Seriamente, forse mi sono spiegato male. Lo so che devi dargli in Delta-V negativo, ma mi aspettavo che, oltre a farlo in senso opposto al moto della stazione lo facesse anche verso la terra, in modo da abbassare ulteriormente l’orbita del rifiuto. O non gli è stato possibile farlo per la posizione (avrebbe dovuto alzare le braccia sopra la testa) oppure evidentemente quel genere di movimento apparentemente poi fa abbassare il detrito più velocemente che non lanciarlo direttamente verso terra.
più delta V negativo dai all’oggetto più quello si abbasserà rispetto alla stazione, lanciandolo a 45° avresti dato meno accelerazione… la meccanica orbitale è assolutamente anti istintiva considerando poi che una volta che l’oggetto si sarà “abbassato” abbastanza rispetto alla stazione questo sorpasserà l’ISS in quanto dovrà percorrere un orbita più “breve” è tutto al contrario… velocità rispetto ad un altro corpo in orbita:per accelerare si deve frenare, per frenare si deve accelerare
Ho notato che le tute degli astronauti hanno i tacchi! Ma quei tacchi sono lì perché vengono provate a terra oppure hanno qualche funzione nello spazio? Per esempio si agganciano meglio a qualche superficie mentre sono in EVA?
Ho visto nell’immagine che hai postato ci sono delle leve yaw control e roll control. Io pensavo che la posizione della piattaforma fosse imposta da remoto (cioè dagli astronauti all’interno della ISS). Invece a quanto pare è manvoravata direttamente dall’astronauta in EVA. Ma viene “pigiata” e “tirata” con i piedi? Con quegli scarponi e con pochissimo feedback non deve essere un’impresa semplice.
A questo punto allora vale la pena fare delle precisazioni. Per quanto riguarda gli americani sono abbastanza sicuro che ci sono 2 tipi di pedane:
la PFR e la APFR, che differiscono appunto per la presenza o meno dell’articolazione Roll/Yaw.
Le PFR si vedono in alcune vecchie missioni Shuttle.
Per quanto riguarda le APFR, sì gli astronauti possono intervenire direttamente quando ci sono sopra.
Quando sono vicini all’area di lavoro, staccano un piede e spingono sul pedale corrispondente per fare le regolazioni fini dell’angolazione della pedana.
È vero che quando l’APFR è agganciato al Canadarm2, il grosso del lavoro lo fa il braccio stesso visto che è dotato di molti gradi di libertà (quindi lo fa l’operatore da remoto), però una regolazione più fine potrebbe rendersi utile.
Non dimentichiamo infine che le APFR possono essere anche agganciate alla WIF standard (Worksite Interface Fixture), che una volta installate, sono fisse.
Non conosco esattamente come funziona questa. Però considerando come funziona tutto il resto sulla stazione, direi che probabilmente sono possibili entrambe le cose per ridondanza