Elon Musk avanti tutta: BFR su Marte, Luna e Terra

Fatto sta che per la missione Mars Sample Return, che potrebbe portare indietro pochi grammi di materiale, non umani interi e vivi, un eventuale lancio non viene realisticamente ritenuto possibile prima del 2027.

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Con ritorno dei campioni a terra nel 2031 !!

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Spero di vivere abbastanza a lungo da poter vedere almeno l’inizio della colonizzazione umana di Marte!

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3 messaggi sono stati uniti ad un Argomento esistente: Analisi sul mercato potenziale del BFR

Opinione spassionata: siamo in un periodo in cui Falcon 9 è ormai uno standard, non fa più notizia. Starship anche se esplodesse ancora non farebbe più una gran notizia, e ci si aspetta che possa volare a breve. se volasse farebbe notizia fin lì in termini mediatici.
Creare hype attorno ad una cosa più estrema del concetto stesso di starship fa parte del modus operandi di musk.
Credo che in questo caso sia più hype che previsione realistica

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Non so se è questo il thread giusto… Riallocate il post se necessario.

Domanda da un amico a cui non so rispondere : i sistemi di controllo sviluppati da SpaceX utilizzano un metodo ‘Model-Based’?

Procede la selezione dei possibili siti di atterraggio sul pianeta rosso per Starship:

I siti identificati sono situati ad Arcadia Planitia e presso gli
Erebus e Phlegra Montes.

Viene anche detto che Starship utilizzerà una navigazione relativa al terreno, fotografica immagino. Sarà interessante capire come monteranno la sensoristica.

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Cosa significa?

E possibile ipotizzare il tempo di volo Terra-Luna di un Moonship con i serbatoi pieni? Intendo per entrare in orbita lunare.

Il tempo di ‘percorrenza’ non cambia, o comunque non di molto.

Le orbite di trasferimento vengono pianificate in base a molti fattori, quello fondamentale è ottenere il risultato (arrivare sulla Luna) con il minor deltaV possibile, cioè quello più economico in termini di consumi (vedi: trasferta di Hohmann).

Che la starship possa fare Roma-Pescara (cit) in un attimo consumando uno sproposito, poco importa.
È sempre preferibile consumare poco carburante e sostituire carico pagante alla benzina risparmiata!

EDIT : se la tua invece è una curiosità estemporanea… non lo so, va fatto qualche calcolo di meccanica orbitale.

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Ci sono traiettorie ben diverse, sia per caratteristiche che per tempo di percorrenza

Artemis con il Lunar Gateway utilizzeranno traiettorie completamente (ma proprio tanto) diverse da quelle di Apollo, anche come tempi di trasferimento e che abilitano destinazioni vicino ai poli.

Il gaway sara’ (forse) in “rectilinear halo orbit” molto eccentrica che gli permette tra l’altro di restare in vista sia della Terra che del Sole, e quindi non avere blackout di comunicazioni e di energia, per gran parte del tempo. Apollo invece utilizzava una traiettoria di inserzione lunare diretta, verso un orbita bassa lunare, che non permetteva di raggiungere destinazioni polari ma per contro era piu’ veloce e permetteva di restare in traiettoria di “free-return” per motivi di sicurezza per buona parte del viaggio (cosa che ha salvato la pelle all’equipaggio di Apollo 13)

Poiche’ il lander lunare SS di SpaceX dovrebbe integrarsi con Artemis, e riceve finanziamenti per questo, e’ lecito pensare che potra’ usare lo stesso tipo di traiettoria. Sicuramente dovra’ arrivare alle stesse destinazioni polari di Artemis.

Ma devo essere sincero non ho approfondito moltissimo, anche perche’ i piani potrebbero cambiare… anzi, cambieranno di sicuro. Il gatewway ha molti nemici e i tempi slittano.

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A proposito dell’orbita del gateway ecco una simulazione realizzata da ESA

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Esatto, mi rendo conto di aver mal formulato il quesito, per esempio si fa presto a dire orbita lunare, ma quale? :wink:

Quello che riesco ad immaginare è che con Starship operativa sarà possibile ridurre i tempi di trasferimento nel Sistema Solare in modo significativo, quello che non riesco è di quantificare questo dato, solo una vaghissima idea.

Assolutamente no, non con l’attuale tecnologia propulsiva.

Quello che potrebbe consentire Starship in futuro è l’aumento significativo del payload (carico pagante) in orbita terrestre, lunare e marziana nonché sulla superficie lunare e marziana (anche grazie alla tecnica del “rifornimento in volo”), dovrebbe anche consentire un certo detrimento dei costi associati la cui è entità è allo stato attuale difficilmente prevedibile.

