orbita circonlunare da solo in una Soyuz si accorge del dramma, e decide di allunare (!) contro il parere del suo comando, per aiutare l’americano. Ricordo che l’autore dice qualcosa del genere: gli americani dovevano atterrare in acqua, ma la Soyuz era pensata per atterrare sul suolo (!!!) e quindi potè allunare.
Per farla breve, fra varie vicissitudini, i due si ritrovano e si aiutano, salvo ritrovarsi davanti al Lem di (veloci…) soccorso inviato dalla Terra; ora c’é un problema: sul Lem c’é solo un posto…
(Gianni Padoan, ‘Robinson dello spazio’, ed. AMZ, 1969)

Che dire; un libro ingenuo, corredato da disegni dal tratto molto semplice ma assolutamente evocativi. Un libro che contribuì non poco al mio amore per l’astronautica !

Questo per dire che stasera l’ho trovato in rete e… comprato subito !
Un bel bagno nel passato con qualcosa più di un valore aggiunto… fortuna vuole che abbia trovato nello stesso store un’altro libro della mia infanzia che cercavo da tempo (molto di più del precedente a dire il vero), ovvero ‘La tuta spaziale’ di R.A.Heinlein ! Un ‘juvenile’ che non si ristampa da 35 anni e che ho amato tantissimo ! Di cui ricordo si parlò tempo fà.

Non sono stati proprio economici… per me purtroppo è impossibile andare per bancarelle, negozie, etc etc…

Non vedo l’ora arrivino !!!

Scusate se vi ho voluto coinvolgere… ma questo tuffo nel passato mi ha caricato da matti !

Salute e Latinum per tutti !

Ti capisco.
E so che i giorni in attesa del postino saranno lunghi…
Hei, non commuoverti sopra il libro: le lacrime non vanno d’accordo con la fragilità delle pagine dei libri. :wink:

E grazie di aver condiviso questo momento di gioia con noi!

Io ho trovato riferimento ad un film per ragazzi del 1975 chiamato"Stowaway to the Moon". La storia è quella di un ragazzino di 11 anni che durante un tour a Cape Canaveral in occasione del lancio di una missione Apollo si nasconde nel modulo di comando (dov’era Gunther Vendt?) e parte con gli Astronauti per la luna!!! Da notare nel cast la presenza di Pete Conrad,nel ruolo di un commentatore televisivo.

Kruaxy, quel libro l’ho praticamente cosumato … condivido le tue considerazioni e grazie per avermelo ricordato ancora una volta. Il libro ora campeggia nella libreria di mio fratello… Se ne ricorderà anche lui?

è sempre stato il mio sogno di bambino nascondermi in uno shuttle e andar su come clandestino!!

Certo che però una volta si facevano davvero delle belle cose…voglio dire libri, film per ragazzi con sottosfondo astronautico…daccordo dal punto di vista tecnico scadenti però si sa come la mente dei ragazzi è facilmente ricettiva e interessata…se facessero meno cartoni giapponesi violenti e stupidi e facessero più cose di questo genere magari anche quin in Italia avremmo più appassionati.

Allora mi sono imbattuto in questo libro bellissimo (nonstante le ovvie ingenuità) quando avevo 12 anni ed ero in seconda media.

Presi una brutta influenza e rimasi molti giorni a letto, il mio compagno di banco di allora (anche lui appassionato di Spazio) mi prestò questo libro per farmi passare il tempo.

Rimasi talmente affascinato dalla storia che la sognavo spesso ad occhi aperti!! Moltissimi anni dopo l’ho ritrovato nelle mitiche bancarelle di Portalba a Napoli (zona dei librai) e l’ho riletto con piacere e passione.

Naturalmente la trama fa un pò acqua da tutte le parti, ma la suspance ed il ritmo narrativo restano inalterati, insieme ad una certa “freschezza” relativa agli entusiasmi che ancora si avevano (perlomeno quando era stato scritto il romanzo agli inizi degli anni '70) per l’esplorazione lunare.

I dettagli più marcatamente fuori posto, da un punto di visa squistamente tecnico, sono:

  1. La camera di decompressione dell’Apollo che in realtà non esiste, o meglio esisteva nella primissima versione della capsula, quella destinata alla missione “direct landing”.

  2. Il MOOSE, realmente studiato dalla General Electric, ma mai divenuto operativo.

  3. Il cosmonauta russo, non alluna con una Soyuz ma addiruttura con una Vostok!!! (senza parlarre del fatto che la tuta Sokol era inadatta a condurre EVA come il buon Spacewalker insegna…).

La scena in cui entra nella caverna lunare è sensazionale, in effetti il romanzo ha moltissimi punti di contatto con l’avventura a fumetti di Dan Cooper “Salvataggio sulla Luna” solo che in quel caso sono gli americani a soccorrere i russi e non il contrario.