Come scrive @marcozambi per ottenere una drastica riduzione dei tempi di trasferimento interplanetaria (al momento) non c’è altra via che la propulsione nucleare, la quale consentirebbe di allungare i periodi di spinta ed i relativi delta-v, questo permetterebbe di svincolarsi dalla logica delle “ellissi di trasferimento alla Hohmann” le quali sono a basso impatto energetico ma con elevati tempi di percorrenza.

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No, il vero game-changer di Starship sarà il carico pagante che sarà capace di portare in giro per il sistema solare.

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The U.S. Air Force has provided $48M to research Starship point-to-point cargo delivery (FY 2022)

https://www.saffm.hq.af.mil/Portals/84/documents/FY22/PROCUREMENT_/FY22%20DAF%20J-Book%20-%203600%20-%20AF%20RDT%20and%20E%20Vol%20I.pdf?ver=a35F0g2uNXu_Lvw3-WRg4A%3D%3D

a pagina 305-306

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I militari sembrano aver preso sul serio questa cosa del point to point. Me l’avessero chiesto 1/2 anni fa non ci avrei scommesso un centesimo. Anche il recente articolo di War on the Rocks, IMHO seppur fin troppo ottimista nei toni, riflette un certo interesse da parte dei militari e think tank ad essi associati a Starship.

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Un po’ di numeri.

Una SS in versione stage singolo (senza SH) potrebbe viaggiare a Mach 20 con 10mila km di range (fonte un tweet di EM). Profilo di missione in fondo simile ai test gia’ fatti, ma con traiettoria ottimizzata e ovviamente molti piu’ stress per la struttura, ma non siamo lontanissimi dalla verifica di fattibilita’.

SS va rifornita con 1200t di propellente di cui pero’ solo poco piu’ di un quarto e’ metano, il resto e’ LOX che costa pochissimo perche’ prodotto sul posto dall’aria.

Ora SS ha un volume pressurizzato superiore a quello dell’A380 che brucia 250t di kerosene che in teoria costa molto di piu’ del gas naturale liquefatto.

Quindi con conti molto spannometrici si vede che i costi energetici per far viaggiare merce con una SS non sono cosi’ abominevolmente superiori a quelli di un jet commerciale di ultima o penultima generazione, pur andando 20-30 volte piu’ veloce.

Il problema sono i rischi, i vincoli normativi, i limiti di emissione di rumore, il sorvolo di zone abitate e tante altre cose che pero’ i militari verosimilmente possono bypassare un po’ piu’ facilmente rispetto agli utilizzi civili.

Non e’ insensato che mettano sul tavolo 48M per andare a vedere se ne esce qualcosa di interessante.

Oltretutto questa cifra e’ una bazzeccola per il DOD, tanto per fare un confronto e’ un quarantesimo (1/40) del costo di UN SOLO esemplare di B-2 Spirit.

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Ma quelli logistici temo proprio di si. Il JP-8 lo puoi tenere in una cisterna in un hangar a temperatura ambiente per giorni senza problemi, il metano per Starship va raffreddatto e quindi ti servono tutte le infrastrutture annesse. Tutte cose che se operi da una FOB potrebbero risultare problematiche (e vulnerabili).
A meno di non pre-selezionare alcune basi adibite all’uso di Starship, ma che per forza di cose ridurrebbero la flessibilità del sistema.

A me viene in mente anche un altro, spesso citato a dire il vero: il fatto che una cosa in arrivo a quelle velocità con una traiettoria suborbitale possa essere scambiato dal nemico per un ICBM, col conseguente rischio di una successiva escalation.

Una precisazione. Il metano liqufatto (LNG) viene gia’ utilizzato persino per i trasporti su strada.

Qui uno studio con le quote di mercato per gli USA.

https://freightliner.com/blog-and-newsletters/natural-gas-trucks-vs-diesel-trucks/#:~:text=While%20LNG%20is%20much%20cheaper,CNG%2C%20which%20means%20less%20weight.&text=Unlike%20diesel%2C%20the%20cost%20of,than%20diesel%20–%20and%20relatively%20stable.

Molti sono scettici, l’LNG costa piu’ del metano compresso (CNG). E’ incentivato dal governo USA ma si tratta di una tecnologia provata e gia’ ampiamente utilizzata. Quindi la logistica si puo’ fare. Non so se il futuro dell’automotive e anche dell’aviazione sara’ almeno in parte l’uso di combustibili criogenici, ma e’ una cosa che esiste, c’e’ gia’ un’industria. Ovviamente non so neanche se i Raptor possono bruciare normale LNG commerciale iperraffreddato, ma per quanto ne so puo’ darsi.