P.S. A proposito di “famolo strano” vorrei ricordare il film “Space Camp” del 1986 in cui un gruppo di teenager, ospiti dello Space Camp appunto, partecipa (insieme ad un’astronauta esperta) ad una prova motori dello Shuttle (maddai!!!) che si conclude con un lancio non previsto. Detta così sembra una cazzata immane (e lo è) però il tutto non era malvagio soprattutto per il ragazzo di 18 che ero all’epoca…

Beh, i diritti di Planetes sono acquistati in italia, c’e’ da sperare che le tv se ne interessino.

Scusate ragazzi.

Credo di non aver mai visto il film in questione ma ricordo di aver visto, purtroppo solo il finale, un film della stessa epoca, mi pare che il titolo fosse qualcosa tipo:“Dimenticati nello spazio”.
Nel finale la capsula(se no ricordo male un apollo o simile) rimane quasi senza ossigeno in orbita terrestre, un astronauta muore perdendosi nel vuoto e gli altri due vengono tratti in salvo dal provvidenziale intervento di un astronauta russo che giunge in loro soccorso proprio con una Vostok.

Mi pare oltretutto che nel cast ci fossero un paio di attori anche abbastanza famosi all epoca…

Scusate ragazzi.

Credo di non aver mai visto il film in questione ma ricordo di aver visto, purtroppo solo il finale, un film della stessa epoca, mi pare che il titolo fosse qualcosa tipo:“Dimenticati nello spazio”.
Nel finale la capsula(se no ricordo male un apollo o simile) rimane quasi senza ossigeno in orbita terrestre, un astronauta muore perdendosi nel vuoto e gli altri due vengono tratti in salvo dal provvidenziale intervento di un astronauta russo che giunge in loro soccorso proprio con una Vostok.

Mi pare oltretutto che nel cast ci fossero un paio di attori anche abbastanza famosi all epoca…

Se non Sbaglio Gregory Peck nel ruolo del direttore del centro di controllo di Houston e Gene Hackman nel ruolo di uno degli astronauti. Ho visto il film un sacco di anni fa, ma mi sembra di ricordare che l’equipaggio di una missione Skylab rientra in anticipo per problemi di “space madness”, dopo lo sgancio dalla stazione il motore principale della capsula non parte per il deburn. Alla fine il comandante della capsula si sacrifica per consentire agli altri due di consumare il poco ossigeno rimasto. Da notare che oltre ai russi arriva la missione di salvataggio americana, nella forma di un lifting body. Mi ricordo che il film mi fece una certa impressione, sopratutto per il clima cupo e il cinismo con cui gli HQ della Nasa piangono come vittime gli astronauti ancora vivi.

Trovato! Ecco il link che parla del film su Wikipedia!

In realtà il film si chiamava “Abbandonati nello Spazio” (“Marooned” - 1969) aveva come interpreti Gregory Peck, Gene Hackman, Richard Crenna, James Franciscus e David Janssen (scelto perché, tra l’altro era un pilota) e fu un piccolo capolavoro, cupo ma molto efficace.

Il film prendeva le mosse dall’omonimo romanzo scritto qualche anno prima (1963) da Martin Caidin, dove si supponeva che un astronauta Mercury rimaneva bloccato in orbita per la mancata accensione del pacco di retrorazzi e veniva salvato da un suo collega lanciato con la Gemini 1 (lanciata in realtà unmanned). Il romanzo, contrariamente al film, si concludeva con un lieto fine.

Il pezzo “forte” del film è il veicolo di soccorso XRV (sigla che potrebbe aver significato “Experimental Rescue Vehicle”) un corpo portante liberamente ispirato (con qualche licenza) alla famiglia degli X24, ma molto realistico.

Per gli amanti del genere in allegato il disegno dell’XRV così come rappresentato nel film…

Grazie Archipeppe, disegno stupendo! Ho trovato un sito con alcune immagini tratte dal film, che peraltro vinse l’Oscar per i migliori effetti speciali.

http://www.cloudster.com/Sets&Vehicles/Marooned/MaroonedTop.htm

Grazie Archipeppe, disegno stupendo! Ho trovato un sito con alcune immagini tratte dal film, che peraltro vinse l'Oscar per i migliori effetti speciali.

http://www.cloudster.com/Sets&Vehicles/Marooned/MaroonedTop.htm

Esatto. Questo sito mi è servito come “reference” per la realizzazione del disegno. Un’altra “chicca” del film è rappresentata dal fatto che lo Skylab raffigurato è quello elaborato inizialmente e noto come “wet workshop” dal fatto che sfruttava fisicamente i serbatoi vuoti dell’S-IVB per ospitare gli astronauti.

Rispetto alla versione realmente utilizzata (nota come “Dry Workshop” ed ottenuta per radicale trasformazione di un frame di S-IVB) le differenze maggiori sono cositutuite dall’assenza dell’ATM (Apollo Telescope Mount, cioé quella specie di “mulino” che sovrasta lo Skylab ottenuto per modifica dello stadio di discesa di un LEM) e dalla presenza del motore J2.

Si, ‘Marooned’, ovvero ‘Abbandonati nello spazio’.
Non finisce male… soltanto si interrompe mentre il lifting body di recupero rientra nell’atmosfera, lasciando lo spettatore con un minimo di dubbio riguardo la riuscita finale della missione.
Ovviamente fa parte della mia videoteca dei tempi della sua uscita :stuck_out_tongue_winking_eye:

Salute e Latinum per tutti !

Si, 'Marooned', ovvero 'Abbandonati nello spazio'. Non finisce male... soltanto si interrompe mentre il lifting body di recupero rientra nell'atmosfera, lasciando lo spettatore con un minimo di dubbio riguardo la riuscita finale della missione. Ovviamente fa parte della mia videoteca dei tempi della sua uscita :stuck_out_tongue_winking_eye:

Salute e Latinum per tutti !

Oddio, Richard Crenna si “immola” andando fuori (in tutti i sensi) per salvare gli altri due (Hackman & Franciscus) dato che l’ossigeno rimasto era sufficiente per due persone e non per tre.

L’arrivo, inaspettato nel film seguito minuto per minuto del romanzo, del cosmonauta russo (con una Vostok) non cambia in realtà molto ma serve a dare una nota di speranza dicendo “nello Spazio tutti dobbiamo essere fratelli”.

Da questo punto di vista “Marooned” è un film coraggioso ed in “controtendenza” visto che raffigurava i russi come “buoni”, tutto questo prima dell’era di “distensione” voluta da Nixon e molto prima dei colloqui Raegan-Gorbachev.

In realtà nel romanzo i russi decidono di lanciare una spedizione di soccorso non appena hanno notizia dell’astronauta “abbandonato nello Spazio”. Il più puro patriottismo americano impediscono a Caidin prima, e agli sceneggiatori del film dopo, di portare la storia alle sue logiche conseguenze ossia che i russi riportano a terra i superstiti.

Ricordiamoci che quando è stato scritto il romanzo i russi erano tecnologicamente più “avanti” degli americani nella corsa allo Spazio, il divario viene colmato solo durante il periodo 1965-67.

Kruaxy, quel libro l'ho praticamente cosumato ... condivido le tue considerazioni e grazie per avermelo ricordato ancora una volta. Il libro ora campeggia nella libreria di mio fratello... Se ne ricorderà anche lui?

Kruaxi: condivido tutto quello che hai detto! :wink:
E’ stato semplicemente il primo libro di fantascienza che ho letto! L’ho divorato non so quante volte. Assieme a “Navi Spaziali” di Gatland, ha decisamente contribuito a far scaturire in me la passione per l’astronautica che condivido con voi. :smiley:
No, Spacewalker, credo che la nostra copia sia ancora nella libreria del salotto di casa tua…se è sopravvissuta alle grinfie di tua nipote… :roll_eyes:

No, Spacewalker, credo che la nostra copia sia ancora nella libreria del salotto di casa tua...se è sopravvissuta alle grinfie di tua nipote... :roll_eyes:

Ok, verifico.
OT: Ti informo che tua figlia ha ufficialmente imparato ad aprire la vetrinetta dove nostra madre custodisce gelosamente la collezione Swarovski … :scream: Il panico si è disegnato sul viso di mamma …

grazie mille!

Lo vidi un sacco di anni fa, e per giunta solo l ultima parte…

Ricordavo la scena di Crenna che si perde nel vuoto per salvare i compagni…

Peccato che per film del genere un remake non prometterebbe grandi incassi, perchè una versione nuova, sarebbe ottima cosa… Altro che Capricorn one…

grazie mille!

Lo vidi un sacco di anni fa, e per giunta solo l ultima parte…

Ricordavo la scena di Crenna che si perde nel vuoto per salvare i compagni…

Peccato che per film del genere un remake non prometterebbe grandi incassi, perchè una versione nuova, sarebbe ottima cosa… Altro che Capricorn one…

Condivido, magari questa volta con un happy end completo, come buon auspicio, visti i tempi…

A proposito di "abbandonati nello spazio e del succulento link segnalato da Giulio http://www.cloudster.com/Sets&Vehicles/Marooned/MaroonedTop.htm ho una storia da raccontare.Circa due anni fa,su un altro forum,dedicato a JFK,il buon Mazzucco volle aprire una discussione sul “moon hoax”.Ad un certo punto furono postate le foto delle capsule Apollo e del LEM in orbita lunare.Invitato a spiegare come mai i veicoli venissero effettivamente inviati sulla luna,mentre gli allunaggi sarebbero stati girati sulla terra in capannoni nel deserto,Mazzucco se ne uscì dicendo che quelle foto erano “trucchi fatti ad Hollywood”.A quel punto postai le foto prese da questo sito,da un altro dedicato a “2001 odissea nello spazio” e di un terzo su “Dalla terra alla luna”.Mettendole accanto alle foto reali delle missioni Apollo mostrai l’impossibilità per la Hollywood di allora di produrre immagini così realistiche,e l’enorme differenza che esiste ancora oggi,nonostante la tecnologia digitale tra realtà e cinema.Coperto di ridicolo Mazzucco,come suo costume,“fu richiamato altrove da impegni più importanti”.